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Gli artisti della settimana sono gli Iceage, con il nuovo album Seek Shelter

iceage seek shelter

I nostri nuovi artisti della settimana, che ci faranno compagnia per i prossimi sette giorni, sono gli Iceage (sito ufficiale). Ok: molti di voi, leggendo questo nome, penseranno: “CHI??”. Ci sta, ma fidatevi: meritano.

Iniziamo col dire che si tratta di un gruppo danese, di Copenhagen. Hanno esordito, giovanissimi, nel 2011 con un disco intitolato New Brigade, caratterizzato da un suono hardcore-punk molto aggressivo. Anno dopo anno e disco dopo disco hanno raccontato la propria evoluzione musicale, complicando e articolando gradualmente lo spettro sonoro di riferimento.

iceage seek shelterDieci anni dopo l’esordio, con il quinto disco, il nuovo album Seek Shelter gli Iceage sono una band matura, completa. Sicura di sé: tanto da decidere di accogliere, per la prima volta nella carriera, un produttore esterno a cui affidare il controllo del mixer in studio di registrazione.

Non un produttore qualunque: i danesi hanno infatti scelto di chiamare Peter Kember: meglio conosciuto come Sonic Boom, ha alle spalle produzioni importanti con gruppi come Stereolab, MGMT, Beach House e Panda Bear, ma soprattutto lo ricordiamo come co-fondatore di una band di culto come gli Spaceman 3.

Il risultato è un album che da una parte conserva quell’energia ruvida che caratterizza la band dalle prime canzoni, dall’altra mette in mostra le tante potenzialità espressive degli Iceage. Che nelle nove canzoni del disco passano con agilità dal brit-pop-rock di “Dear Saint Cecilia” agli echi Primal Scream di “Vendetta”, dalle aperture quasi springsteeniane di “Gold City” a brani come “Love kills slowly” che avrebbero potuto trovare spazio in un un vecchio album dei Radiohead.

Un gran bel disco: lo ascolteremo nelle nostre trasmissioni per tutta la settimana e lo celebreremo con uno speciale di mezz’ora domenica 23 maggio dalle 16 alle 16.30. Intanto, qui sotto, godetevi il video di “Vendetta”.

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  • Autore articolo
    Niccolò Vecchia
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    “L'abbiamo vista arrivare”. La tecnica dell’odio secondo chi la studia da anni

    L'uccisione negli Usa di Charlie Kirk rischia di innescare un incendio che travalica i confini americani. Da subito la destra “globale” ha lanciato in quasi in tutto l’occidente una campagna contro la sinistra – a tutte le latitudini e senza distinzioni - accusandola di essere complice se non responsabile di quella morte. È un passo in più, nel paradosso in cui siamo immersi: chi ha alimentato campagne di odio ora accusa gli altri di fomentarlo. Una confusione da cui sarebbe necessario uscire rimettendo in fila i fatti, le cause, gli effetti e il loro intreccio. L'intervista di Massimo Bacchetta a Federico Faloppa, docente di “linguaggio e discriminazione” all’Università di Reading (UK), prova a farlo. Federico Faloppa è anche referente scientifico per la “Rete per il contrasto ai discorsi e fenomeni d’odio”.

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    Le dita mozzate: un “very cold case” preistorico che indaga la sottomissione femminile

    Edizioni le Assassine pubblica e continuerà a pubblicare letteratura gialla nei suoi molteplici sottogeneri, proponendo e riscoprendo autrici del presente e del passato. L'obiettivo è quello di mettere in luce la capacità dello sguardo femminile di descrivere, decifrare e interpretare vari contesti sociali, senza mai sacrificare la suspense che è tipica di questo genere. Con gli stessi obiettivi, nasce ora la nuova collana Sisters, che apre a voci inedite in grado di creare storie appassionanti e memorabili, portando il lettore su sentieri narrativi inaspettati. Il primo titolo di Sisters è "Le dita mozzate" di Hannelore Cayre, un noir atipico in cui il nostro passato remoto diventa lo sfondo perfetto per indagare la nascita della sottomissione femminile e le sue origini, ambientato nella preistoria ispirandosi alla scoperta, avvenuta in Francia esattamente quarant'anni fa, della famosa Grotta Chauvet, con le sue pareti ricoperte di misteriose impronte di mani femminili mutilate. Ne ha parlato a Cult la traduttrice Simonetta Badioli.

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    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

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    Prima puntata di Considera l'armadillo, noi e altri animali. In studio @Rosario Balestrieri, ornitologo della @Stazione Zoologica Anton Dohrn. Si è parlato di voci di uccelli estinti, di rondini, storni, bianconi e delle loro migrazioni. In studio Cecilia Di Lieto.

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