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Fantastic Negrito esce con White Jesus Black Problems: è il nostro artista della settimana

fantastic negrito white jesus black problems

Fantastic Negrito – White Jesus Black Problems: è uscito da pochi giorni il nuovo album dell’artista americano Fantastic Negrito (sito ufficiale), che abbiamo avuto l’occasione di ospitare più volte negli studi di Radio Popolare, l’ultima volta solo poche settimane fa, per un’intervista in cui abbiamo anticipato proprio la storia di questo nuovo disco.

Xavier Amin Dphrepaulezz, nato in Massachussets e cresciuto a Oakland in California, ha scelto il nome d’arte Fantastic Negrito nel 2014, quando ha pubblicato il suo secondo album. Il precedente, uscito con il nome di Xavier, risaliva al 1996: un gravissimo incidente d’auto nel 1999 interruppe la sua carriera musicale, che riprese solo nel 2014 con un nuovo slancio, non solo un nuovo nickname.

Nel 2017, con il suo terzo disco The Last Days of Oakland arrivò a vincere un prestigioso Grammy Award come miglior album di blues contemporaneo nell’anno. Entrambi i suoi dischi successivi arrivarono ad aggiudicarsi il medesimo premio, segnando una tripletta tanto sorprendente quanto meritata.

fantastic negrito white jesus black problemsSuccederà la stesso anche con White Jesus Black Problems? Ci sono certamente ottime possibilità, dato che anche questo lavoro si dimostra di grande spessore artistico. Un progetto che ha alle spalle un’idea ambiziosa e molto impegno.

White Jesus Black Problems è da una parte una splendida raccolta di belle canzoni di contemporary blues, accompagnata però anche da un film che dà modo a Fantastic Negrito di esplicitare la genesi del progetto, legato a doppio filo con la sua storia familiare. Una storia che parte dai suoi nonni di settima generazione: un nonno afroamericano, che era uno schiavo, e una nonna scozzese bianca che era una domestica: si unirono in un matrimonio contrario alle leggi della Virginia del 1750. Negrito ha trascorso molto tempo a fare ricerche sulla loro storia, scrivendo quasi 50 canzoni, da cui sono state selezionate quelle che compongono White Jesus Black Problems.

Il risultato è un album che riesce da una parte a risultare semplicemente coinvolgente e trascinante, per il suo groove, dall’altra a offrire una grande profondità di contenuto. Lo ascolteremo per sette giorni, raccontando un po’ di queste storie.

Intanto, qui sotto, trovate il video dell’intero film che accompagna l’uscita dell’album.

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  • Autore articolo
    Niccolò Vecchia
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