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“Noi esistiamo, noi resistiamo”

“Abbiamo affrontato un ostacolo dopo l’altro, abbiamo subito offese, violenze e sconfitte, ma non è finita. Noi esistiamo, noi resistiamo, noi ci alziamo, a testa alta”. A parlare è David Archambault II, capo di Standing Rock Sioux Tribe: è lui ad aver guidato la manifestazione, con migliaia di nativi, che ha raggiunto la Casa Bianca.Una protesta contro Donald Trump che ha deciso di far proseguire la costruzione dell’ oledotto Dakota Access-Dapl.

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 In marcia verso la Casa Bianca

 

David Archambault II, consapevole di avere davanti un avversario, Trump, che non darà tregua ai nativi, ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla marcia alla Casa Bianca:Permettetemi di cominciare da voi tutti ringraziando per il viaggio, per essere qui. So che molti di voi hanno fatto grandi sacrifici per recarsi sia a Standing Rock e ora a Washington DC, e lasciate che vi dica che senza ognuno di questi vostri singoli sacrifici, non avremmo fatto tutto ciò.  Continueremo la lotta, chiediamo i nostri diritti e di essere trattati con rispetto”.

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A pugno chiuso verso la Casa Bianca

 

Trump aveva autorizzato la conclusione dei lavori dell’oleodotto contro il quale resistono da mesi i nativi, sotto i colpi della repressione della polizia e delle guardie private, con oltre 200 arresti e numerose violenze. L’ultimo tratto dell’oleodotto, di alcuni chilometri, attraversa i terreni sacri per la nazione Lakota, le vaste pianure all’interno della riserva indiana di Standing Rock, quella in cui fu ucciso Toro Seduto. Ma soprattutto le tubature – che avranno una capacità massima di 550mila barili di greggio al giorno – passeranno sotto il fiume Missouri e le acque del lago Oahe, con il rischio reale di una contaminazione delle falde acquifere.

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Il corteo che ha raggiunto la Casa Bianca

 

Ora la battaglia si sposta di nuovo a Standing Rock. I nativi americani della riserva sono sostenuti da organizzazioni ambientaliste, nazionali e internazionali, che da settimane stanno premendo sulle banche (tra cui l’italiana Intesa-San Paolo ) affinché ritirino i finanziamenti a un progetto che viola i diritti, i trattati, i territori sacri dei nativi, con gravi rischi per l’ambiente.

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“Se dobbiamo morire, lo faremo difendendo i nostri diritti”

  • Autore articolo
    Piero Bosio
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    News della notte - 01-07-2025

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    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

    Clip - 01-07-2025

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    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 01-07-2025

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    Poveri ma in ferie di martedì 01/07/2025

    quando le piante dei nostri balconi tirano un sospiro di sollievo, perché finalmente qualcuno che la sa lunga ci spiega come e quando bagnarle, come trattarle, reinvasarle, esporle al sole. Ospite della puntata Ambra Pagliari (pianteinveranda su Instagram). A seguire microfono aperto con tutti gli scempi da pollice nero di cui siete e siamo capaci. Con Vittoria Davalli e Alessandro Diegoli

    Poveri ma belli - 01-07-2025

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    Almendra di martedì 01/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 01-07-2025

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    Addio all’architetto Francesco Borella

    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristiana, Giacomo e Sebastiano Borella.

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    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

    A tempo di parola - 01-07-2025

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    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 01-07-2025

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    Con Andrea Fabozzi (direttore del Manifesto), Luciano Fontana (direttore del Corriere della Sera) e Agnese Pini (direttrice di Quotidiano Nazionale). Coordina Lorenza Ghidini (direttrice di Radio Popolare).

    All you need is pop 2025 - 01-07-2025

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