Approfondimenti

Il sistema Uber rivelato al mondo, il furto della logistica che cancella il diritto al salario e le altre notizie della giornata

uber ANSA

Il racconto della giornata di domenica 10 luglio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il sistema Uber rivelato al mondo: violazione delle leggi, violenza sui lavoratori, pressioni sui governi, spesso ben accettate. Una clamorosa inchiesta del Guardian pubblica oltre 124mila documenti riservati. Martedì il governo dovrebbe incontrare i sindacati. Sono passati due mesi dall’ultimo incontro e oggi il segretario della Cgil Maurizio Landini si è rimangiato gli apprezzamenti verso Draghi di inizio mandato. Il furto della logistica che cancella il diritto al salario: un emendamento infilato nel decreto PNRR elimina il diritto di 1 milione tra facchini e fattorini a rivalersi sui colossi del settore per gli stipendi non pagati dalle cooperative. Le elezioni in Giappone: il partito Liberal Democratico al governo e l’alleato di destra Komeito avranno la maggioranza alla Camera Alta del Parlamento. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Uber Leaks: il sistema Uber rivelato al mondo

Il sistema Uber rivelato al mondo. Violazione delle leggi, violenza sui lavoratori, pressioni sui governi, spesso ben accettate. Una clamorosa inchiesta del Guardian pubblica oltre 124mila documenti riservati. I leader di mezzo mondo oggetto dei tentativi di lobby da parte di Uber. In particolare, secondo i documenti del guardia, il presidente francese Emmanuel Macron ha segretamente aiutato la piattaforma.

In Italia, secondo i documenti, il referente individuato da Uber era Matteo Renzi, al punto che l’operazione portava il suo nome. “La violenza garantisce il successo” diceva l’ex CEO di Uber ai suoi dirigenti, riferendosi all’uso della violenza e la violazione delle leggi per introdurre i suoi taxi nei diversi paesi. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]

Martedì il nuovo incontro tra governo e sindacati. Landini: “Draghi non ci ascolta”

Martedì il governo dovrebbe incontrare i sindacati. Sono passati due mesi dall’ultimo incontro. Ad oggi sul tavolo potrebbe esserci un provvedimento per il taglio dei contributi sul salario, spostandoli a carico dello stato per aumentare il netto in busta paga. Il cosiddetto “cuneo fiscale” che sembra mettere d’accordo tutti: partiti, sindacati, Confindustria che però vorrebbe una parte di quel taglio. Il problema è dove prendere le risorse, visto che gli aumenti salariali che dovrebbero essere a carico delle imprese andrebbero così a gravare sulla fiscalità generale.
L’atteggiamento del governo non piace ai sindacati. Questa mattina il segretario della Cgil Maurizio Landini, in un colloquio con La Stampa, si rimangia gli apprezzamenti verso Draghi di inizio mandato: “Non sta producendo riforme in chiave sociale; si muove anzi in senso inverso. E non ci ascolta. Mai coinvolti, al massimo informati”. Nell’altro passaggio centrale Landini sottolinea il vuoto politico, la rottura tra politica e lavoro, che non trova rappresentanza. “Sono pronto a scendere in capo per non lasciare il campo a nessuno, ma certamente non con un partito”, le parole di Landini.

