Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Mercoledì 16 dicembre 2020

vaccino COVID prezzi Oxfam

Il racconto della giornata di mercoledì 16 dicembre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia mentre la decisione sulle nuove restrizioni per Natale tarda ancora ad arrivare. Intanto, però, sembra tutto pronto per la somministrazione delle prime dosi di vaccino anti-COVID non appena arriverà il via libera dell’EMA. In Francia è quasi tutto pronto per la campagna di vaccinazione contro il COVID-19, mentre oggi in Gran Bretagna i giudici della Southwark Court hanno messo nero su bianco che lo smog contribuì alla morte di una bambina di Lewisham. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

I dati dell’epidemia in Italia. I nuovi casi accertati sono circa 17mila e 500, con un tasso di positività in calo rispetto ai giorni scorsi: si è infatti rivelato positivo l’8,8% dei tamponi effettuati. Ancora alto il numero di decessi, 680 quelli registrati nelle ultime 24 ore. Prosegue il calo di ricoveri e terapie intensive.

Slitta ancora l’annuncio sulle restrizioni per Natale

(di Anna Bredice)

Tutto rinviato a domani. La decisione sulle restrizioni per Natale slitta forse a domani sera, quando invece tutti, sia esponenti delle istituzioni, come il presidente della Camera, sia maggioranza che opposizione chiedono che qualsiasi sia la scelta del governo, venga annunciata in tempi rapidi, per non continuare in un clima di incertezza. Il problema è che non c’è una condivisione intorno ad una linea di estremo rigore, come hanno chiesto il ministro Speranza, il Pd e Leu. il Pd infatti condivide la scelta di una stretta, di un lockdown, ma Conte sarebbe incerto sulla linea da tenere e sulle conseguenze sia sul piano economico, con negozi e ristoranti chiusi, che sul malcontento che potrebbe generare il divieto di incontrarsi tra famiglie il giorno di Natale. Questa mattina erano filtrate voci di un possibile lockdown continuo dal 24 dicembre al 7 gennaio che aveva causato tra i presidenti delle regioni opinioni positive ed altre invece contrarie. Tutte le regioni del centrodestra hanno incontrato Salvini in videoconferenza uscendo con una posizione unitaria: rimborsi immediati per le attività che dovranno chiudere nella settimana di festa, tenere aperti i negozi il prossimo week end, il 19 e 20, e consentire alle famiglie di potersi incontrare il giorno di Natale. Riuscire a garantire gli acquisti natalizi fino al 20, permettere a chi si è organizzato di partire il 19, prima della chiusura prevista nell’ultima Dpcm, e poi vedersi nel giorno di Natale, sono questioni rilevanti e in ogni caso, in un modo o in un altro, rischiano di scontentare milioni di persone. Ma dall’altra parte c’è il ministro della Sanità e il CTS, con i dati dei contagi, ma soprattutto dei morti, che chiedono le maggiori restrizioni possibili. Domani pomeriggio sono previsti gli ultimi incontri con regioni e enti locali, e dopo, forse in serata, verrà presa la decisione.

Tutto pronto anche in Italia per i vaccini anti-COVID?

(di Diana Santini)

La prima fornitura per l’Italia sarà di un milione e 900mila dosi: saranno iniettate, forse già alla fine di dicembre, più probabilmente all’inizio di gennaio, al personale medico e agli infermieri nonché a ospiti e personale delle RSA. Sarà la stessa Pfizer a consegnarli in 291 luoghi attrezzati con frigoriferi a meno 80 gradi e sarà poi l’esercito a recapitarli a ospedali e RSA.
La seconda fornitura, da due milioni e mezzo di dosi, servirà per il richiamo a distanza di tre settimane e per iniziare a vaccinare le fasce più fragili della popolazione, negli auspici a fine gennaio. Questa prima fase sarà interamente in capo alle regioni, che distribuiranno i vaccini attraverso i propri centri vaccinali e con la medicina territoriale. Solo dopo, nella seconda fase, entreranno in funzione i gazebo con la primula per vaccinare tutta la popolazione, in linea di principio seguendo un ordine di fragilità decrescente e cercando di intercettare prima il personale dei settori strategici (come scuola, forze di polizia e trasporti). Ma di fatto questa seconda fase è ancora tutta da scrivere. Il piano prevede che a ogni regione sia distribuito da principio il 90% del fabbisogno comunicato, questo perché si immagina che non tutti gli operatori sanitari si vaccineranno o si vaccineranno subito. La regione che riceverà più dosi nella prima fase sarà la Lombardia, seguita da Emilia Romagna e Lazio. La Campania lamenta di averne avuti pochi in rapporto alla popolazione, ma di fatto non è mai stato questo il criterio.
Prima della fine dell’anno ci sarà poi una giornata simbolica, battezzata V day, in cui contemporaneamente cittadini di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera riceveranno le prime dosi di vaccino. Come a dire, si comincia.

Quando riapriranno le scuole in Italia?

