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Tamino, cantautore belga-egiziano, è l’artista della settimana di Radio Pop

tamino sahar

Tamino – Sahar: la prima volta che avevamo ospitato questo giovane cantautore a Radio Popolare, era per il suo disco d’esordio. Era il 2018, il disco si intitolava Amir. Tamino (sito ufficiale) ci aveva, come prima cosa, colpito per la sua voce. Giovane, certo, ma anche profonda, piena di sfumature, malinconica a tratti, ma anche improvvisamente potente.

Poi ci aveva raccontato un po’ della sua storia, affascinante e sicuramente unica. Tamino-Amir Moharam Fouad, il suo nome completo, è nato nel 1996 vicino ad Anversa, in Belgio, ma come è facile comprendere dal suo cognome ha origini arabe, egiziane in particolare. E un nonno che è una vera stella della musica e del cinema egiziano: Muharram Fouad.

Muharram Fouad
Muharram Fouad

Ci aveva raccontato, in quella prima visita, che quel nonno famoso l’aveva conosciuto poco di persona, era morto nel 2002 quando lui non aveva ancora compiuto sei anni. Ma l’aveva conosciuto attraverso i racconti dei genitori, oltre che ascoltando le sue canzoni e vedendo i suoi film.

A quattro anni di distanza da Amir, Tamino ha pubblicato un nuovo album chiamato Sahar, che conferma le sue grandi doti vocali, ma anche la sua capacità di scrittura. Nonostante il titolo del disco, la sua è una musica che a un primo, superficiale, ascolto potrebbe sembrare poco influenzata dalle sue origini egiziane, ma quelle radici sono presenti e anche molto importanti.

tamino_sahar

Per questo suo secondo album, ad esempio, Tamino ha composto le canzoni da solo, nel suo appartamento di Anversa. Oltre a suonare il piano e la chitarra, ha deciso di aggiungere anche uno strumento importantissimo per la musica araba come l’oud, grazie alle lezioni che ha ricevuto da un rifiugiato siriano che vive nella sua stessa città. Come ci ha raccontato lo stesso Tamino, questo strumento si è rivelato fondamentale nel processo di scrittura di tutto l’album: l’esempio forse più eclatante lo troviamo in un brano intitolato “The first disciple”, che non a caso è stato scelto per presentare questo nuovo disco, come primo singolo (nonostante non sia certo una canzone pop).

Sahar è un disco eclettico, che mostra diverse facce della sua scrittura e anche del suo modo di usare la voce, lasciando presagire che questo ventiseienne abbia ancora molte cose da dire nel futuro. Lo dimostrano anche i musicisti che l’accompagnano, sia sul disco che live, come il bassista dei Radiohead Colin Greenwood, suo estimatore già dall’album d’esordio.

Intanto noi ci godiamo queste sue dieci nuove canzoni. Tamino ci accompagnerà per sette giorni nei nostri programmi e gli dedicheremo uno speciale di mezz’ora domenica 16 ottobre, dalle 18.30 alle 19. In cui inizieremo ad ascoltare un estratto dall’intervista che abbiamo realizzato con lui, che proporremo poi per intero a Jack (dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 15.30) la settimana successiva.

Qui sotto, trovate il video del suo primo singolo, la già citata, e bellissima “The first disciple”.

 

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  • Autore articolo
    Niccolò Vecchia
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