Il furto della logistica che cancella il diritto al salario

Il furto della logistica che cancella il diritto al salario. Un emendamento infilato nel decreto PNRR, col benestare del governo, elimina il diritto di un milione tra facchini e fattorini a rivalersi sui colossi del settore per gli stipendi non pagati dalle cooperative. Lo ha presentato un deputato di Forza Italia col sì dei ministri Cartabia e Giorgetti. Nessuno nella maggioranza se ne sarebbe accorto, e se ha visto, ha taciuto. Da due anni le imprese facevano lobby per farlo passare.
La logistica è un settore ancora in parte deregolamentato, dove i colossi del settore, Dhl, Fedex e cosi via, si affidano a catene di appalti e subappalti nei magazzini e nella distribuzione, in una concorrenza al ribasso sul costo del lavoro, perché anche mezzo centesimo risparmiato per muovere un pacco vuol dire centinaia di milioni di profitti. Appalti che vedono spesso la presenza di piccole ditte, consorzi, cooperative vere o spurie o di comodo, create dall’oggi al domani, e che spesso spariscono dopo aver intascato i compensi.
Per porre un minimo argine a questa giungla e responsabilizzare i committenti nella scelta degli appaltatori, la legge prevedeva che ne rispondessero in solido. Da qui son nate molte lotte dei lavoratori, per veder riconosciuti stipendi e arretrati che gli appaltatori non pagavano. Questo diritto al salario è stato cancellato a fine giugno da un colpo di penna. La classica manina che, nel silenzio, fa un regalo alle imprese, inserendo una riga nel decreto PNRR 2 per dire che i committenti non sono più responsabili. A portarla in luce, l’eccesso di deferenza del capo di Assologistica, Umberto Ruggerone, che in una nota ringrazia il deputato di Forza Italia Nazario Pagano, che ha proposto la modifica, ed i ministri Giorgetti e Cartabia per l’azione che ha portato al sì del governo. Da ora i lavoratori di una cooperativa o una ditta rimasti senza salario, contributi o risarcimenti magari per un incidente sul lavoro, non potranno più rivalersi sul committente finale, cioè chi lucra da questa situazione. Da 2 anni Assologistica faceva lobbyng per approvare questa norma. Divenuta realtà grazie al governo dei Migliori, nella disattenzione o nella complicità della sua maggioranza.
“Una vergogna Parliamo di centinaia di milioni tra salari, straordinari e tredicesime che regolarmente spariscono e che non si potranno più ottenere” denuncia il Si Cobas, il sindacato di base più attivo e radicato nel settore, che annuncia mobilitazioni.

Il Giappone al voto dopo l’assassinio di Shinzo Abe

Le elezioni in Giappone: il partito Liberal Democratico al governo e l’alleato di destra Komeito avranno la maggioranza alla Camera Alta del Parlamento, aumentando i consensi sulla scia emotiva dell’assassinio – venerdì scorso – dell’ex premier Shinzo Abe, leader storico e carismatico dei conservatori.
L’esecutivo guidato dal premier Fumio Kishida dovrebbe ottenere un’ampia maggioranza, mentre la principale forza di opposizione, il Partito costituzionale democratico, è in calo. In crescita anche il Japan Innovation Party, l’altro partito che appoggia una riforma per abbandonare la storica la Costituzione pacifista del paese, che proprio Abe voleva eliminare. Creando forti contrasti con l’altra potenza dell’area, la Cina.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

La curva dei contagi per COVID continua a salire, ma sempre più lenta. Sono circa 80mila i nuovi casi, l’11% in meno di 7 giorni fa. 44 i morti. Tornano a risalire i posti letto occupati in terapia intensiva, più 6 dopo il calo di ieri, resta sostenuto l’ingresso nei reparti ordinari, 180 in più i posti letto occupati. Gli attualmente positivi ufficiali hanno superato il milione e trecentomila.
In due diverse interviste sui quotidiani di oggi, i vertici della sanità italiana
si schierano contro le ipotesi di lasciar correre il virus.
Due interviste in simultanea, con sostanzialmente gli stessi contenuti, dopo una settimana in cui – non è la prima volta – nel dibattito pubblico si è sentito tutto ed il contrario di tutto, far circolare il virus o non farlo circolare, con pareri autorevoli di segno diverso. Senza allarmismi Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, e Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, sostengono che in questa situazione epidemiologica non sia il caso di ipotizzare di far circolare liberamente il virus, perché per quanto Omicron anche grazie ai vaccini sviluppi meno la malattia grave, è sbagliato minimizzarne i rischi comparandolo ad un’influenza. Si appellano alla responsabilità dei medici a fornire informazioni corrette e invitano i fragili alla quarta dose. Ma quanti la faranno, con questa confusione, e dopo mesi di rompete le righe sulla campagna vaccinale, gli hub che dovranno riaprire, il nuovo vaccino in autunno? Per quanto in rallentamento, ed a breve in discesa, l’ondata estiva con questi numeri lascerà una circolazione significativa in vista dell’autunno, ed il richiamo di Locatelli e Brusaferro sembra indirizzato anche alla politica che dovrà decidere cosa fare, sulle mascherine, ma soprattutto sugli asintomatici positivi, per cui una parte della politica chiede la fine dell’isolamento. E governo e regioni dovranno prendere decisioni già ora, visto che che a ore arriverà il via libera dell’agenzia del farmaco alla quarta dose per tutti gli over 60.