Veniamo alla scuola perché c’è preoccupazione tra i sindacati sulla riapertura il 7 gennaio che non appare per nulla scontata. Il nodo principale resta quello dei trasporti. “Si sta lavorando anche in queste ore insieme alle Regioni, da un lato per i trasporti, dall’altro lato per tamponi e test rapidi” ha dichiarato oggi la ministra dell’Istruzione Azzolina. Per la Cgil “la verità è che siamo di fronte all’ennesimo fallimento del sistema Paese sulla scuola”.
Ma dunque la scuola, superiori e ultimo anno delle medie, riprenderà o meno il 7 gennaio? Lo abbiamo chiesto Maddalena Gissi segretaria della Cisl Scuola:


 

UK, sentenza storica: lo smog contribuì alla morte di una bambina

(di Alessandro Principe)

Storico verdetto in Gran Bretagna: lo smog contribuì alla morte di una bambina. È la prima volta nel Regno Unito – e non solo – che l’inquinamento dell’aria viene inserito tra le cause di morte in una sentenza.
Il sobborgo di Lewisham, si trova ai margini sud-orientali di Londra. Ella viveva lì, con i genitori e due fratelli. Fin da piccola la sua salute era stata precaria. Soffriva di asma e più di una volta era stata portata al pronto soccorso per crisi respiratorie acute. Le corse all’ospedale si erano fatte via via più frequenti. A nove anni – era il 2013 – Ella morì, uccisa dall’ultimo violento attacco. La sua morte inizialmente era stata attribuita solo alla sua malattia. Ma la famiglia contestava quella versione, non capiva come fosse possibile che Ella non fosse stata salvata. Oggi la sentenza: Ella è stata uccisa, certo, dalla malattia ma anche dallo smog che aveva continuato a respirare. L’inquinamento ambientale – hanno sancito i giudici della Southwark Court – diede un tragico “contributo materiale” concreto. In base a una perizia del professor Stephen Holgate, medico legale, la vita di Ella rimase per mesi “sull’orlo del baratro” prima dell’attacco fatale. Il magistrato Philip Barlow, ha dichiarato: “Sono giunto alla conclusione che Ella morì di asma”, ma che a questo esito “contribuì un’esposizione eccessiva all’inquinamento dell’aria”. Fra le cause del decesso, il coroner elenca quindi formalmente, numerandole, “uno scompenso respiratorio acuto; una forma severa di asma; l”esposizione all’inquinamento”. La madre della bambina, Rosamund, e i suoi due fratelli hanno assistito alla lettura del verdetto. Commentando la conclusione del procedimento, gli avvocati della famiglia hanno affermato che l’inserimento nel certificato di morte dell’inquinamento ambientale come concausa del decesso sia senza precedenti nella storia della giustizia britannica, “e forse mondiale”: un precedente – hanno detto – destinato a fare giurisprudenza nel diritto anglosassone.

La Francia presenta il Piano Vaccini: 3 le fasi previste

(di Luisa Nannipieri)

La Francia potrebbe iniziare la campagna di vaccinazione contro il COVID-19 tra Natale e Capodanno. Lo ha annunciato il primo ministro Jean Castex che oggi ha presentato ai deputati la strategia sanitaria del governo. Sono i tempi tecnici perché Bruxelles dia l’ok alla commercializzazione del vaccino Pfizer e l’autorità francese del farmaco certifichi che ci sono le condizioni per somministrarlo. Cioè che effettivamente le dosi siano disponibili, trasportabili e che rispondano alle norme di sicurezza.
Parigi ha previsto una campagna in tre fasi: su consiglio dell’Alta Autorità della Salute, si comincerà con un milione di anziani che vivono nelle case di riposo. Concentrandosi sulle popolazioni fragili che vivono in comunità, in luoghi dove è più facile organizzare concretamente le vaccinazioni. [CONTINUA A LEGGERE]

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 01/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 01-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 01/07 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 01-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 01/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 01/07/2025 delle 19:46

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

    Clip - 01-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 01-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma in ferie di martedì 01/07/2025

    quando le piante dei nostri balconi tirano un sospiro di sollievo, perché finalmente qualcuno che la sa lunga ci spiega come e quando bagnarle, come trattarle, reinvasarle, esporle al sole. Ospite della puntata Ambra Pagliari (pianteinveranda su Instagram). A seguire microfono aperto con tutti gli scempi da pollice nero di cui siete e siamo capaci. Con Vittoria Davalli e Alessandro Diegoli

    Poveri ma belli - 01-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di martedì 01/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 01-07-2025

  • PlayStop

    Addio all’architetto Francesco Borella

    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristiana, Giacomo e Sebastiano Borella.

    Clip - 01-07-2025

  • PlayStop

    Dodici Pollici del 1/7/25 - Enrico Gabrielli

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

    A tempo di parola - 01-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di martedì 01/07/2025 delle 14:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 01-07-2025

  • PlayStop

    L'informazione al tempo del nuovo (dis)ordine mondiale - 01/07/2025

    Con Andrea Fabozzi (direttore del Manifesto), Luciano Fontana (direttore del Corriere della Sera) e Agnese Pini (direttrice di Quotidiano Nazionale). Coordina Lorenza Ghidini (direttrice di Radio Popolare).

    All you need is pop 2025 - 01-07-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 01/07/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 01-07-2025

Adesso in diretta