Approfondimenti

L’Italia è sempre più povera, le novità della BCE per mettere al riparo l’incremento dei tassi e le altre notizie della giornata

Lagarde

Il racconto della giornata di mercoledì 15 giugno 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La povertà assoluta nel 2021 è rimasta ai massimi storici fatti registrare nel 2020, anno della pandemia. Non solo, secondo i dati Istat diffusi oggi è aumentata la povertà relativa, salita dal 10,1 all’11,1%. Oggi nella sede Nato di Bruxelles si sono riuniti i ministri della difesa di oltre 40 paesi, solidali all’Ucraina. Borse europee in forte crescita dopo l’annuncio della Banca Centrale Europea su un nuovo scudo anti spread. Cosa ha deciso la BCE? Sostenibilità ambientale, è allarme siccità. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

 

I dati Istat parlano chiaro: l’Italia è un Paese indigente

(di Chiara Ronzani)

I poveri assoluti in Italia sono 5,6 milioni, pari al 9,4% della popolazione. Lo stesso numero fatto registrare nell’anno orribile 2020. A non potersi permettere i beni necessari a condurre una vita dignitosa sono 1,9 milioni di famiglie. La povertà assoluta colpisce soprattutto le famiglie con figli. 1 milioni e 382 mila bambini – il 14,2% – vive in condizioni di povertà. Ad essere più colpite, le famiglie composte da stranieri, quelle che vivono nelle aree metropolitane, quelle che vivono in affitto. L’Istat sottolinea come il livello raggiunto nel 2021 sia tra i più elevati dall’inizio delle rilevazioni, ma la tendenza iniziata nel 2017, 5 anni prima, quando il numero di indigenti è diventato allarmante. L’introduzione di misure di contrasto alla povertà come il Rei prima e il reddito di cittadinanza poi hanno comportato una discesa ai livelli precedenti, ma poi è arrivata la pandemia.

 

A Kiev continuano ad arrivare aiuti e armi ma si esorta a cercare la strada della diplomazia

Il gruppo di paesi che sostiene Kiev invierà altre armi. È questo l’esito del vertice, ancora in corso, del cosiddetto gruppo Ramstein. Oggi nella sede Nato di Bruxelles si sono riuniti i ministri della difesa di oltre 40 paesi, solidali all’Ucraina. “Siamo qui per dare tutto quello di cui ha bisogno per difendersi. È un momento critico”, ha dichiarato il segretario alla difesa americano Austin.
“Lavoriamo per dare a Kiev”, ha aggiunto Austin, “carri armati, elicotteri, sistemi di lanciarazzi multipli e artiglieria per le difese costiere”. Poco fa la Casa Bianca ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno un altro miliardo di dollari in aiuti, inclusi sistemi missilistici avanzati.
Francesco Strazzari, Professore di relazioni internazionali alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.




Se sul fronte militare l’Occidente promette nuovi aiuti, su quello diplomatico si prova a riportare a un tavolo le due parti in guerra. Non c’è ancora una conferma ufficiale, ma domani a Kiev dovrebbero arrivare Draghi, Scholz e Macron. Il presidente francese oggi ha dichiarato che farà di tutto per fermare la Russia, ma anche che – allo stesso tempo – Zelensky e i suoi funzionari dovranno negoziare con Mosca. Con Putin, invece, oggi ha parlato al telefono Xi Jinping. Il presidente cinese avrebbe detto all’omologo russo che “tutte le parti devono spingere in modo responsabile per una soluzione della crisi”. Sul campo, intanto, proseguono i combattimenti a Severodonetsk. Le forze russe oggi hanno offerto un corridoio per evacuare i civili dell’impianto Azot, ma solo una persona sarebbe riuscita a uscire, hanno dichiarato i filorussi. Secondo l’Onu, nei bunker della fabbrica ci sono centinaia di persone che stanno terminando le scorte di acqua e cibo e sono rimaste senza servizi igienici ed elettricità.

