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Gli Yard Act esordiscono con The Overload: sono i nostri artisti della settimana

yard act the overload

“The Overload” degli Yard Act (sito ufficiale) è uno degli esordi discografici più celebrati in queste prime settimane del 2022: è il primo disco di una band inglese, di Leeds in particolare, fondata dal cantante James Smith e dal bassista Ryan Needham, a cui poi si sono aggiunti un chitarrista, Sam Shjipston, e un batterista, Jay Russell.

Hanno iniziato a farsi conoscere, raccogliendo presto una buona dose di hype a circondarli, con un EP uscito qualche mese fa: fin dalle loro prime canzoni hanno dimostrato di avere un suono forte e riconoscibile, anche accattivante e furbetto il giusto, che può rientrare nella vasta (e spesso vaga) definizione di post-punk, ma che spesso propone anche aperture melodiche decisamente pop.

Centrali poi sono i testi di James Smith, un vero mattatore e narratore: la sua è una scrittura caustica e ironica, che parte dall’osservazione del mondo quotidiano che circonda un ragazzo di Leeds per arrivare a considerazioni decisamente universali. Smith i suoi testi li recita, più che cantarli, ma sarebbe un errore pensare che non ci sia una sensibilità musicale, oltre che ritmica, nel suo modo di usare la voce. Difficile in ogni caso non pensare agli esempi forniti da un altro Smith (Mark E., leader dei Fall), ma poi ci pensa la musica degli Yard Act ad allontanare quel paragone.

Dopo tanti artisti dalla lunga e prestigiosa storia alle spalle, questa settimana ci faremo accompagnare dalle canzoni di un gruppo nuovo, fresco, da scoprire. Dedicheremo loro anche uno speciale domenica 30 gennaio dalle 18.30 alle 19, in cui potrete anche ascoltare un’intervista con James Smith, che verrà trasmessa per intero all’interno di Jack di venerdì 28.

Qui sotto trovate invece il video del loro singolo “The Overload”.

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  • Autore articolo
    Niccolò Vecchia
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    Anniversario numero 56 per la Strage di Piazza Fontana, quest’anno oltre alle istituzioni nella celebrazione del pomeriggio parleranno una studentessa di un liceo milanese e uno dei vigili del fuoco che entrarono per primi dopo lo scoppio della bomba, ci spiega Federico Sinicato, presidente dell’Associazione dei Familiari delle vittime di Piazza Fontana. “L’importanza del 12 dicembre va al di là della celebrazione e del ricordo che si fa in piazza, è una data storica per l’intero Paese perché è l’inizio della strategia della tensione che produce effetti devastanti e blocca di fatto il grande movimento di riforma del Paese nato dalle lotte dei lavoratori e degli studenti, basta pensare che l’approvazione del Senato dello Statuto dei lavoratori è del 11 dicembre, il giorno prima, il momento fu scelto come risposta all’avanzata dei diritti e se pensiamo che oggi questi valori vengono rimessi in discussione. E’ una data sacra per il Paese”, In Piazza dopo le celebrazioni istituzionali ci sarà il corteo dei movimenti con partenza alle 18.30 da Piazza XXIV Maggio. E ci sarà anche l’inaugurazione del memoriale “Non dimenticarmi“, un’installazione permanente nata dal basso che ricorda le vittime delle stragi, donata al Comune di Milano e installata in Piazza Fontana. L'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

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