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Dal primo aprile al via le richieste di sostegno all’INPS

Conferenza stampa Conte Gualtieri

Dal primo di aprile sarà possibile fare richiesta tramite portale Inps di alcune delle misure di sostegno previste dal decreto Cura Italia. Si tratta delle prestazioni rivolte direttamente a cittadini e famiglie: a differenza che per altri provvedimenti, come la cassa integrazione, saranno i singoli potenziali beneficiari a dover attivare la richiesta. Non ci sarà un click day, specifica l’istituto, nel senso che le domande saranno acquisite tutte in ordine di presentazione: ma le risorse non sono infinite, quindi non è detto che tutte le richieste potranno essere immediatamente soddisfatte.

Le prestazioni di cui si potrà fare richiesta, a meno di imprevisti, a partire dal 1 aprile sul sito dell’Inps sono il bonus da 600 euro per il sostegno al reddito degli autonomi, il bonus per il pagamento di servizi di baby sitter, il congedo parentale straordinario.

Il bonus da 600 euro è rivolto a lavoratori autonomi, liberi professionisti con partita Iva, collaboratori coordinati e continuativi in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri, stagionali del turismo e lavoratori dello spettacolo. Per accedere al beneficio è necessario non essere titolari di pensione o di reddito di cittadinanza. Per i lavoratori agricoli c’è anche un altro requisito, avere lavorato almeno 50 giornate nel 2019. Per quelli dello spettacolo il minimo di giornate lavorate è 30, ma c’è una soglia di reddito. Per i lavoratori del turismo è necessario dimostrare di avere cessato un rapporto di lavoro tra il 1 gennaio e il 17 marzo.

Il congedo parentale straordinario è rivolto a tutti i lavoratori dipendenti: privati, iscritti alla gestione separata e pubblici. Solo le prime due categorie devono fare richiesta all’Inps, mentre i dipendenti pubblici devono comunicare l’astensione direttamente al datore di lavoro. Il congedo è accordato a un genitore per nucleo familiare: è pagato al 50% per chi ha figli minori di dodici anni o con grave handicap, mentre è senza indennità per chi ha figli tra i 12 e i 16 anni. Il beneficio riguarda anche i figli adottivi. Chi sta già fruendo di un congedo parentale non deve fare nulla: sarà l’Inps a convertire la prestazione ordinaria in quella straordinaria. Gli altri devono fare richiesta sul sito: si accettano domande retroattive, a decorrere dal 5 marzo scorso. Non può chiedere il beneficio un nucleo familiare che abbia un genitore non lavoratore, disoccupato o percettore di reddito di cittadinanza. La misura è inoltre alternativa al bonus baby sitter.

Il bonus baby sitter è rivolto a dipendenti privati, iscritti alla gestione separata, autonomi e dipendenti pubblici. Costa di un massimo di 600 euro per il mese di marzo, indipendentemente dal numero di figli, tranne che per alcune categorie di lavoratori che avranno fino a 1000 euro: sono medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico, operatori di radiologia, operatori sociosanitari, personale dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Gli importi saranno erogati attraverso il libretto famiglia: chi non l’avesse già fatto deve registrarsi come utilizzatore del libretto sul sito inps e dire alla baby sitter di registrarsi a sua volta come prestatore d’opera sulla piattaforma.

Tutte le prestazioni devono essere richieste tramite il sito dell’Inps, utilizzando il proprio codice pin dispositivo. Per chi non l’avesse è stata predisposta una procedura semplificata per l’attribuzione del codice.

 

 

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