Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Giovedì 21 gennaio 2021

Conte - Strategia Governo

Il racconto della giornata di giovedì 21 gennaio 2021 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia ai ritardi nel progetto del premier Conte perché pochi ancora si fidano a lasciare i loro gruppi. Le conseguenze dei ritardi di Pfizer sono sempre più pesanti sulla campagna vaccinale. Le novità nell’inchiesta per epidemia colposa che sta conducendo la Procura di Bergamo sul contagio nella bergamasca. La Francia è riuscita a portare a casa una vittoria nella battaglia sui diritti d’autore che oppone i media a Google. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Oggi in Italia sono stati comunicati circa 14mila casi di COVID e 521 morti. Le persone in terapia intensiva sono diminuite di 43 e quelle ricoverate negli altri reparti sono calate di 424. Da Torino è arrivata notizia di un focolaio all’ospedale San Giovanni Bosco, dove 24 pazienti del reparto di medicina del sesto piano sono risultati positivi. Le persone contagiate sono state trasferite in una struttura dedicata esclusivamente al covid ed è stata avviata una sanificazione dell’ospedale.

Conte ha fretta di chiudere. L’opposizione sale al Quirinale

(di Anna Bredice)

Già era un’operazione complicata, Conte ha fretta di chiudere ma pochi ancora si fidano a lasciare i loro gruppi, a rallentare ulteriormente tutto arriva l’avviso di garanzia per Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, indagato per associazione a delinquere aggravata dalle modalità mafiose, una specie di bomba soprattutto nei Cinque Stelle, perché è proprio quel piccolo nucleo di centristi al Senato che nel progetto di Conte doveva diventare il suo gruppo di raccolta di altri senatori per andare avanti. L’imbarazzo nelle dichiarazioni pubbliche è evidente, nemmeno i membri della Commissione antimafia fanno il nome di Cesa nei commenti, ma le chat interne ai grillini sono diventate uno sfogatoio di chi si lamenta, abbiamo accettato di tutto, ma poi c’è un limite, dicono. A metà pomeriggio Di Maio fa uscire una nota nella quale assicura che i Cinque Stelle mai apriranno un dialogo con condannati o indagati per mafia, ma invece di placare gli animi la pagina Facebook dei cinque stelle si riempie di commenti sarcastici, di disapprovazione, qualcuno addirittura crea il fotomontaggio di Di Maio con Mastella, considerato già come limite democristiano di possibili alleanze. Conte vorrebbe entro domenica riuscire nel suo obiettivo, per essere pronto già la prossima settimana a contrastare l’opposizione di Renzi sulla riforma della giustizia. Alla camera è Bruno Tabacci colui che lavora per Conte, servono altri 8 deputati per creare un nuovo gruppo, ce ne sono già 12 pronti a traslocare dal gruppo misto, al Senato ai cinque del misto e del MAIE ne servono altri cinque per creare ufficialmente un gruppo parlamentare. Ma per ora tutto questo rimane sempre, in mancanza di un progetto definito di programma, un’operazione di raccolta di voti e appoggi, che non rassicura chi deve lasciare l’opposizione, che oggi è andata al Quirinale a protestare, ma senza i vari piccoli partiti come quello di Toti o di Lupi, che attendono invece le mosse del governo.

Le pesanti conseguenze dei ritardi di Pfizer

Sono sempre più pesanti le conseguenze dei ritardi di Pfizer sulla campagna vaccinale: l’Italia è passata da una media di 80mila persone vaccinate al giorno, ad una media di 28mila al giorno. Poco fa, il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri in conferenza stampa ha dovuto ammettere che i ritardi hanno “rallentato significativamente la campagna vaccinale” e che ora la priorità è somministrare i richiami.
Le prospettive non sono buone, il ritardo, ha detto Arcuri, proseguirà: abbiamo ricevuto il 29% in meno di dosi dalla Pfizer questa settimana e ci è stato comunicato che riceveremo il 20% in meno la prossima settimana.
Già 3 regioni hanno comunicato ufficialmente che da oggi in poi somministreranno solo i richiami, sono Lazio, Toscana e Valle d’Aosta
Per ora il Lazio ha sospeso la campagna per 4 giorni; la Toscana ha invece affermato che riprenderà le vaccinazioni solo se dal 25 gennaio verranno fornite più dosi delle circa 30mila già previste. Tutte e 3 hanno comunque garantito di avere scorte sufficienti per garantire i richiami delle dosi già inoculate.
Sui ritardi della campagna vaccinale è intervenuto oggi anche il Gimbe, nel suo monitoraggio settimanale, individuando nella corsa al vaccino un grave errore delle regioni. Sentiamo Nino Cartabellotta del Gimbe:

In Lombardia il responsabile della campagna vaccinale Giacomo Lucchini già ieri annunciava che arriveranno 20mila dosi in meno, che diventeranno 25mila la prossima settimana. Ad oggi però non c’è una comunicazione ufficiale sulla sospensione delle nuove somministrazioni. La situazione negli ospedali però è molto incerta:
a Pavia vaccinazioni bloccate al Policlinico, che controlla le somministrazioni in altre 3 strutture ospedaliere; l’ospedale Niguarda, hub per vaccini a Milano, al momento attuale ha scorte sufficienti solo per una settimana, e coprirà per certo solo il 60% dei richiami Marco Bosio, direttore generale dell’ospedale Niguarda

Crollano i nuovi vaccinati in Italia. In Toscana, Lazio e Val d’Aosta sospese le nuove somministrazioni.
Problemi anche in Lombardia: stop alle prime dosi anche al San Matteo di Pavia, a Milano il Niguarda ha fiale solo per una settimana. Allarme del Gimbe: “È necessario rivedere la policy delle somministrazioni, stiamo pagando la corsa ai vaccini fatta dalle regioni”. Il commissario Arcuri conferma: le dosi vanno usate per i richiami, la prossima settimana ne arriveranno il 20% in meno.
Migliaia di lavoratori della sanità sono ancora in coda e nessuno ha una data per l’inizio delle vaccinazioni agli anziani.

Le omissioni della Lombardia sul focolaio di Alzano: il CTS non sapeva

(di Roberto Maggioni)

Ci sono due importanti novità nell’inchiesta per epidemia colposa che sta conducendo la Procura di Bergamo sul contagio nella bergamasca: la prima riguarda la Regione Lombardia e l’ospedale di Alzano Lombardo, la seconda il Governo e il piano pandemico.
Partiamo dalla prima. Dagli interrogatori fatti nei giorni scorsi a dirigenti e funzionari del ministero della Salute e dagli accertamenti fatti su quelli passati è emerso che a fine febbraio il Cts nazionale non sapeva che l’ospedale di Alzano fosse un focolaio. Possibile che la giunta Fontana non avesse fatto capire a Roma che la situazione ad Alzano era grave? [CONTINUA A LEGGERE]

Riconosciuto il diritto a fare ingresso in Italia a chi ha subito una riammissione a catena verso la Bosnia

Il tribunale di Roma ha accolto il ricorso presentato da un richiedente asilo arrivato a Trieste e riportato in Slovenia lo scorso luglio. Lo ha fatto sapere l’associazione Asgi, spiegando che la corte ha stabilito l’illegittimità della procedura subita dall’uomo, legata a un accordo del ’96 tra Italia e Slovenia che il parlamento di Roma non ha mai ratificato. “Tale procedura viola le norme internazionali e interne che regolano l’accesso alla procedura di asilo”, ha scritto l’Asgi in un comunicato, definendo la decisione della magistratura “un tassello fondamentale per il ripristino della legalità alla frontiera orientale italiana”. Il richiedente asilo che ha fatto ricorso al momento è in Bosnia. Anna Brambilla è una delle due avvocate dell’associazione che hanno portato avanti il procedimento.


 

Google firma l’accordo con la stampa in Francia: dovrà pagare gli editori

(di Luisa Nannipieri)

La Francia è riuscita a portare a casa una vittoria nella battaglia sui diritti d’autore che oppone i media a Google. L’annuncio è di alcune ore fa: l’azienda di Mountain View e l’APIG, l’associazione che rappresenta i quotidiani nazionali e la stampa regionale, hanno firmato un accordo che permetterà a termine ai giornali di essere pagati da Google per la diffusione dei loro contenuti.
Concretamente, sono state stabilite le regole generali che permetteranno ad ogni testata dell’APIG di negoziare individualmente delle licenze di diffusione e di avere accesso a News Showcase, quel nuovo strumento di Google creato proprio per raccogliere dei contenuti integrali, e non solo degli estratti di articoli come accade ora, da visualizzare nella scheda Notizie del motore di ricerca. [CONTINUA A LEGGERE]

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    News della notte - 01-07-2025

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    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

    Clip - 01-07-2025

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    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 01-07-2025

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    Poveri ma in ferie di martedì 01/07/2025

    quando le piante dei nostri balconi tirano un sospiro di sollievo, perché finalmente qualcuno che la sa lunga ci spiega come e quando bagnarle, come trattarle, reinvasarle, esporle al sole. Ospite della puntata Ambra Pagliari (pianteinveranda su Instagram). A seguire microfono aperto con tutti gli scempi da pollice nero di cui siete e siamo capaci. Con Vittoria Davalli e Alessandro Diegoli

    Poveri ma belli - 01-07-2025

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    Almendra di martedì 01/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

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    Addio all’architetto Francesco Borella

    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristiana, Giacomo e Sebastiano Borella.

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    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

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    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

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    Con Andrea Fabozzi (direttore del Manifesto), Luciano Fontana (direttore del Corriere della Sera) e Agnese Pini (direttrice di Quotidiano Nazionale). Coordina Lorenza Ghidini (direttrice di Radio Popolare).

    All you need is pop 2025 - 01-07-2025

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    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

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