https://twitter.com/MinisteroSalute/status/1546168701883490307

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR giovedì 28/03 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 28-03-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 28/03/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 28-03-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 28/03/2024 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 28-03-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di giovedì 28/03/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 28-03-2024

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 28/03/2024

    1-Monito dell’Onu: “ la fame a Gaza potrebbe equivalere a un crimine di guerra” Dall’ Aja la Corte internazionale di giustizia ha ordinato a Israele di garantire un'assistenza umanitaria urgente. L’ Irlanda ha annunciato che parteciperà alla causa avviato dal Sudafrica contro Israele. 2- Intanto l'esenzione dalla leva per gli ebrei ortodossi sta creando forti problemi al governo del premier Netanyahu che ha nella sua maggioranza due partiti religiosi. 3-Francia. Il Parlamento ha approvato una risoluzione che chiede al governo il riconoscimento e la condanna del massacro degli algerini l 17 ottobre 1961 a Parigi. 4- Lo Yemen rimane una delle più gravi emergenze umanitarie al mondo. L allarme lanciato da Oxfam a nove anni dall'inizio del conflitto 5- Nicaragua. Settimana santa di repressione per il secondo anno consecutivo. Vietate le processioni a Pasqua 6- La canzone di protesta che l'IDF ha cercato di mettere a tacere. A più di 40 anni dal sequestro della copia originale da parte delle forze israeliane, “The Urgent Call of Palestine” di Zeinab Shaath sarà ristampato.

    Esteri - 28-03-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di giovedì 28/03/2024

    (127 - 509) Dove veniamo a conoscenza dell'esistenza di un Roberto da Bergamo jr. Poi con Marco Schiaffino parliamo del Piracy Shield, di come sia stato hackerato e di cosa comporti questo per la gestioni di alcuni siti e servizi internet in Italia. In chiusura parliamo di quello che ogni tanto ascoltatori e ascoltatrici vedono dalle finestre.

    Muoviti muoviti - 28-03-2024

  • PlayStop

    Playground di giovedì 28/03/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 28-03-2024

  • PlayStop

    Sapore Indie 25 - 28/03/2024

    1. Water Tanks - I Hate My Village 2. Y.A.A.M. - Marie Davidson 3. Life Starts Tomorrow - A Toys Orchestra 4. Opus - Lightning Bug 5. Disposition - Sam Akpro 6. Light - Maria Chiara Argirò 7. Ask Me Now - Mewn 8. La nostra Prova di Danza - Lamante 9. Over When It’s Over - Lucy Rose 10. Ma Tau Wai Road - Bolis Pupul

    Sapore Indie - 28-03-2024

  • PlayStop

    Jack di giovedì 28/03/2024

    Per raccontare tutto quello che di interessante accade oggi nella musica e in ciò che la circonda. Anticipazioni e playlist sui canali social di Matteo Villaci.

