Approfondimenti

I problemi strutturali dell’Italia accentuati dalla pandemia, le novità sul Recovery Plan e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di domenica 18 aprile 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. L’Italia ha perso nel 2020 quasi 40 miliardi tra salari e stipendi, con un calo di oltre il 7% sul 2019, quattro volte la media europea. Il Recovery Plan a cui Draghi sta lavorando risente della presenza delle destre al governo e di un premier senza una visione politica. Ieri il generale Raul Castro ha tenuto il suo ultimo discorso da Segretario del Partito Comunista Cubano. Oggi inizia l’era di Miguel Diaz-Canel. Infine, i dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da COVID in Italia e il punto sulle vaccinazioni.

Meno coesione e più opere. Come è cambiato il Recovery Plan dopo l’arrivo di Draghi

(di Claudio Jampaglia)

Meno coesione e più opere. Nel Recovery Plan sul tavolo di Palazzo Chigi le vere sconfitte sarebbero le politiche per l’inclusione sociale – 5 miliardi. E in particolare sarebbero dimezzate quelle per il lavoro con la scomparsa del sostegno alle assunzioni di giovani e donne.
La coesione territoriale è dispersa e complessivamente ridotta, azzerata quella promossa dal basso. La salute rimarrebbe la cenerentola del piano – questo si sapeva già – ma Speranza avrebbe almeno mantenuto i suoi 7 miliardi per la medicina di territorio. [CONTINUA A LEGGERE]

La pandemia ha accentuato i problemi strutturali dell’Italia

(di Massimo Alberti)

L’Italia ha perso nel 2020 quasi 40 miliardi tra salari e stipendi, con un calo di oltre il 7% sul 2019, quattro volte la media europea, il dato peggiore tra i 27. Sono i dati pubblicati da Eurostat. Per avere un termine di paragone, nello stesso periodo in Francia il calo è stato di meno della metà, il 3,5%, in Germania meno dell’1%. Alla base di questo dato ci sono problemi strutturali dell’Italia che la pandemia ha accentuato, come l’assenza di un sistema efficace di ammortizzatori sociali.
I dati certificati da Eurostat sul crollo di ricchezza anche del lavoro dipendente erano stati anticipati a novembre da uno studio di due ricercatori dell’Ocse, che evidenziava come l’Italia non abbia un efficace sistema di protezione del reddito. La differenza con altri paesi sta proprio qui: alto tasso di precariato – circa un milione i posti di lavoro persi in un anno, secondo l’Istat, concentrati tra i contratti a termine – cassa integrazione e sussidi di disoccupazione che in Italia che in Italia sono molto più bassi che nei principali paesi europei, mancanza di un reddito universale.
Sono numeri che smentiscono buona parte della contrapposizione artificiosamente creata tra lavoro dipendente e autonomo ai tempi della pandemia, mettendo contro ultimi e penultimi, fino ad arrivare a proporre tasse di solidarietà sui lavoratori dipendenti per aiutare i piccoli imprenditori invece che una patrimoniale. E che rimettono l’attenzione sul problema strutturale dell’Italia, l’inefficacia dei sistemi di protezione del reddito e degli attuali ammortizzatori sociali. Ci sono un ceto medio fortemente impoverito, e un lavoro salariato impoverito, in un paese dove, dati ocse, il 20% più ricco detiene il 70% della ricchezza, in una forbice che si è allargata proprio durante l’anno di pandemia. E poi c’è un problema contingente: per ora il reddito di cittadinanza attualmente in vigore ha evitato guai peggiori, insieme al blocco dei licenziamenti. Il primo rischia di essere rivisto al ribasso, il secondo potrebbe terminare nei prossimi mesi. Che direzione prenderà la crisi sociale in Italia nei prossimi mesi, dipenderà anche da queste scelte.

“Riaperture? Popolazione stanca e scelte sanitarie sbagliate”: intervista a Lorenzo Zamponi

(di Massimo Alberti)

“Le riaperture? Popolazione stanca, ma ci arriviamo senza esserci attrezzati come hanno fatto altri paesi”. “Scelte sanitarie sbagliate sul piano sanitario e inique sul piano economico ci hanno portato ad accettare passivamente centinaia di morti”. Lorenzo Zamponi è ricercatore e Assistant Professor in Sociologia e Scienze Politiche alla Scuola Superiore Normale di Firenze. In questo articolo pubblicato su Jacobin Italia, “La guerra tra poveri nella pandemia diseguale”, analizza le diseguaglianze economiche e gli squilibri sociali creati dalla pandemia, di cui si è occupato in questi mesi.
In questo colloquio abbiamo parlato di alcuni temi, dall’unanimità politica attorno alle riaperture, e di come la popolazione sia arrivata ad accettare, come ineluttabile, un altissimo numero di vittime di COVID ogni giorno. [LEGGI L’INTERVISTA]

