Approfondimenti

Una pillola per pochi: l’aborto in Giappone è un vero privilegio

giappone

Mentre gli occhi del mondo restano puntati sugli Stati Uniti, dove c’è grande attesa per la decisione che la Corte Suprema prenderà tra poche settimane sulla Roe v. Wade, in Giappone entro la fine dell’anno il governo dovrebbe approvare la pillola abortiva, già disponibile in 70 Paesi nel mondo. L’ingresso del Giappone in questa lista è tuttavia accompagnato da un grande “Ma”.

Nel Paese, tra i primi ad averlo regolamentato, l’aborto è legale ma fortemente limitato. Il Codice penale giapponese lo proibisce de jure, anche se ci sono diverse eccezioni che vanno dal pericolo di vita per la partoriente ai problemi economici. L’interruzione volontaria di gravidanza è consentita anche in caso di stupro o incesto.

Tuttavia, la Maternal Health Protection Law del 1948 impone alle donne sposate che vogliono abortire l’obbligo di ottenere il consenso scritto del partner, condizione che il Governo nipponico vorrebbe estendere anche per l’accesso alla pillola abortiva.

Il Giappone, dove soltanto nel 2020 sono stati praticati 145.000 aborti chirurgici, è infatti tra gli 11 Stati che richiedono ancora il consenso di terzi, nonostante l’Organizzazione mondiale della sanità e la Commissione delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione contro le donne abbiano chiesto al governo nipponico l’eliminazione di questa condizione.

L’approvazione della pillola abortiva rappresenta per molti aspetti uno storico traguardo per l’ampliamento dei diritti riproduttivi delle donne giapponesi, ma l’estensione del consenso di terzi è solo l’ennesima dimostrazione di come il Giappone continui a essere un Paese non solo dominato da una mentalità profondamente patriarcale, ma anche non interessato alla tutela della salute femminile.

Basti pensare che in Giappone la contraccezione orale è stata approvata solo nel 1999, dopo ben 40 anni di dibattiti. Mentre per il Viagra il processo per l’approvazione è durato solo sei mesi. Questa storia potrebbe stupire se non fosse che oggi dei 475 deputati che compongono il Parlamento giapponese solo 45 sono donne.

Senza il consenso del partner molte sono costrette a falsificare sui documenti le firme dei mariti o a procurarsi farmaci per abortire in rete, rischiando la prigione.
Emblematico il caso, ripreso dal Guardian, di una 21enne arrestata l’anno scorso per aver partorito e abbandonato il neonato in un parco. La ragazza ha raccontato alla corte di aver preso questa decisione perché non riusciva a ottenere il consenso del partner e i medici si erano categoricamente rifiutati di aiutarla, nonostante il ministero della salute nipponico avesse tempo dopo riconosciuto che, vista l’irreperibilità del padre del bambino, la ragazza avrebbe dovuto avere accesso all’aborto.

La classe medica giapponese è spesso reticente anche con i casi di stupro. Lo stesso ministero della salute è stato costretto a scrivere alla Japan Medical Association per ribadire che in caso di stupro il consenso scritto, chiaramente, non va presentato.

Una questione non solo ideologica e sanitaria, ma anche economica.
La pillola abortiva, riconosciuta universalmente come metodo non invasivo e, rispetto a quello chirurgico, più sicuro per la salute della donna, avrà un prezzo proibitivo per molte, avvertono le attiviste e gli attivisti.
Il costo della pillola, che dovrebbe venire approvata nei prossimi mesi, dovrebbe aggirarsi intorno ai 100.000 yen (circa 730 euro). A questo si aggiungerebbero anche le spese per l’ospedalizzazione che potrebbe venir resa obbligatoria.
“Le donne non sono proprietà degli uomini“, ha detto Mizuho Fukushima, deputata all’opposizione del partito socialdemocratico, in un intervento in parlamento. “I loro diritti, non quelli dell’uomo, dovrebbero essere tutelati. Perché una donna dovrebbe aver bisogno dell’approvazione del suo partner? Stiamo parlando del suo corpo“.

Eleonora Panseri

 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 12/07 08:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 12-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 12/07 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 12-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 12/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 12-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 11/07/2025 delle 19:51

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 11-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Letti e lettini di sabato 12/07/2025

    Un'estate speciale richiede uno speciale appuntamento settimanale dedicato ai suggerimenti di lettura: in ogni puntata un personaggio della cultura propone i suoi "must" da leggere in estate e un libraio o una libraia indipendenti propongono alcuni titoli tratti dal loro scaffale.

    Letti e lettini - 12-07-2025

  • PlayStop

    Itaca di sabato 12/07/2025

    Itaca, viaggio nel presente. I giornali, l’attualità, il colloquio con chi ci ascolta. Ogni sabato dalle 8.45 alle 10.30.

    Itaca - 12-07-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 12/07/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 12-07-2025

  • PlayStop

    Guida nella Jungla di sabato 12/07/2025

    Nata da un'idea di Paolo Minella e Luca Boselli, GnJ "Guida nella Jungla" è un programma dedicato alla cultura musicale underground contemporanea. Dalla metà degli anni '90, offre chart, interviste, dubplate corner e news, con ospiti come Mr. Finger, Apparat, Hype, Phil Asher, Ian O’Brien, Dj Kool Herc, Snowgoons, Tech N9ne, Dj Gruff, Dj Skizo, Club Dogo, Looptroop Rockers, Foreign Beggars e molti altri. Evolvendosi con il panorama musicale, è ora condotta da Matteo (East Milan) in collaborazione con la crew di Loopsessions Milano e O'Red. #prestaciascolto www.facebook.com/gnjradio www.instagram.com/gnjradio

    Guida nella Jungla - 11-07-2025

  • PlayStop

    Ultima Traccia di venerdì 11/07/2025

    Un viaggio musicale tra la prima metà degli anni 90 e i primi 2000 dedicato a chi ha vissuto l’adolescenza tra compilation masterizzate, squilli su MSN, pomeriggi a giocare al Game Boy o a registrare video da MTV. Ma Ultima Traccia è anche per chi non ha vissuto nulla di tutto questo e ha voglia di scoprire un mondo che sembrava analogico ma era già profondamente connesso. Ultima Traccia è un modo per chiudere la settimana come si chiudeva un CD: con l’ultima canzone, quella che ti lasciava addosso qualcosa.

    Ultima Traccia - 11-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 11/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 11-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di venerdì 11/07/2025 delle 21:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 11-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di venerdì 11/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 11-07-2025

  • PlayStop

    Popsera di venerdì 11/07/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 11-07-2025

  • PlayStop

    Alzheimer: la retta delle Rsa non deve essere pagata dai familiari. La sentenza della Corte d’Appello di Milano

    La retta della Rsa per le persone affette da Alzheimer deve essere a carico dell’Azienda Sanitaria: lo ha deciso la Corte d’Appello di Milano che ha ribaltato la sentenza di primo grado del Tribunale di Milano. Sentenza che obbligava un cittadino lombardo a pagare il ricovero in una struttura sociosanitaria per la madre malata di demenza senile. Si tratta di rette insostenibili: secondo i sindacati, nonostante la Lombardia impegni 200 milioni di euro in più all’anno rispetto a quattro anni fa proprio per le RSA, queste alzano le rette e le famiglie continuano a pagare prezzi spropositati. Abbiamo sentito prima Laura Valsecchi di Medicina Democratica e successivamente Federica Trapletti, segretaria SPI CGIL che sta seguendo la vicenda.

    Clip - 11-07-2025

Adesso in diretta