    Jack - 28-03-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 28/03/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che oggi ha ospitato Giovanni Leghissa, Massimo Filippi e Bianca Nogara Notarianni per parlare dell'ultimo numero della rivista @Aut Aut Filosofia, edito da @Il Saggiatore, dedicato a La filosofia davanti al massacro degli animali, ma anche fi Flaco il gufo reale di New York e delle cause della sua morte e scopriamo che Giovanni voleva essere gatto.

    Considera l’armadillo - 28-03-2024

  • PlayStop

    Tre piedi su quattro nella fossa

    quando da veri matusa discorriamo di pensioni con i giovini Yana e Amir, ci connettiamo con il Bello Notizie edizione Papere Giganti, assoldiamo l'illustre Dindini della Cedola come terzo Destiny Boy e ci colleghiamo col mercante di diamanti Silvio di ritorno da Mumbay

    Poveri ma belli - 28-03-2024

  • PlayStop

    Cult di giovedì 28/03/2024

    Oggi a Cult: Lucia Ronchetti illustra la Biennale Musica 2024; Leonarda Saffi illustra Teatro Munari di Milano l'anteprima dello spettacolo di danza contemporanea "InFesta"; Antonio Albanese e Virginia Raffaele nel film "Un mondo a parte", girato nelle montagne abruzzesi; la rubrica di lirica di Giovanni Chiodi...

    Cult - 28-03-2024

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 28/03/2024

    Quando le povertà dei padri e delle madri ricadono sui figli e sulle figlie. In Italia il titolo di studio dei genitori condiziona le opportunità di di vita dei minori. La povertà educativa è diventata di fatto ereditaria. Sono gli ultimi dati dell’Istat a raccontare questa ingiustizia. Il 34% dei figli di genitori con un titolo di studio inferiore o uguale alla licenza media vive in condizione di “deprivazione materiale e sociale”. La percentuale crolla al 3% se i genitori sono laureati. L'ereditarietà della povertà educativa è anche un tradimento di un principio fondante della Repubblica. L’articolo 3 della nostra Costituzione, la seconda parte, assegna un compito preciso allo stato, e cioè quello di “rimuovere gli ostacoli” che limitano di fatto l’uguaglianza tra i cittadini. Un compito evidentemente non svolto, vista la permanenza della disuguaglianza. Pubblica ha ospitato oggi la sociologa Chiara Saraceno.

    Pubblica - 28-03-2024

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 28/03/2024

    25 aprile: l'appello del Manifesto per una "giornata nazionale a Milano". La vostra opinione. Condotto da Massimo Bacchetta

    Tutto scorre - 28-03-2024

  • PlayStop

    Giorni migliori di giovedì 28/03/2024

    Cosa chiedono (e come) gli studenti che stanno protestando nelle Università italiane per la Palestina (e che sono diventati il nemico pubblico numero uno leggendo alcuni organi di stampa), ce lo spiegano tre di loro: Camilla Piredda, coordinatrice nazionale Unione degli universitari, Barbara Morandi coordinatrice di Link studenti indipendenti e Olivia di Progetto Palestina, collettivo dell'università di Torino. Massimo Alberti ci spiega i dati sulla povertà, mai così alti, le nuove povertà al Nord, il disinteresse del governo (tanto non votano). Antonio Verona, responsabile mercato del lavoro della CGIL di Milano, spiega come un terzo dei lavoratori della città metropolitana sia povero (il lavoro c'è ma non basta a mantenersi e sempre più giovani lo rifiutano). Misha Maslennikov di Oxfam, rilancia la campagna Tax The Rich (firmate anche voi!) e promuove un sondaggio per capire quanto sia vicino o lontano il governo dai vostri bisogni. Cosa farete il 25 aprile? Noi come sempre saremo in piazza e stavolta con l'appello de Il manifesto speriamo di essere ancora di più, Lorenza Ghidini racconta la nostra adesione all'appello e Alessandro Braga riprende le posizioni di Cgil e Anpi.

    Giorni Migliori – Intro - 28-03-2024

Adesso in diretta