 

Il nuovo scudo anti spread e la direzione della BCE

Piazza affari ha guadagnato quasi 3 punti percentuali. Il differenziale fra i titoli italiani e i bund tedeschi è sceso nettamente. Resta confermato l’aumento del costo del denaro per tentare di frenare l’inflazione. La novità è la volontà di Francoforte di continuare a sostenere i paesi più esposti.

(di Alessandro Principe)

Le parole di Christine Lagarde la settimana scorsa avevano provocato un terremoto. I mercati erano crollati, lo spread schizzato. Oggi la BCE ha corretto il tiro. Ci sarà un nuovo strumento per evitare che – con il rialzo dei tassi – i paesi ad alto debito vadano in difficoltà e siano esposti anche ad attacchi speculativi. Se non sarà il bazooka del Quantitative easing – che si chiude – sarà comunque un salvagente.
Come funzionerà? Quello che sappiamo è che il direttivo della BCE ha dato mandato ai tecnici di mettere a punto un programma di acquisto di titoli di Stato reinvestendo i fondi del programma messo in campo durante la pandemia. La parola d’ordine è “evitare la frammentazione” della zona euro. Se il Quantitive easing era generalizzato, questo nuovo strumento sarà selettivo, a quanto si capisce. Terrà conto cioè del “rischio paese”: quanto uno Stato sia – o rischi – di andare in sofferenza, il che si valuta con la salita dello spread. Ma ci sarà una soglia per intervenire? Come verrà deciso? Dettagli importanti per due motivi. Il primo: gli investitori internazionali potrebbero aumentare la pressione per vedere fino a che punto la BCE è disposta a tollerare la “frammentazione”. Il secondo è capire se ogni volta ci sarà una decisione da prendere, con falchi e colombe, con valutazione politiche e inevitabili fibrillazioni. Che in un momento di instabilità internazionale e di rischio recessione creerebbe ulteriore incertezza.

 

La politica della discordia. Fratture, tensioni e strategie nei Palazzi a Roma

Il problema non è solo il rapporto dei Cinque Stelle con la maggioranza, è prima ancora la divisione dentro al Movimento. Nel primo pomeriggio un deputato Cinque stelle, più vicino a Di Maio che a Conte, commenta così lo stato delle cose, chiedendosi che fine faranno i gruppi parlamentari di fronte a diverse sfide e ad un atteggiamento del capo che è sempre più lontano, tanto che, rivela, non incontra i gruppi parlamentari dal giorno delle elezioni per il Quirinale. E’ solo una ventata di aria buona la decisone del Tribunale di Napoli di rigettare il ricorso contro lo Statuto, un sospiro di sollievo, ma le difficoltà restano, tanto che in molti si chiedono quale sia il vero obiettivo di Conte, arrivare forse ad una rottura con i gruppi e farsi un partito suo da presentare alle elezioni? Nel Pd qualcuno, ad esempio chi sta in Area riformista, quasi ci spera in una scissione, per portarsi dentro al campo largo l’area dei Cinque stelle più governista, quella che fa riferimento a Di Maio. L’annunciato referendum degli iscritti sul secondo mandato, ovvero se vietare o no la rielezione a chi ha fatto due mandati, non fa altro che aumentare il livello di discordia dentro ai gruppi. “Perché la decisione non l’ha presa direttamente lui? O sì o no”, si chiedono, “perché aspettare e poi magari stabilire deroghe per i ministri o chi ha alti incarichi?”. In questo clima, la prossima settimana ci sarà anche il voto sulle armi all’Ucraina e il rischio è una divisione netta del Movimento: al Senato i Cinque stelle potrebbero scrivere nella risoluzione e votare il no alle armi provocando una crepa nel governo, alla Camera dei deputati forse preferiscono glissare sul tema armi, la frattura sarebbe evidente. Le cose non vanno meglio dentro la Lega, Salvini rimanda a settembre la scelta di uscire o meno dal governo, diventerebbe a quel punto una mossa per farsi la campagna elettorale all’opposizione, per non lasciare tutto il campo a Giorgia Meloni. Nel frattempo la strategia è quella di rendere difficile il cammino del governo Draghi, si vede con la giustizia, dove i leghisti stanno chiedendo il voto segreto su alcuni emendamenti, ma alla fine la riforma passerà perché i numeri ci sono. Anche nella Lega la parte più governista, quella che fa riferimento a Giorgetti ad esempio, attende i risultati dei ballottaggi, ma l’insofferenza verso Salvini è ormai evidente .

