Approfondimenti

Le vaccinazioni eterologhe tra possibilità o obbligo perentorio, la perizia sulla morte di Luana D’Orazio e le altre notizie della giornata

sala vaccinazioni ANSA

Il racconto della giornata di giovedì 17 giugno 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Le autorità sanitarie non parlano la stessa lingua sulle vaccinazioni eterologhe e le Regioni vanno in ordine sparso. Il governo ampio, tecnico, di unità nazionale, in campo economico è sempre più rappresentato dall’ideologia ultraliberista e della supremazia del mercato. Le prime indiscrezioni sulla perizia disposta dalla procura di Prato che indaga sulla morte di Luana D’Orazio, la giovane operaia uccisa sul lavoro da un macchinario di un’azienda tessile. Infine l’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia.

Vaccinazioni eterologhe. Possibilità o obbligo perentorio?

(di Mattia Guastafierro)

Da una parte un obbligo perentorio, dall’altra una possibilità. Le vaccinazioni eterologhe sono già partite, ma sul mix di vaccini le autorità sanitarie non parlano la stessa lingua. La circolare del Ministero della Salute ha imposto agli under 60 che hanno avuto la prima dose di AstraZeneca di completare il ciclo con un altro vaccino, a mRNA. L’AIFA nella sua determina la considera invece un’opzione, che il paziente è libero di accettare o rifiutare. Il risultato è il disordine informativo che sfocia nei centri vaccinali.

L’incoerenza delle indicazioni non coinvolge solo i cittadini, ma condiziona anche le scelte delle Regioni. La Lombardia dopo aver sospeso i richiami di AstraZeneca a chi ha meno di 60 anni, è partita solo oggi con le vaccinazioni eterologhe. La Campania le ha vietate, salvo poi tornare sui propri passi. Il Lazio ha sollecitato il Ministero a rivederne l’obbligo. “È un errore, va lasciata ai pazienti libertà di scelta, dietro consenso informato”, ha chiesto l’assessore alla salute D’Amato. Nel Lazio il 10% dei vaccinandi che dovevano fare il richiamo eterologo non si è presentato all’appuntamento. Ma le rinunce ci sono un po’ ovunque, in Toscana, Abruzzo, Liguria, Marche.
Nel programma del commissario all’emergenza Figliuolo giugno doveva essere il mese della spallata al COVID. Lo smarrimento di questi giorni rischia invece di produrre l’effetto contrario.

Il governo ampio e di unità nazionale è sempre più rappresentato dall’ideologia ultraliberista

(di Massimo Alberti)

Il governo ampio, tecnico, di unità nazionale, in campo economico è sempre più rappresentato dall’ideologia ultraliberista e della supremazia del mercato. Defenestrata anche la keynesiana Mariana Mazzucato, da Francesco Giavazzi, a Marco Leonardi, alle consulenze con McKinsley, negli snodi della gestione delle politiche economiche del governo compaiono solo esponenti di un pensiero che è a senso unico. Per nulla rappresentativo né della varietà della comunità economica nazionale, né dei diversi interessi sociali. La nomina dei 5 maschi del comitato di controllo sul Recovery Plan è l’ultima conferma: un controllato che sceglie un controllore affine ai propri orientamenti, portatori di una visione non attenta all’equità o alla giustizia sociale, ma a quei parametri di restrizioni alla spesa pubblica, tagli alla spesa sociale, privatizzazioni, riassumibili in quel concetto di austerità che ha messo in crisi l’Europa dando spazio ai partiti di destra. Con cui, non a caso, alcuni dei nominati spesso e volentieri trovano terreno comune. E cosi, le tesi dell’esperto di media Riccardo Puglisi su flat tax, penalizzazione dei dipendenti pubblici, deregolamentazione contrattuale sono spesso riprese dalla Lega. Lo stesso Puglisi che entra a far parte di un comitato dopo aver criticato i comitati creati da Conte, e che in un recente scambio sui social col un deputato di italia viva dimostrava di non conoscere il contenuto del piano che si troverà a dover valutare. L’Istituto Bruno Leoni, il pensatoio per eccellenza della destra liberista italiana, le posizioni della destra americana su covid e negazionismo climatico, fino a quelle delle lobby di armi e tabacco, le riporta di frequente sul proprio sito. Carlo Stagnaro è il secondo dirigente del Bruno Leoni ad entrare in organismi consultivi di Palazzo Chigi, dopo Serena Sileoni. Ma c’è un problema: la trasparenza. I finanziatori dell’istituto non sono pubblici, aprendo a possibili conflitti di interessi come hanno rilevato – con grande ritardo – anche esponenti del PD come Emanuele Felice e Giuseppe Provenzano, che si limitano però a contestare la persona di Stagnaro, ma non alla direzione che indicano queste nomine sui reali orientamenti economici del governo dei migliori. Che ha affidato a questo think thank dalla dubbia trasparenza uno spazio enorme, dentro le istituzioni, sul controllo dei conti della mole di denaro pubblico più rilevante del dopoguerra.

Morte di Luana D’Orazio. La macchina era stata manomessa?

Prime indiscrezioni sulla perizia disposta dalla procura di Prato che indaga sulla morte di Luana D’Orazio, la giovane operaia uccisa sul lavoro da un macchinario di un’azienda tessile. Le prime risultanze sembrano confermare che la macchina fosse stata manomessa. In particolare: la saracinesca di sicurezza era alzata perché qualcuno avrebbe manomesso il sistema elettrico impedendo che la grata si abbassasse quando iniziava il ciclo produttivo in automatico.
Il motivo della presunta manipolazione è ancora tutto da stabilire anche se potrebbe avere collegamenti con la produttività. Si cerca anche di stabilire se i titolari dell’orditura, che sono stati indagati, sapessero le presunte criticità sulla sicurezza in azienda.
Insomma: la pista che i magistrati seguono e che oggi sembra rafforzarsi è che le tutele della sicurezza siano state sacrificate alla produzione. Una situazione che sindacati e lavoratori spesso hanno denunciato. E che ai nostri microfoni conferma il magistrato del lavoro Carlo Sorgi:


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

    Clip - 01-07-2025

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    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 01-07-2025

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    Poveri ma in ferie di martedì 01/07/2025

    quando le piante dei nostri balconi tirano un sospiro di sollievo, perché finalmente qualcuno che la sa lunga ci spiega come e quando bagnarle, come trattarle, reinvasarle, esporle al sole. Ospite della puntata Ambra Pagliari (pianteinveranda su Instagram). A seguire microfono aperto con tutti gli scempi da pollice nero di cui siete e siamo capaci. Con Vittoria Davalli e Alessandro Diegoli

    Poveri ma belli - 01-07-2025

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    Almendra di martedì 01/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 01-07-2025

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    Addio all’architetto Francesco Borella

    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristiana, Giacomo e Sebastiano Borella.

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    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

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