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Che cosa è successo oggi? – Domenica 5 aprile 2020

ordinanza regione Lombardia

Il racconto della giornata di domenica 5 aprile 2020, attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dal commento del virologo Fabrizio Pregliasco sull’epidemia da coronavirus COVID-19 in Italia agli errori della Lega in questa prima fase di emergenza, col leader Matteo Salvini incapace di dettare l’agenda. Polemiche in Lombardia dopo l’ordinanza di Attilio Fontana che introduce l’obbligo di indossare le mascherine all’esterno in tutta la Regione, mentre la Toscana si prepara a fare altrettanto ma con criterio e garantendo accesso gratuito alle mascherine a tutti i cittadini. Gli aggiornamenti sulla situazione in Spagna e il discorso della Regina Elisabetta ai cittadini inglesi. Infine i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

COVID-19, il virologo Fabrizio Pregliasco commenta i dati dell’epidemia diffusi oggi

Partiamo dai numeri di oggi forniti come sempre dalla Protezione Civile, che sono numeri incoraggianti. Tanto da far dire al professor Brusaferro dell’Istituto Superiore di Sanità che “la curva è in discesa” e che “se questi dati si confermeranno dovremo cominciare a pensare alla fase 2”.
I nuovi contagiati sono 4.316, circa 500 meno di ieri. I morti sono 525, è il numero più basso da quasi due settimane a questa parte. Il numero dei letti occupati nelle terapie intensive è sceso di 17 unità, e i ricoverati in totale sono meno 61.

Commentiamo questi dati con il virologo Fabrizio Pregliasco:

Anche in Lombardia i dati di oggi vengono considerati confortanti, così ha detto l’assessore alla salute Gallera. Con 8.107 tamponi fatti, i positivi al virus sono 1.337. I morti sono 249, quasi 100 meno del giorno prima, in terapia intensiva i posti letto occupati sono 9 in meno. Il numero dei nuovi ricoverati si è quasi fermato. Di tutte le province lombarde, i meno buoni sono quelli di Milano: 411 nuovi positivi di cui 171 in città.

Oggi il presidente del Consiglio Conte ha rilasciato un’intervista alla rete americana NBC spiegando l’approccio italiano all’emergenza Coronavirus. Ha detto tra l’altro che la strada intrapresa è quella giusta ma non si può dire quando finirà il lockdown.
Ieri c’è stato il record di contravvenzioni per spostamenti non autorizzati: sono state multate più di 9.000 persone. I controlli verranno rafforzati soprattutto il prossimo fine settimana in vista della Pasqua.

Gli errori della Lega in questa fase di emergenza

(di Michele Migone)

Seppur sia ancora prima nei sondaggi, la Lega ha subito un’erosione del consenso e il suo leader Matteo Salvini non appare in grande forma. In fondo, potrebbe avere gioco facile nell’attaccare Conte, ma non riesce ad essere efficace. Quando spara, lo fa a salve. Da due settimane a questa parte, Salvini si è fatto notare solo per aver chiesto lo stop alle tasse, per aver pregato in TV con Barbara D’Urso e per aver chiesto la riapertura delle chiese per la Pasqua, una scelta che provocherebbe più contagi.
C’è però una cosa per cui Salvini non avrebbe voluto essere notato e che invece è venuta allo scoperto. L’emendamento al decreto Cura Italia con cui la Lega vorrebbe creare uno scudo penale per i dirigenti di Asl, ospedali e case di riposo che stanno gestendo la crisi. In realtà, Salvini ha promesso di ritirarlo, ed è anche vero che anche i partiti di governo non sarebbero del tutto contrari, ma per i leghisti questa soluzione avrebbe un significato particolare. Dopo gli anni di CL, oggi la sanità lombarda è per lo più nelle mani della Lega, che ha nominato la maggior parte dei dirigenti. Si vuole salvare loro, ma soprattutto si vuole salvare Attilio Fontana. La sua disastrosa gestione dell’epidemia è sotto gli occhi di tutti ed è ormai apertamente contestato.
L’opposizione in Regione vorrebbe una commissione d’inchiesta su tutti gli errori fatti: le mancate zone rosse, le stragi nelle case di riposo, il rifiuto di fare tamponi, gli ospedali trasformati in lazzaretti. Matteo Salvini sa bene quali sono le responsabilità dei suoi uomini. Per questo appare confuso, incapace di dettare l’agenda, sviare l’attenzione. Non riesce neppure a nascondere il Disastro Lombardia. Il virus richiede capacità di governo, non slogan.

Polemiche sull’obbligo di indossare le mascherine in Lombardia

Oggi è stato il primo giorno in Lombardia con l’obbligo di uscire con le mascherine, o sciarpe o foulard a coprire naso e bocca. Un obbligo deciso dal presidente della Regione Attilio Fontana che ha firmato un’ordinanza valida a partire da oggi fino al 13 aprile. Una decisione che ha suscitato polemiche, sia per la possibilità di usare mezzi non adeguati, come le sciarpe appunto, ma soprattutto per la difficoltà di reperimento delle mascherine. Carmela Rozza è consigliera regionale lombarda del Partito democratico…

Intanto dopo la Lombardia, anche la Toscana metterà l’obbligo di uscita con mascherina. Lo ha annunciato il presidente della Regione Enrico Rossi, specificando però che la sua ordinanza avrà valore nei comuni toscani a partire dalla data in cui verrà comunicato dal singolo comune di aver consegnato le mascherine ai propri cittadini, date gratuitamente dalla Regione alle amministrazioni comunali. Al momento la Regione Toscana ha circa 10 milioni di mascherine, quasi tre a abitante, e ne sono state ordinate altrettante che verranno consegnate nei prossimi giorni.

Migliora la situazione in Spagna e si pensa già alla fase 2

(di Giulio Maria Piantadosi)

La Spagna inizia a vedere la luce in fondo al tunnel. Per la prima volta in una settimana è sceso il numero dei morti sotto gli 800 in cinque giorni: 647 morti in 24 ore. Calano anche i ricoveri e i malati in terapia intensiva.
Il premier Pedro Sánchez ha già annunciato la terza proroga della quarantena fino al 26 aprile, ma ha aggiunto che ce ne vorranno altre.
Mercoledì ci sarà il voto in Parlamento e solo i populisti di Vox voteranno contro. Intanto a Madrid si lavora già a un piano per il dopo emergenza. Il governo studia la maniera di isolare i contagiati asintomatici in hotel o impianti sportive dopo una campagna di test di massa per individuare i portatori dal virus.
L’uso delle mascherine sarà obbligatorio, ma solo quando la Spagna avrà la capacità di produrne a sufficienza per tutti, ha precisato il ministro della sanità Salvador Illa.

UK, il discorso della Regine Elisabetta ai cittadini

(di Lorenza Ghidini)

Questa sera la regina Elisabetta parlerà ai cittadini britannici con un messaggio alla tv. Un evento che ha avuto pochissimi precedenti nei suoi lunghi anni di regno, come la Guerra in Iraq o la morte di Diana.
La Regina parlerà intorno alle 21.00 ora italiana, ma i media britannici hanno diffuso alcune anticipazioni, perché si tratta di un messaggio registrato: Elisabetta evocherà lo spirito della Seconda Guerra mondiale e l’eroica resistenza della Gran Bretagna al Nazismo.
Spero – dirà ancora Elisabetta II – che negli anni a venire tutti possano essere orgogliosi di come hanno risposto a questa sfida”, in modo che “coloro che verranno dopo di noi diranno che i britannici di questa generazione erano forti come tutti gli altri“.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

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    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

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    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

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