 

I cambiamenti climatici e la problematica questione della siccità

La situazione della siccità “è in peggioramento”: “in alcuni territori non piove da 110 giorni” e in decine di Comuni di Piemonte e Lombardia “sono già in azione le autobotti per l’approvvigionamento di acqua. Lo ha detto Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità distrettuale del Fiume Po. Berselli ha inoltre confermato “che il razionamento dell’acqua in alcuni comuni è già in corso”. La richiesta era stata fatta la scorsa settimana. Utili-talia, in rappresentanza delle multiutility del servizio idrico integrato, che aveva chiesto ai sindaci di un centinaio di Comuni in Piemonte e di 25 in Lombardia (nella Bergamasca) sospensioni notturne dell’acqua, per aumentare i livelli dei serbatoi. Quanto stanno pesando i cambiamenti climatici su questa situazione? Ascoltiamo Daniele Cat Berro della società Meteorologica Italiana.


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR venerdì 09/06 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 09-06-2023

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 09/06/2023

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 09-06-2023

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 09/06/2023 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 09-06-2023

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 09/06/2023

    Psicoradio, la radio della mente Nasce nel 2006, frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Bologna e l’associazione Arte e Salute Onlus. Il progetto PSICORADIO è composto da due momenti intrecciati: un corso di formazione per operatori radiofonici rivolto a utenti dei servizi psichiatrici del dipartimento di salute mentale di Bologna e provincia, tenuto da professionisti della comunicazione guidati dalla direttrice della testata, prof. Cristina Lasagni (Università della Svizzera italiana). una testata radiofonica, Psicoradio, regolarmente registrata al tribunale di Bologna, che si occupa dei temi della salute mentale. I programmi di Psicoradio privilegiano i territori della psiche nei suoi incroci con il sociale e la cultura. Tutti gli argomenti – dalla cronaca all’arte – sono guardati da un punto di vista prevalentemente psicologico. Nelle trasmissioni si incrociano vari registri: poetici, informativi, ironici, scientifici, narrativi, autobiografici, assieme alle voci di chi la sofferenza psichica la sta attraversando. l corso di formazione per operatori radiofonici, articolato in tre anni, è tenuto da professionisti della comunicazione, della cultura, dell’arte, della psichiatria. Nel corso si apprendono i saperi classici del “fare radio”: quelli tecnici (registrazione, montaggio, regia); quelli giornalistici (l’intervista, l’inchiesta, ecc); quelli che servono per ideare e costruire una trasmissione, un palinsesto; e ciò che riguarda la programmazione musicale. Oltre ai contenuti prettamente comunicativi il corso aggiunge ambiti “psi”: per esempio, la psichiatria e la psicologia, nelle loro storie ed evoluzioni, ma anche terreni meno conosciuti ma oggi importanti come quelli dell’etnopsichiatria. Nei primi 5 anni di attività Psicoradio ha realizzato più di 220 trasmissioni nazionali, circa 20 trasmissioni per altre testate e 20 trasmissioni in diretta. Ha anche realizzato campagne di sensibilizzazione e comunicazione e convegni su temi cari alla redazione: nel 2008 la ricerca Follia scritta, sulle parole della salute mentale nella stampa nazionale, nel 2010 la campagna Basaglia piace solo in tv?, per la difesa della legge 180 e contro alcuni progetti di legge di modifica e nel 2011 Cronisti della mente, incontro delle radio che trattano la salute mentale.

