Mia cara Olympe

Meloni e la scommessa dell’egemonia

Ormai sapete tutto. Della ‘sottoscritta’ in primis, della sua grinta, dei due ridotti a valletti con sorriso appiccicato, e poi, a scendere, di tutti i suoi sodali. Del passato archiviato nel movimento liberazione della donna e del presente di Eugenia Roccella cui è ora affidata l’italica natalità, per esempio: e non perché qui si sottovaluti la questione demografica (e il desiderio di maternità che, ci dicono i numeri, resta in parte inevaso) ma perché è micidiale impaginarla così e pretestuoso connetterla con l’interruzione di gravidanza che, ancora i numeri, è in calo costante dal momento in cui ha visto la luce la bistrattatissima legge 194, alla quale promettiamo mobilitazione eterna. Del fatto poi che si sia archiviata la transizione ecologica, come se questo paese, potesse, per bacchetta magica destrorsa, eluderne la necessità e obliare il ritardo. Del merito, legato all’istruzione, avete letto e riletto: quel che vorrebbe essere un proclama a voce spiegata è in realtà una parola così carica di ambiguità da restarne sopraffatta e svuotata. Della disabilità e di un apposito ministero anche: che ci fosse bisogno di maggiore attenzione nulla quaestio, ma che avvenga rinchiudendo, settorializzando e non includendo, moltissimi dubbi. La sovranità alimentare, poi, ha scatenato il web progressista che ha pensato a verze e salsicce nostrane versus kebab, in realtà in gran parte ignorando trattasi di propositi Fao e di parola d’ordine delle comunità campesine: fatta ammenda, resta l’interrogativo legittimo su dove si andrà a parare… Il mare e il sud detta così sarebbe cosa cara al nostro cuore se non si temesse, con molti buoni motivi, che lì si può annidare il peggio per respingere chi dal mare cerca di arrivare, perdipiù in competizione con il ministero salviniano che vorrebbe tenersi stretta la nobile mission. E si potrebbe continuare con le biografie dei molti ministri e delle poche ministre (avendo la sottoscritta sfondato per prima il tetto di cristallo, non c’è bisogno d’altro, avranno pensato): alcune e alcuni purtroppo arcinoti, da Salvini a Santanchè, ma poi alcune figure che, a nominarle in elenco, siamo in sempre aperto teatro e che valuteremo  doverosamente alla prova dei fatti: si avanza il cognato, segue il commercialista che dovrà occuparsi di un problemino come l’energia. Sapete già tutto e molto di più di quanto brevemente qui si è riassunto del governo di Giorgia Meloni, si certo, la ‘prima’, ma qui sul punto abbiamo già detto.

Solo un consiglio a tutti noi una volta che avremo esaurito ironie e battute. La natalità, il merito, il mare, la nazione, la sicurezza e via elencando dal nuovo vocabolario della destra sono lì a significare una cosa sola: che si fa sul serio e che in gioco c’è molto, moltissimo. Nell’era di Giorgia Meloni non solo si archivia nella soffitta del passato e dell’insignificanza il paradigma antifascista, ma si punta in alto, alla cultura diffusa del paese. È il bersaglio grosso: tu chiamala se vuoi egemonia.

  • Assunta Sarlo

    Calabromilanese, femminista, da decenni giornalista, scrivo e faccio giornali (finché ci sono). In curriculum Ansa, il manifesto, Diario, il mensile E, Prima Comunicazione, Io Donna e il magazine culturale cultweek.com. Un paio di libri: ‘Dove batte il cuore delle donne? Voto e partecipazione politica in Italia’ con Francesca Zajczyk, e ‘Ciao amore ciao. Storie di ragazzi con la valigia e di genitori a distanza’. Di questioni di genere mi occupo per lavoro e per attivismo. Sono grata e affezionata a molte donne, Olympe de Gouges cui è dedicato questo blog è una di loro.

ALTRO DAL BLOGVedi tutti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 01/12 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 01-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 01/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 01-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 01/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 01/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    A come Atlante di lunedì 01/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 01-12-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di lunedì 01/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 01-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di lunedì 01/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 01-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di lunedì 01/12/2025

    Giornata mondiale per la lotta all’AIDS, Roberta Villa, giornalista scientifica, racconta la preoccupazione della comunità scientifica internazionale per il ritiro degli USA dalle politiche di eradicazione dell'infezione: i farmaci ci sono, manca la politica. Paolo Meli, Responsabile delle Case Alloggio di Bergamo Casa Raphael e Casa San Michele, è stato Presidente del CICA nazionale, ci racconta come 6 nuove diagnosi su 10 in Italia siano tardive, e ci racconta cosa sia il fast-treck per la prevenzione della diffusione dell'infezione da HIV. Da Kiev, Sabato Angieri, analizza le aspettative ucraine per un accordo di pace. A Milano stasera all'Arci Bellezza si discute di Spazi sociali e cultura, ce lo racconta Carlo Testini responsabile disuguaglianze, diritti sociali e libertà – ARCI Nazionale

    Presto Presto – Interviste e analisi - 01-12-2025

  • PlayStop

    Rights now di lunedì 01/12/2025

    Viviamo un’epoca in cui la forza e la sopraffazione prevalgono su giustizia e solidarietà. Per questo occuparsi di diritti umani è ancora più importante. La Fondazione Diritti Umani lo fa utilizzando più linguaggi: qui con Rights Now, ogni lunedì alle 8. A cura di Danilo De Biasio. Per suggerimenti: direzione@fondazionedirittiumani.org

    Rights now – Il settimanale della Fondazione Diritti Umani - 01-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di lunedì 01/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 01-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di lunedì 01/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 01-12-2025

Adesso in diretta