Il blog dell'armadillo

Uovo perfetto, si chiama così

È la scommessa che il giovane Giulio Apollonio con tre amici ha fatto  per creare un allevamento di galline ovaiole sostenibile economicamente,  ma ecologico e etico.

Si trova a Cutrofiano, in provincia di Lecce, ed è il primo Parco di galline ovaiole liberate dagli allevamenti intensivi in Italia.

Come funziona? Giulio ha comprato galline che, per gli allevamenti, sono arrivate a fine vita, cioè non producono più un uovo al giorno come l’infernale meccanismo richiede. Parliamo di circa 18 mesi. Le ha comprate a 2 euro l’una (quelle “nuove” costano 5 euro) e ha iniziato a curarsene.

Giulio ha dovuto, e non smette, studiare molto perché praticamente non esiste una letteratura che studia la gallina da un punto di vista etologico e non finalizzato all’utilità per l’uomo, che sia per la carne o per le uova.

In 3 anni ha già sperimentato 5 tipi di casette per le sue ospiti che, in natura, si riparerebbero negli anfratti che trovano, ma non solo, ogni volta che arriva un “carico” quelle che non muoiono bisogna accompagnarle a una lenta “rieducazione” alla naturalità perché sono estremamente delicate e “programmate” a una vita asettica, con cibo standard e acqua in purezza. Ma Giulio ci crede e continua. In questo momento a Uovo perfetto ci sono 6000 galline che vivono felicemente nel parco di 25000 metri quadrati. Fanno uova se e quando vogliono.

Giulio le vende, le uova,  spedendole anche in tutta Italia. Attualmente sono circa 400 uova al giorno. E la scommessa di vedere galline felici e che arriveranno a morte naturale continua.

Ringrazio Sabrina Giannini che nel corso della puntata speciale di “Indovina chi viene a cena” mi ha fatto conoscere questa storia bellissima.

  • Cecilia Di Lieto

    In tanti anni di passione e lavoro a Radio Popolare mi sono occupata di tante cose, dalla cultura ai microfoni aperti, dal border trophi a notturnover, dalle feste di ferragosto alle conduzioni musicali, pensando sempre che l'impegno passi anche per strade traverse. Ultimamente le mie energie sono concentrate sull'affascinante e complessissimo rapporto tra noi e altri animali scoprendo che questo vuol dire parlare di clima, ambiente, arte, etologia, associazionismo, filosofia, consumi, alimentazione, ricerca e tanto altro.

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    Società Civile per il No. È nato il comitato, promosso da vari esponenti della società civile, da sindacati, associazioni e realtà democratiche, che sostiene le ragioni del No al referendum costituzionale sulla riforma della Giustizia del Guardasigilli Carlo Nordio. Presieduto da Giovanni Bachelet, il comitato ha nel direttivo nomi importanti come il segretario della Cgil Maurizio Landini, la presidente di Libertà e Giustizia Daniela Padoan e l’ex ministra Rosy Bindi. I principali punti del comitato vertono sul fatto che una magistratura autonoma, indipendente, che non guarda in faccia a nessuno sia una cosa che conviene ai cittadini. Il prossimo 10 gennaio a Roma si terrà la prima assemblea generale, per la partenza della campagna referendaria, che vedrà la nascita di comitati territoriali in tutta Italia per lanciare una campagna informativa sulle ragioni del No. “Riteniamo che sia una battaglia per evitare che venga minato un principio fondamentale della nostra democrazia”, ha detto Rosy Bindi, che fa parte del direttivo del comitato, nella nostra trasmissione Radio Sveglia. L'intervista di Alessandro Braga.

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    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

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