Approfondimenti

La telefonata Xi-Zelensky, gli sbarchi senza sosta a Lampedusa e le altre notizie della giornata

Quarto naufragio a Lampedusa, salvati 47 migranti

Il racconto della giornata di mercoledì 26 aprile 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Oggi c’è stata una lunga telefonata tra Xi Jinping e Zelensky. Il presidente cinese ha confermato la sua volontà di lavorare per la pace e ha annunciato l’invio di un proprio rappresentante a Kiev. Il governo ucraino ha nominato un nuovo ambasciatore in Cina. Nelle ultime ore sono sbarcati oltre 800 migranti a Lampedusa e l’Hotspot dell’isola è ormai al collasso. Ieri, le piazze hanno mostrato in modo chiaro i propri anticorpi al fascismo, dando una decisa risposta all’estrema destra al governo. La Commissione europea ha presentato il suo piano di riforma del patto di stabilità.

La lunga telefonata fra Xi Jinping e Zelensky

(di Emanuele Valenti)
Oggi c’è stata un’importante telefonata tra Zelensky e Xi Jinping. Il colloquio era atteso da tempo.
Zelensky ha parlato di una telefonata che consoliderà ulteriormente le relazioni bilaterali tra i due paesi e ha nominato un nuovo ambasciatore a Pechino.
Xi, invece, avrebbe innanzitutto parlato dei principi da rispettare sempre, anche nella crisi ucraina: sovranità e integrità territoriale, rispetto del diritto internazionale, prevenzione di uno scontro nucleare, soluzione politica ai conflitti.
È molto chiara, ancora una volta, l’intenzione della Cina di essere percepita come grande potenza responsabile, in grado di portare equilibrio e stabilità.
Nello specifico Xi avrebbe detto a Zelensky che la Cina, in quanto attore neutrale, lavorerà per arrivare a un negoziato. E per questo manderà in Ucraina e in altri paesi il suo rappresentante per le questioni euroasiatiche.

Certo, la Cina ha ottimi rapporti con la Russia. È anche il primo partner commerciale di Mosca. Compra per esempio una buona parte dell’energia russa che non va più in Europa.
E poi ricordate la visita di Xi al Cremlino, il mese scorso?
Ma attenzione quella tra Russia e Cina è più una partnership – magari anche un’alleanza – economico-commerciale, non una vera alleanza politica.
C’è una certa affinità visto il nemico comune, gli Stati Uniti, Ma probabilmente Xi considera un azzardo l’invasione dell’Ucraina.
E poi i cinesi sanno quanto sia importante, economicamente, il rapporto con l’Europa. E qua dobbiamo citare il dialogo sull’Ucraina, in questo periodo, tra Cina e Francia.
Per concludere: il quadro è complesso. È fatto di sfumature e contraddizioni.
Ma quello che rimane della telefonata Xi-Zelensky è il pragmatismo cinese. Non è detto che Pechino riesca a far partire un vero negoziato. Ma sembra in qualche modo smarcarsi, non dalla Russia ma dall’avventurismo di Putin in Ucraina.

A Lampedusa, in poche ore, sono sbarcati più di ottocento migranti

In gran parte sono arrivati su imbarcazioni di fortuna, quasi tutti sono partiti dalla Libia e dalla Tunisia.
L’Hotspot dell’isola è al collasso ormai da giorni. Quasi 3mila le persone che hanno bisogno di assistenza a fronte di circa 400 posti disponibili nella struttura. I trasferimenti sulla terra ferma procedono a rilento. Molti dei migranti, comprese donne e bambini, sono costretti a mangiare e dormire per terra, all’aperto.
Emma Conti di Mediterranean Hope fino a pochi giorni fa si trovava a Lampedusa, questo il suo racconto….

 

Intanto, a due settimane dalla nomina del commissario straordinario all’emergenza nulla è stato fatto. Regioni e Comuni sono sempre più preoccupati, domani incontreranno il ministro dell’Interno Piantedosi.