Cuba, finisce l’era dei Castro. Il primo discorso di Miguel Díaz-Canel

(di Alfredo Somoza)

Nella giornata di ieri i delegati all’ottavo congresso del Partito Comunista cubano hanno potuto rendere omaggio al vero traghettatore della rivoluzione dall’era Castro al presente, e soprattutto futuro modello di socialismo con mercato. Il generale Raul Castro, 89 anni, ha tenuto il suo ultimo discorso da Segretario del partito, ribadendo che resta però a disposizione finché sarà vivo, per difendere il suo paese e la rivoluzione. Oggi è stato invece il giorno del suo successore, l’ingegnere Miguel Diaz-Canel, nato un anno dopo l’entrata dei
Castro all’Avana nel 1959. Diaz-Canel ha introdotto nel suo discorso un elemento di novità, il modello economico cubano dovrà incorporare una dimensione ambientale: ha parlato di sviluppo sostenibile, un concetto molto lontano dai discorsi sentiti fin qui. E poi si è rivolto ai quadri e ai dirigenti del partito esaltando la capacità di ascolto, di tolleranza e di capacità di rimettersi in discussione, dicendo testualmente “perché qui nessuno ha la verità”. Una frase che potrebbe aprire nuovi scenari che però per ora restano fumosi. I tempi dell’unica rivoluzione socialista in terre americane sono sempre lenti e meditati e all’Avana si sta celebrando soltanto uno storico passaggio di consegne nel segno della continuità.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia e nel Mondo

Sono 12.694 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute. Ieri erano stati 15.370. Sono invece 251 le vittime in un giorno (ieri 310). Sono 230.116 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i test erano stati 331.734. Il tasso di positività è del 5,5% , in salita rispetto al 4,6% di ieri.
Sono 3.311 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per COVID-19 in Italia, in calo di 29 unità rispetto a ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 163, come ieri. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 23.648 persone, in calo di 452 rispetto a ieri.
Sono poco più dieci milioni e 700 mila gli italiani che sono stati vaccinati fino a oggi. Si tratta di circa il 18% del totale delle persone da vaccinare. Tra questi 10milioni e 700mila, poco meno di 4 milioni e mezzo di persone hanno ricevuto due dosi. Il totale delle dosi di vaccino inoculate è quindi superiore ai 15milioni ma le persone vaccinate sono meno di 11 milioni.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 01/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 01-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 01/07 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 01-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 01/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 01/07/2025 delle 19:46

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Music Revolution di martedì 01/07/2025

    Puntata nr 1 - 01 - Shawn Phillips: L Ballade 02 - Nick Drake: River Man 03 - Ray Lamontagne: Be Here Now 04 - Paul McCartney: The Back Seat of My Car 05 - Beach Boys: Surf’s Up 06 - Keith Moon: Don’t Worry Baby 07 - David McWilliams: The Days of Pearly Spencer 08 - Anna B Savage: Lighthouse 09 - Soulsavers: Through My Sails 10 - Souad Massi: Mirage 11 - Bill Frisell: Shutter, Dream 12 - Erich Leisdorf: Coro a Bocca Chiusa 13 - Robert Downey Jr: Smile 14 - Franco Battiato: Se Mai 15 - Tommy Peltier ft Judee Sill: Pocket-Socket 16 - Gentle Giant: Pantagruel’s Nativity 17 - Rufus Wainwright: Waiting for a Dream 18 - Verve: Lucky Man

    Music Revolution - 01-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 01/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 01-07-2025

  • PlayStop

    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

    Clip - 01-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 01-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma in ferie di martedì 01/07/2025

    quando le piante dei nostri balconi tirano un sospiro di sollievo, perché finalmente qualcuno che la sa lunga ci spiega come e quando bagnarle, come trattarle, reinvasarle, esporle al sole. Ospite della puntata Ambra Pagliari (pianteinveranda su Instagram). A seguire microfono aperto con tutti gli scempi da pollice nero di cui siete e siamo capaci. Con Vittoria Davalli e Alessandro Diegoli

    Poveri ma belli - 01-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di martedì 01/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 01-07-2025

  • PlayStop

    Addio all’architetto Francesco Borella

    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristiana, Giacomo e Sebastiano Borella.

    Clip - 01-07-2025

  • PlayStop

    Dodici Pollici del 1/7/25 - Enrico Gabrielli

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

    A tempo di parola - 01-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di martedì 01/07/2025 delle 14:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 01-07-2025

  • PlayStop

    L'informazione al tempo del nuovo (dis)ordine mondiale - 01/07/2025

    Con Andrea Fabozzi (direttore del Manifesto), Luciano Fontana (direttore del Corriere della Sera) e Agnese Pini (direttrice di Quotidiano Nazionale). Coordina Lorenza Ghidini (direttrice di Radio Popolare).

    All you need is pop 2025 - 01-07-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 01/07/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 01-07-2025

Adesso in diretta