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Alla scoperta dei Combo Chimbita, artisti della settimana di Radio Popolare

I Combo Chimbita (sito ufficiale) sono i nuovi artisti della settimana di Radio Pop, grazie allo spunto che ci viene offerto dal loro nuovo album “IRÉ”.

Ma chi sono i Combo Chimbita, vi chiederete? Ecco l’occasione per scoprirli. Il gruppo nasce come unione creativa tra Carolina Oliveros (voce, guacharaca), Niño Lento es Fuego (chitarra), Prince of Queens (basso, sintetizzatori) e Dilemastronauta (batteria): un collettivo che programmaticamente vuole andare oltre qualsiasi concetto di nazionalità. Diciamo solo che il loro quartier generale è New York.

Si definiscono Abya-Yalisti, richiamando il nome che milioni di indigeni del Centro e Sud America usano per chiamare la propria terra: i Combo Chimbita ci raccontano di voler trovare un proprio significato al di là di un’impostazione latinoamericana, “conservando il fuoco di un popolo indomito, liberando la propria essenza dalla crudeltà della conquista di tutta Abya Yala”.

“IRÉ” è un disco catartico, che prende la paura, la rabbia e l’empatia di un mondo in fiamme per farle diventare uno spirito urgente di dissidenza musicale. Il titolo evocativo dell’album è forgiato su un doppio significato: da una parte è un richiamo alle benedizioni e alla prosperità divina promesse dagli antentati, e dall’altro un’affermazione energica di futuri rivoluzionari in divenire. All’interno di questa visione temporale illimitata, “IRÉ” trova la sua scintilla nelle convulse realtà odierne metabolizzando le ansie del razzismo sistemico, della decadenza capitalista, dei governi totalitari e del tentativo di cancellare le persone queer e trans.

Trascendenza afro-caraibica, canti travolgenti, batteria potente e distorsioni psichedeliche creano le basi ritmiche di “IRÉ”; una testimonianza della continua espansione della tavolozza sonora di Combo Chimbita.

Come d’abitudine, dopo averci fatto compagnia per sette giorni con le loro canzoni nei nostri programmi, dedichermo loro uno speciale domenica 13 febbraio, dalle 18.30 alle 19, per raccontare ancora un po’ delle storie di Combo Chimbita. Qui sotto il video del singolo “Yo me merezco”, quarto e ultimo di una serie di video narrativi di auto-fiction con importanti artisti queer e trans accostati ai brani del gruppo.

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  • Autore articolo
    Niccolò Vecchia
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    Una casa editrice di estrema destra si iscrive alla Fiera nazionale della Piccola e Media Editoria “Più libri, Più liberi”, organizzata dall’Associazione editori italiani. Alcuni intellettuali si chiedono se sia opportuno ospitare pensieri razzisti o apologie del nazismo e come spiega la filosofa e scrittrice Donatella Di Cesare, esperta internazionale di "negazionismo" (l'ultimo suo libro per Einaudi si intitola “Tecnofascismo”): “Non discutiamo la libertà di pensiero e di pubblicazione per una casa editrice, ma l’idea della Fiera intitolata Più libri, Più Liberi a cui chiediamo se è giusto offrire questa vetrina ulteriore, così emblematica e significativa, dove verranno esposti autori e tematiche che in altri paesi europei come la Germania non sono tollerate”. “In Italia c’è una soglia molto bassa di attenzione, forse perché i temi storici non vengono approfonditi e siamo ancora nella vulgata del rigurgito del passato che ritorna o di temi folcloristici da non prendere seriamente e secondo me è un elemento critico e una mancanza di vigilanza culturale ed etica”. Ascolta l'intervista di Claudio Jampaglia e Cinzia Poli.

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    Pubblica di martedì 02/12/2025

    C’è un tesoro in Italia, ambito da sempre, ed è il tesoro delle Assicurazioni Generali. Chi comanda a Trieste, comanda su un pezzo importante del paese. Per 70 anni il tesoro delle Generali è stato controllato da Mediobanca, che una volta era il salotto del capitalismo familiare italiano e oggi è una solida banca milanese. Nell’ultimo anno, grosso modo, due capitalisti nostrani, non si sa se anche coraggiosi, Francesco Gaetano Caltagirone, insieme a Francesco Milleri, hanno portato a termine il colpo del secolo: con un’operazione di scambio di azioni – e con il concorso esterno del MPS, fino a qualche mese fa banca di stato - hanno cacciato i vecchi azionisti dagli uffici di piazzetta Cuccia a Milano (Mediobanca) e al loro posto ci hanno messo se stessi più alcuni amici. In questo modo l’immobiliarista e editore Caltagirone, insiene al socio un po’ litigioso degli eredi Luxottica, hanno preso il controllo di Mediobanca. E lo hanno fatto con l’aiuto del MPS, banca pubblica privatizzanda. Preso il controllo di Mediobanca, i “nostri” Caltagirone&Soci hanno cominciato a vedere terra, la costa triestina, la casa mitteleuropea di Generali. Ora, su tutta questa operazione – sommariamente sintetizzata – qualcosa non ha funzionato. La Procura di Milano sta indagando per il mancato rispetto di alcune importanti formalità da codice penale: il “concerto” non previsto, il rispetto del “mercato” e delle autorità di controllo. Aspettiamo fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso, mentre la politica rivendica i suoi meriti, giusti o sbagliati che siano. Pubblica oggi ha ospitato il giornalista e saggista Vittorio Malagutti (Domani) e il senatore del Pd Antonio Misiani.

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    Mara Morini politologa dell’Università di Genova, coordinatrice dello Standing Group “Russia e spazio post-sovietico” della Società Italiana di Scienza Politica (SISP), lascia poche chance all'accettazione da parte di Putin del "piano" messo a punto in Florida e presentato oggi dall'inviato speciale Witkoff al Cremlino, mentre Gianpaolo Scarante, docente all'Università di Padova, già Ambasciatore e Capo di Gabinetto del ministero degli Esteri sottolinea come la tregua purtroppo si fissi sulla linea del fronte e poi le negoziazioni dovranno riuscire a ristabilire la sovranità dei territori, ma come anche l'aver affidato le trattative a uomini che non rispondo ai Parlamenti renda molto opaco tutto il processo. Donatella Di Cesare, filosofa e scrittrice, esperta internazionale di "negazionismo", l'ultimo suo libro per Einaudi si intitola Tecnofascismo, chiede conto alla fiera Più Libri Più Liberi promossa dall'Associazione italiana editori a Roma della presenza tra gli espositori della casa editrice di estrema dx Passaggio al Bosco. Infine Gianmarco Bachi annuncia "il corteo" di ascoltatrici, ascoltatori, lavoratori, collaboratrici e chi più ne ha più ne metta il prossimo 14 dicembre la mattina che dalla sede della radio in via Ollearo 5 si dirigerà alla Fabbrica del Vapore per la fine della maratona radiofonica di 50 ore e il via alle celebrazioni dei 50 anni di Radio Popolare.

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