(di Anna Bredice)
Ci faremo venire in mente qualcosa”. Così ha detto il ministro dell’Interno Piantedosi dopo la visita lampo a Lampedusa insieme al commissario per l’Immigrazione Valente. Per un governo che aveva al primo posto la soluzione di un fenomeno che ha amplificato per trasformarlo in un’emergenza, è una risposta che esprime anche un fallimento. L’hot spot di Lampedusa è sovraccarico, Il ministro dell’Interno al sindaco ha promesso di candidare l’isola al Nobel, come se questa fosse la soluzione al problema. A Roma domani Piantedosi è atteso alla Conferenza delle Regioni per discutere proprio del decreto che toglie la protezione speciale. Le regioni e gli enti locali sono preoccupati per le conseguenze che il decreto avrà sulle loro città, decreto che deve essere approvato alla Camera dei deputati entro il 9 maggio. Il rischio è l’aumento dell’immigrazione irregolare, parecchie regioni, Toscana in testa, non credono che la soluzione siano i Cpr, i centri per i rimpatri. Domani lo diranno al ministro, ma su un decreto che è anche una bandiera per forza come la Lega e Fratelli d’Italia il rischio è che le regioni si dividono in base al colore delle loro giunte e non riescano a fare fronte comune rispetto ad un decreto che avrà conseguenze, perché indebolirà se non smantellerà del tutto quel sistema di accoglienza diffuso che finora in molte realtà ha funzionato.

25 aprile, la risposta delle piazze all’estrema destra al governo

Le piazze, ieri, hanno dato una risposta chiara all’estrema destra al governo, mettendo in mostra i propri anticorpi al fascismo.
Il giorno dopo, il governo cerca invece di mettersi alle spalle il 25 aprile. La strategia è quella usata in questi mesi: dimostrare che si può guidare l’Italia – con la Costituzione attuale – senza dirsi antifascisti. Ad aggravare il quadro ci sono anche proposte che puntano a modificare la carta costituzionale e che si muovono in una “direzione autoritaria”.
A dirlo è Aldo Tortorella, 96 anni, partigiano. E’ stato dirigente del Pci, giornalista e direttore dell’Unità. Sentiamolo al microfono di Lele Liguori.

 

Preoccupa, intanto, quanto accaduto ieri ad Azzate, in provincia di Varese. Un gruppo di neonazisti del gruppo Do.Ra, comunità militante dei 12 raggi, ha minacciato chi stava partecipando alle celebrazioni del 25 aprile. Le opposizioni chiederanno spiegazioni al ministero dell’Interno e al questore sull’accaduto. Un’altra questione riguarda il fatto che gli stessi militanti di estrema destra, da tempo radicati nel varesotto, si presenteranno con una lista anche alle prossime elezioni comunali.
Enzo Laforgia, assessore alla cultura del Comune di Varese.

Patto di stabilità, Mes e Pnrr in bilico, il braccio di ferro tra Roma e Bruxelles

Dall’Europa arrivano oggi tre notizie che coinvolgono direttamente l’Italia. La prima è che la Commissione ha presentato la sua riforma del patto di stabilità. La proposta prevede un percorso di riduzione del debito più graduale, che però andrà costantemente negoziato con Bruxelles.
La seconda riguarda il Mes: venerdì all’Eurogruppo il governo dovrà dare una risposta. L’Italia è finora l’unico paese a non aver ancora ratificato l’accordo.
La terza è il Pnrr. Oggi in Parlamento il ministro Fitto ha detto che nelle prossime ore arriverà una soluzione per il rilascio della terza tranche di aiuti, ma ha poi aggiunto che “tra i 27 obiettivi da raggiungere entro il 30 giugno alcuni andranno rimodulati”.
Patto di stabilità, Mes e Pnrr. Tre dossier paralleli, ma politicamente intrecciati nella complessa trattativa con l’Europa che Giorgia Meloni ora non può più rimandare.
Sentiamo Andrea Di Stefano.

 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 08/11 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 08-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 08/11 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 08-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 08/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 08-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 07/11/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 07-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Psicoradio di sabato 08/11/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 08-11-2025

  • PlayStop

    Highlights di sabato 08/11/2025

    Zohran Mamdani è il nuovo sindaco di New York e il calcio ha avuto un ruolo importante nella sua campagna elettorale. È stato uno degli strumenti che gli hanno permesso di rendere più chiara la sua posizione su diverse questioni, a pochi mesi dai Mondiali che nel 2026 si disputeranno anche negli Stati Uniti. Ospite: Valerio Moggia, ideatore e curatore di Pallonate in faccia.