    Psicoradio - 09-06-2023

  • PlayStop

    Gli speciali di venerdì 09/06/2023 - ore 20:59

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 09-06-2023

  • PlayStop

    Gli speciali di venerdì 09/06/2023 - ore 20:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 09-06-2023

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 09/06/2023

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci Data di nascita: 6 ottobre 2003 (magazine domenicale di un’ora dalle 11.30 alle 12.30) Ogni giorno Chawki Senouci e Martina Stefanoni scelgono alcuni fatti che ritengono interessanti da segnalare agli ascoltatori e li propongono sotto forma di racconto, rubriche, reportage, piccole storie, interviste, approfondimenti e analisi. Essendo Esteri un magazine radiofonico i modi per “comunicare “ sono i titoli, un breve notiziario e i servizi lunghi. Il tutto inframezzato dai cosiddetti “intrusi” (notizie telegrafiche) e da stacchi musicali.

    Esteri - 09-06-2023

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di venerdì 09/06/2023

    Quando le prime luci della sera… no, non è l’incipit di un romanzo. E’ l’orario in cui va in onda “Muoviti, muoviti” la trasmissione che vi accompagna nel rientro a casa dopo una giornata di lavoro, di studio o di semplice e puro fancazzismo (voluto o subito). Il racconto dei fatti principali della giornata, le piccole notizie che assurgono a tema di interesse generale, gli argomenti più dibattuti sui social, l’andamento del primo anno scolastico in presenza post-Covid, le elezioni (amministrative e del Presidente della Repubblica ma anche quelle dei consiglieri di condominio nel caso…), il presente e il futuro dell’atletica leggera dopo i successi di Tokyo. Tutto questo e molto altro lo trovate in “Muoviti muoviti” dalle 17.30 alle 19 dal lunedì al venerdì su Radio Popolare con Davide Facchini, Luca Gattuso e Marta Zambon.

    Muoviti muoviti - 09-06-2023

  • PlayStop

    Di tutto un boh di venerdì 09/06/2023

    l’Italia è una repubblica fondata sul sentito dire. Tra cliché e cose spiegate male, è un attimo perdersi un pezzo di notizia. Per quello Di tutto un boh mette a disposizione approfondimenti con i migliori esperti della galassia per capire il mondo. Un po’ meglio, almeno. In co-conduzione, a turno: Astrid Serughetti, Margherita Fruzza, Erica Casati, Gaia Grassi, Clarice Trombella, Zeina Ayache

    Di tutto un boh - 09-06-2023

  • PlayStop

    Jack Box di venerdì 09/06/2023

    Jack Box è lo scatolone musicale di Jack del venerdi, dal quale estraiamo i suoni che hanno caratterizzato la settimana, gli approfondimenti musicali del periodo, in un ora che suona tanto e in cui si parla poco. Dalle 15:30 alle 16:30, ogni venerdi.

    Jack Box - 09-06-2023

  • PlayStop

    Jack di venerdì 09/06/2023

    Per raccontare tutto quello che di interessante accade oggi nella musica e in ciò che la circonda. Anticipazioni e playlist sui canali social di Matteo Villaci.

    Jack - 09-06-2023

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 09/06/2023

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 16.00 alle 16.30. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 09-06-2023

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 09/06/2023

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 09-06-2023

  • PlayStop

    Cult di venerdì 09/06/2023

    Oggi a Cult: il Coro Diversa Vox apre la Festa di Radiopopolare e domenica arriva Elio De Capitani con "Frankenstein, il racconto del mostro"; un incontro per parlare di città e sostenibilità con Emilio Isgrò e Ivan Tesoldi; Giampaolo Simi parla del suo libro "Sarà assente l'autore" (ed. Sellerio); la rubrica di fumetti di Antonio Serra...

    Cult - 09-06-2023

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 09/06/2023

    Se non è febbre, quasi. 37 e 2 è la trasmissione dedicata ai temi dell’invalidità e della non autosufficienza. Dalle storie di vita reale ai suggerimenti su come sopravvivere nei meandri della burocrazia. Conducono Vittorio Agnoletto e Elena Mordiglia. In redazione, Cora Ranci.

    37 e 2 - 09-06-2023

Adesso in diretta