Approfondimenti

Non esistono più capitali morali

Bisogna andare a vedere i grattacieli.

E’ tra la stazione Centrale e la stazione di Porta Garibaldi che si colgono in modo quasi fisico analogie e differenze tra la Milano che fu capitale morale nel dopoguerra e la Milano di oggi, tornata a essere definita “capitale morale” dal Presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone.

La nuova icona di Milano sono le torri di Porta Nuova. Hanno vinto prestigiosi premi internazionali di architettura e design. Anche negli anni ’50 e ’60 era così: il grattacielo Pirelli dominava lo skyline del centro direzionale.

L’analogia finisce qui, esattamente dove iniziano le differenze. Allora in quegli edifici si concentravano le stanze dei bottoni delle grandi aziende manifatturiere. Oggi i grattacieli sono le sedi di banche e assicurazioni. La finanza ha sostituito la produzione materiale fordista: espressione plastica della distanza tra le due epoche.

Il tessuto della città è profondamente mutato e non lo si può ignorare nel domandarsi se Milano sia davvero tornata a essere una capitale morale. L’appellativo di capitale morale, riferito a Milano, non è nuovo e risale alla fine dell’800, quando la rivalità con Roma era già forte.

E’ nella seconda metà del ‘900 che Milano si impone come la capitale morale del Paese. Sono gli anni della grande crescita, dopo la guerra e la ricostruzione, e Milano è il cuore dello sviluppo economico e culturale in Italia.

Oggi siamo molto lontani da una prospettiva simile anche se qualche segnale di ripresa si coglie, dopo gli anni bui di Tangentopoli e della trasformazione economica che ha fatto perdere a Milano la rete di grandi imprese che ne erano il nerbo.

La trasformazione è stata molto più profonda, ha plasmato la cultura della città. Un’altra metafora è quella degli intellettuali spodestati dagli stilisti; l’industria dell’editoria sostituita da quella della moda. Oppure, si potrebbe continuare, i centri commerciali di lusso là dove c’erano i teatri.

Expo 2015 è stata considerata un’occasione di rilancio. 21 milioni di visitatori. Fiumi di denaro spesi per una manifestazione che ha tentato di dare slancio all’immagine del Paese nel mondo. Milano ci ha guadagnato, in termini di prestigio, turismo e opere pubbliche.

Ma Expo ha significato anche corruzione, inchieste della magistratura che hanno svelato come i vecchi meccanismi di Tangentopoli, persino gli stessi personaggi di allora, non siano mai stati sconfitti.

Radio Popolare ha coinvolto nella discussione intellettuali e artisti.

“Cantone, con il suo lavoro a Expo, ha colto segnali che per altri è difficile cogliere” ci dice Giorgio Galli, storico dei movimenti politici.“Ma la sua è un’inezione di ottimismo forse non del tutto giustificata” aggiunge. Secondo Galli, il modello politico milanese di Pisapia non ha avuto la forza di diventare un paradigma a livello nazionale.

Giorgio Galli

Cantone, in realtà, più che lodare Milano ha attaccato Roma, alle prese con le infiltrazioni della criminalità e priva di un progetto, in profonda crisi politica. Una crisi di cui il “caso Marino” è solo un sintomo. Lo conferma Giuseppe Berta, storico dell’economia all’Università Bocconi.“Milano – afferma – ha avuto sussulti negli ultimi mesi, ma sono stati enfatizzati. Penso alla manifestazione indetta da Pisapia il 2 maggio scorso in risposta alle devastazioni dei black block il giorno prima”.

Berta non vede una gara tra poteri politici e tra soggetti in grado di fare di Milano di nuovo il cuore dello sviluppo, come negli anni ’50.

Giuseppe Berta

Milano era la capitale del lavoro nell’Italia fordista. Questo comportava anche una etica della cittadinanza. Una sostanziale differenza con l’epoca attuale secondo Giovanni Bianchi, ex presidente delle Acli, dossettiano.

Giovanni Bianchi

Per concludere Elio di Elio e le Storie Tese. Milano ha perso la sua anima, sostiene il musicista. Un capitolo del film “Milano 2015” è stato firmato da lui e narra la sparizione dei luoghi fisici che erano il simbolo della capitale morale. A cominciare dai teatri.

Elio

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 14/11 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 14-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 14/11 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 14-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 14/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 14-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 14/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 14-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musica leggerissima di venerdì 14/11/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 14-11-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 14/11/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 14-11-2025

  • PlayStop

    Cult di venerdì 14/11/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 14-11-2025

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 14/11/2025

    La Conferenza Nazionale sulle Droghe e la contro-Conferenza. L'ospedale di Menaggio e i progetti che vedono l’ingresso dei privati nella gestione. Un medico che conosce molto bene la Cisgiordania. Aggiornamenti su Uonpia di viale Tibaldi e convenzione Asst Lecco e clinica San Martino di Malgrate.

    37 e 2 - 14-11-2025

  • PlayStop

    BEN MACHELL - CACCIATORI DI TENEBRE

    BEN MACHELL - CACCIATORI DI TENEBRE - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 14-11-2025

  • PlayStop

    BRUTTO CLIMA, TRA COOP 30 BRUXELLES E CORTEI

    Interessa ancora l’emergenza climatica? Sembra di no. In Brasile, la Coop 30 rischia di sancire la rinuncia agli obiettivi climatici fissati 10 anni fa a Parigi; a Bruxelles, l’alleanza Popolari/destra ha smontato un altro tassello del Green Deal; in Italia lo sciopero globale per il clima dei Fridays for Future porta in piazza numeri decisamente inferiori rispetto agli anni scorsi. Vittoria delle lobby, delle destre e dei benaltrismi di sinistra. Ospiti: Sara Milanese, redazione di RP; Alice Franchi, FfF; Stefano Ciafani, Presidente Legambiente; i nostri inviati dai cortei di Milano e Roma. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 14-11-2025

  • PlayStop

    Giustizia. "È una legge contro i magistrati e contro l’autonomia e l’indipendenza della magistratura"

    Pubblica ha ospitato Nino Di Matteo, sostituto procuratore alla Direzione nazionale antimafia. La giustizia che verrà: veloce contro gli ultimi e con le armi spuntate verso la criminalità dei colletti bianchi. «La separazione delle carriere dei magistrati - sostiene il giudice Di Matteo - è un pericolo per i cittadini». La legge costituzionale Meloni-Nordio, ci ha raccontato Di Matteo, vuole colpire l’indipendenza e l’autonomia della magistratura. Non solo. La “riforma” Meloni-Nordio è inserita in un contesto di nuove norme (dall’abrogazione dell’abuso d’ufficio alla limitazione delle intercettazioni, alla sterilizzazione del traffico di influenze) che rappresentano una sorta di scudo di protezione dei potenti. Quindi, con la perdita di autonomia e indipendenza della magistratura (soprattutto nei riguardi del pubblico ministero); con una legislazione ordinaria orientata alle esigenze di polizia, l’eventuale vittoria dei SI alle nuove norme sposterebbe l’equilibrio dei poteri verso l’esecutivo. Mentre il varo del premierato finirebbe per sanzionare una vera e propria concentrazione di potere in capo al governo. L’intervista a Nino Di Matteo è di Raffaele Liguori

    Clip - 14-11-2025

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di venerdì 14/11/2025

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 14-11-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 14/11/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 14-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 14/11/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 14-11-2025

Adesso in diretta