    Highlights - 08-11-2025

  • PlayStop

    Rotoclassica di sabato 08/11/2025

    Benvenuti a Rotoclassica, programma di attualità e di informazione dedicato alla musica classica, che nasce nel 1983 alla fine di una storia della musica iniziata nel lontano 1976, subito dopo la nascita della Radio. Notizie, personaggi, concerti, anniversari, eventi, dischi, libri, film ed altro ancora che danno vita all’universo musicale classico e contemporaneo, dal centro della galassia sino alle sue estreme periferie, con una rinnovata attenzione anche per il dietro le quinte. Ideata da Claudio Ricordi, impaginata e condotta dallo stesso Ricordi e da Carlo Centemeri, si avvale del prezioso contributo di Carlo Lanfossi, Francesca Mulas, Luca Chierici, Margherita Colombo e Emanuele Ferrari che formano attualmente la redazione di musica classica di Radio Popolare. Della storica redazione hanno fatto parte anche Ettore Napoli, Marco Ravasini, Pierfranco Vitale, Luca Gorla, Giulia Calenda, Sebastiano Cognolato, Vittorio Bianchi, Giovanni Chiodi, Michele Coralli, Roberto Festa, Francesco Rossi, Antonio Polignano. Siamo da sempre felici di accogliere qualsiasi tipo di critica, contributo o suggerimento dagli ascoltatori della radio, incluse segnalazioni di notizie, concerti e iniziative.

    Rotoclassica - 08-11-2025

  • PlayStop

    Chassis di sabato 08/11/2025

    "Chassis - Il contenitore di pellicole di Radio Popolare" è un programma radiofonico in onda dal 2002, dedicato al cinema. Ogni sabato offre un'ora di interviste con registi, attori, autori, e critici, alternando parole e musica per evocare emozioni e riflessioni cinematografiche. Include notizie sulle uscite settimanali, cronache dai festival e novità editoriali. La puntata si conclude con una canzone tratta da colonne sonore. In onda ogni sabato dalle 14:00 alle 15:00.

    Chassis - 08-11-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 08/11/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 08-11-2025

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 08/11/2025

    Il Verziere di Leonardo è un racconto del cibo a partire dal territorio fino alle situazioni globali, va in onda tutti i sabati dalle 12 alle 13. Parliamo di agricoltura e surriscaldamento della Terra, di coltivazioni di prossimità, e tendenze globali. Raccontiamo il paesaggio rurale con le sue opere idrauliche, l’agricoltura sociale e la cooperazione internazionale. Ci soffermiamo anche sulla storia delle produzioni agroalimentari. A cura di Fabio Fimiani

    Il Verziere di Leonardo - 08-11-2025

  • PlayStop

    Good Times di sabato 08/11/2025

    Good Times è il trampolino per tuffarsi in bello stile nel weekend. Visioni, letture, palchi, percorsi, incontri, esperienze, attività. Gli appuntamenti fissati dal calendario, ma anche le occasioni offerte dall’ozio. Un dispenser di proposte e suggestioni per vivere al meglio il proprio tempo libero. Tutti i sabati, dalle 11.30 alle 12, Good Times è il nostro viaggio nelle proposte del fine settimana. E insieme il nostro augurio per trascorrere giorni belli e momenti felici. Elena Mordiglia e Matteo Villaci si alternano nella conduzione.

    Good Times - 08-11-2025

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 08/11/2025

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 08-11-2025

  • PlayStop

    M7 del 08/11/2025 - Roba da matti. La salute mentale nelle carceri lombarde

    Se ne parla solo quando c'è un suicidio, ma il tema della salute mentale negli istituti penitenziari va ben oltre i fatti di cronaca nera ed è un tema che investe chiunque abbia a che fare col carcere. Detenuti e detenute in primis, ma anche chi tra quelle mura ci lavora: educatori e educatrici, psicologi e psicologhe, agenti di polizia penitenziaria. Tra sovraffollamento, scarse condizioni igienico-sanitarie e politiche poco umane, si rischia di impazzire. Ne abbiamo parlato con il consigliere comunale di Milano Alessandro Giungi, il consigliere regionale lombardo Luca Paladini, il nuovo garante dei detenuti di Milano Luigi Pagano, col coordinatore del dipartimento di amministrazione penitenziaria della Fp-Cgil della Lombardia Andrea De Santo e con la coordinatrice di Antigone Lombardia Valeria Verdolini.

    M7 – il settimanale di Metroregione - 08-11-2025

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 08/11/2025

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 08-11-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 08/11/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 08-11-2025

Adesso in diretta