Approfondimenti

Ai Weiwei. Libero

Palazzo Strozzi a Firenze ospita fino al 22 gennaio 2017 la prima grande mostra italiana su Ai Weiwei, artista cinese dissidente e icona della lotta per la libertà d’espressione.

“C’è un impatto politico nelle mie opere e non smetto di essere artista quando mi occupo di diritti umani. Tutto è arte, tutto è politica”, ha dichiarato Ai Weiwei, che negli ultimi vent’anni si è imposto sulla scena internazionale come il più famoso artista cinese vivente. Le sue opere provocatorie hanno spesso diviso i critici e acceso polemiche, e anche in questo caso è andata così.

20160921_094003_resized

“Per me sono fratelli”: l’artista parla così dei profughi e scuote le coscienze con Reframe, la nuova cornice di Palazzo Strozzi: 22 gommoni che si aggrappano alle bifore rinascimentali e parlano della tragedia dell’immigrazione.

L’opera ha suscitato polemiche di alcuni cittadini che si sono sentiti offesi da quello che hanno ritenuto un insulto alla bellezza rinascimentale del palazzo. Il sindaco Nardella e la soprintendente Acidini si sono affrettati a rispondere che l’opera al contrario valorizza il gioiello rinascimentale e crea un dialogo tra l’antico e il contemporaneo, sottolineando che Firenze ha invitato l’artista cinese a esprimersi liberamente e non si censurano gli artisti, tanto meno uno dei più grandi come Ai Weiwei.

Dicevamo che anche i critici si sono divisi: denigrato da Francesco Bonami che lo ritiene un furbo che per affermarsi ha cavalcato una facile dissidenza in Cina, apprezzato invece da Tomaso Montanari – con cui è d’accordo chi scrive – che coglie il senso profondo dell’opera di Ai Weiwei e dice: “Ci aiuta a vedere noi stessi per quello che siamo. Ci mette a nudo, ci obbliga a pensare e ci rinfaccia le nostre responsabilità. Anche per noi quei gommoni hanno il sapore della libertà”.

E veniamo alla mostra: in cortile campeggia un’altra installazione: Refraction (Rifrazione), cucine solari assemblate a formare una grande ala simbolo di libertà, ma essendo pesante e ancorata a terra è come immobilizzata. Metafora della privazione della libertà, ma anche allusione alla situazione politica tibetana, essendo quei pannelli solari utilizzati in Tibet per cucinare.

20160921_094258_resized

Poi al piano nobile del palazzo incontriamo tante opere nelle belle sale: la prima è Stacked (Impilate) un allestimento site-specific che assembla 950 biciclette: biciclette simbolo di libertà di movimento, l’opera rinvia al ready-made con la ruota di bicicletta di Duchamp, artista amatissimo da Ai Weiwei.

In un’altra stanza incontriamo Snake Bag (Borsa Serpente), 360 zaini scolastici cuciti a formare un grande serpente. E’ un lavoro nato dopo il terremoto del maggio 2008 nel Sichuan che fece settantamila vittime.

Migliaia di studenti morirono nel crollo delle scuole collassate a causa dei materiali scadenti utilizzati. Ai Weiwei cominciò un’inchiesta che lo portò a denunciare le responsabilità del governo cinese in quella tragedia e i tentativi di insabbiamento. L’artista denunciò la corruzione statale, la mancanza di libertà di parola in Cina. Fu arrestato, picchiato e imprigionato.

Aveva in precedenza collaborato alla costruzione dello stadio olimpico di Pechino con lo studio svizzero Herzog & de Meuron ed era al culmine della sua carriera, dopo il lavoro sul terremoto cadde in disgrazia e cominciò la persecuzione.

20160921_102001_resized

Proseguendo al piano nobile di Palazzo Strozzi incontriamo i ritratti in Lego di dissidenti politici: Dante, Savonarola, Galileo e Filippo Strozzi bandito per vent’anni dai Medici, stessa sorte toccata al padre di Ai Weiwei, dissidente politico.

E poi tra le tante opere sorprendenti: Study of Perspective, fotografie dove il soggetto è il braccio sinistro dell’artista con il dito medio alzato davanti a monumenti mondiali altamente simbolici come la Casa Bianca, la Tour Eiffel, il Colosseo, la Sagrada Familia e questo lavoro del ’95 ci fa capire a cosa si sia ispirato Cattelan per l’opera installata davanti alla Borsa a Milano.

Queste sono solo alcune delle opere nell’ampio percorso del piano nobile, poi si scende alla Strozzina nel sotterraneo, dove la mostra continua con una ricchissima documentazione del lavoro di Ai Weiwei con la fotografia, i media e i social media. Immagini che tappezzano anche luoghi impensabili come l’ascensore che documentano il pestaggio e l’arresto dell’artista e dei suoi collaboratori.

I social media sono importanti nel lavoro dell’artista che ritiene siano uno strumento importante per la democrazia e la libertà d’espressione.

Insomma, una bella mostra che vale la pena di non perdere e che sicuramente, comunque la si pensi, non lascia indifferenti.

  • Autore articolo
    Tiziana Ricci
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 30/06 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 30-06-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 30/06 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 30-06-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 30/06/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 30-06-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 30/06/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 30-06-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Jazz Anthology di lunedì 30/06/2025

    "Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).

    Jazz Anthology - 30-06-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 30/06/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 30-06-2025

  • PlayStop

    Popsera di lunedì 30/06/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 30-06-2025

  • PlayStop

    Poveri ma in ferie di lunedì 30/06/2025

    quando ci buttiamo a rete per una stop volley alla McEnroe sul centrale di Wimbledon! Con Vittoria Davalli e Alessandro Diegoli, ospiti della puntata Marcello e Gabriele di Controbreak, che trovate su Instagram e Tik Tok

    Poveri ma belli - 30-06-2025

  • PlayStop

    Almendra di lunedì 30/06/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 30-06-2025

  • PlayStop

    Dodici Pollici del 30/6/25 - Francesco Baccini

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi, a Milano. Il primo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento e ha suonato alcuni pezzi del suo repertorio è stato il cantautore genovese Francesco Baccini, noto per la sua musica d’autore eclettica. Ha debuttato nel 1988, ha pubblicato 11 album, compreso il prezioso lavoro “Baccini canta Tenco” nel 2011, e avuto tantissime collaborazioni, come con Fabrizio De Andrè (“Genova Blues”) e con i Ladri di Biciclette (“Sotto questo sole”).

    A tempo di parola - 30-06-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di lunedì 30/06/2025 delle 13:29

    a cura di Chawki Senouci

    Conduzione musicale - 30-06-2025

  • PlayStop

    Smetterla con la violenza di genere. Tocca agli uomini farlo - 30/06/2025

    Con Stefano Cicconi, sociologo e presidente di Maschile Plurale. Modera Raffaele Liguori.

    All you need is pop 2025 - 30-06-2025

  • PlayStop

    Cult di lunedì 30/06/2025

    Oggi a Cult: Saul Beretta sui progetti estivi di Musicamorfosi 2025; l'ultima puntata di GialloCrovi a cura di Luca Crovi; alla Civica Scuola di Musica Abbado torna Notturni in Villa 2025; ATIR firma una nuova edizione di "La prima stella della sera" alla Chiesa Rossa di Milano; Tomasz Kirenczuk parla di Santarcangelo Festival 2025 e dei recenti e inspiegabili punteggi delle commissioni cultura che colpiscono la sperimentazione; l'opera "Anteguerra" di Pietro Gerenzani a Palazzo Citterio di Milano...

    Cult - 30-06-2025

Adesso in diretta