Approfondimenti

Lombardia zona arancione? Il parere del professor Pregliasco

numeri COVID-19 - Indicazioni governo

Il professor Fabrizio Pregliasco, virologo all’Università degli Studi di Milano e membro del CTS regionale, commenta a Radio Popolare la possibilità che la Lombardia venga declassata a zona arancione, come chiesto a più riprese dal governatore Fontana.

L’intervista di Lorenza Ghidini e Alessandro Braga a Prisma.

Ieri il Presidente Fontana ha detto che se i dati rimangono stabili, o addirittura migliorano, chiederà di spostare la Lombardia dalla zona rossa alla zona arancione la prossima settimana. Ci dà un quadro dei parametri su cui si basa il Presidente Fontana? Che previsioni si possono fare?

La tendenza positiva c’è, ma a mio avviso dobbiamo stringere ancora i denti, proprio per consolidare e avere certezza oggettiva della riduzione di casi. Ne abbiamo discusso nell’ultimo Comitato Tecnico Scientifico, dove abbiamo visto soprattutto l’elemento più significativo di questa inversione di tendenza: la riduzione del numero di chiamate al 112 per richiesta di ricovero. Ciò evidenzia una netta discesa da più giorni e questo è l’elemento che fa vedere anche una riduzione dell’allarme, della paura da parte dei cittadini che magari nella fase più acuta hanno richiesto l’aiuto del pronto soccorso. L’RT va bene, ma purtroppo le morti ancora ci sono e soprattutto il tasso di riempimento delle rianimazioni e delle strutture ospedaliere è ancora un po’ elevato. Siamo a mio avviso in una situazione che dimostra un’azione positiva dei DPCM e del lockdown, ma anche delle disposizioni regionali precedenti che stanno facendo piegare la curva, che nei giorni di metà ottobre era in crescita esponenziale. Con questi interventi, che non sono pesantissimi, stiamo piegando la curva e ci stiamo ritrovando sul plateau, che purtroppo farà vedere ancora nei prossimi giorni un dato sperabilmente stabile con tendenza al miglioramento. Questo è un dato che vediamo sulla Lombardia, ma anche sull’Italia intera.

Negli ultimi 10 giorni c’è stata una maggior lentezza delle dimissioni dagli ospedali. Come ci si spiega questa cosa?

Più casi ci sono e più si vedono, seppur percentualmente bassi, casi più impegnati, ma il problema, anche qui al Galeazzi, è spesso l’esigenza di spostamento verso strutture più semplici, le cosiddette strutture per sub-acuti, o anche un passaggio dei più fragili verso le RSA che mette un po’ in difficoltà anche tutte le strutture della filiera. Si crea un ingorgo delle strutture, perché gli elementi ben noti di carenza rispetto al bisogno di questa pandemia sono, nella fase iniziale, l’assistenza domiciliare e poi tutta quella filiera che è anche legata a una carenza, a prescindere dal COVID, per quanto riguarda la gestione delle persone più fragili.

Questi segnali incoraggianti sono già frutto del DPCM e delle regole della zona rossa o sono più legate all’ordinanza che ha fatto la Regione dieci giorni prima, o una combinazione delle due?

Sono sicuramente la sommatoria di questi due effetti. Anche in altre Regioni d’Italia si sta vedendo questo tipo di andamento, seppur con tempistiche diverse. Sono segnali che non possono farci dire che sia finito tutto, le festività natalizie bisognerà farle in un modo un po’ più sobrio del normale perché la situazione attuale non ci permetterà di raggiungere quella estiva. Abbiamo però la possibilità di recuperare il tracciamento, perché uno degli elementi che inquieta un po’ è che si stanno perdendo un po’ di casi tra il numero di quelli registrati, il tracciamento è venuto a meno. La speranza è di riuscire a raffreddare questo momento espansivo e recuperare quella capacità di tracciamento che c’è solo se la dimensione non è così invasiva. In questo momento in tutta la Lombardia, e anche nelle province che prima non erano state colpite, c’è una diffusione notevole. Tantissimi operatori sanitari rispetto alla prima ondata si sono infettati, anche a casa, in contesti non lavorativi. Come sempre si rischia che ci si abitui all’emergenza, e quindi dobbiamo continuare a rafforzarci nell’uso di questi stringenti protocolli.

A suo avviso entro settimana prossima, quando ci sarà la seconda scadenza intermedia prevista del DPCM il 27, quanta possibilità ci può essere che la Lombardia passi in zona arancione? Come vede l’ipotesi di differenziare le province in base all’incidenza del contagio?

Questa classificazione a colori, al di là delle polemiche, è un meccanismo che si sta rodando. Non c’è un automatismo sulle modalità con cui si possa scindere, non è un algoritmo, è un albero decisionale su tanti parametri che necessitano anche di una considerazione sugli andamenti. Vedremo come sarà il giudizio complessivo, spero che sarà condiviso, senza polemiche, pur coi limiti del fatto che non esiste un manuale della gestione di una pandemia. Questi tentativi di modulazione in zone sono un compromesso dal lockdown pesante, più efficace ma insostenibile. Non è facile, a mio avviso, la divisione sulle province, perché può portare a comportamenti un po’ incongrui, che possono creare un po’ di confusione. Il DPCM fondamentalmente dice che ogni contatto è potenziale rischio di infezione, dobbiamo ridurli per quanto possibile e la difficoltà è capire quanto ridurli e cosa mantenere.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 09/07 19:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 09-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 09/07 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 09-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 09/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 09-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 09/07/2025 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 09-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di mercoledì 09/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 09-07-2025

  • PlayStop

    Popsera di mercoledì 09/07/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 09-07-2025

  • PlayStop

    A Milano indagati 9 estremisti di destra per le ronde cosiddette anti-maranza

    Organizzavano ronde contro gli immigrati, che definivano maranza. Pestaggi spesso ripresi anche con i telefoni cellulari e pubblicati sui social network e nei canali telegram. Il primo pubblicato era stato quello alla Darsena di Milano dove i rondisti si accanivano contro un ragazzo accusato di aver rubato una collanina colpendolo con calci e pugni. Oggi in nove, vicini agli ambienti di estrema destra, Forza Nuova in particolare, sono stati indagati dalla Procura di Milano. Ce ne parla il nostro collaboratore da Palazzo di Giustizia, Andrea Siravo.

    Clip - 09-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma in ferie di mercoledì 09/07/2025

    Quando facciamo due palleggi in un campetto da basket o due tiri in porta con gli amici sotto casa. Ma i campetti diventano anche arte urbana sotto le pennellate di Francesca Cassani (su instagram e tiktok: nineinthepaint). In studio Alessandro Diegoli e Vittoria Davalli.

    Poveri ma belli - 09-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di mercoledì 09/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 09-07-2025

  • PlayStop

    Rock is dead di mercoledì 09/07/2025

    Stagione XI - ep 3 - Brian Wilson

    A tempo di parola - 09-07-2025

  • PlayStop

    Rock is dead di mercoledì 09/07/2025

    Stagione XI - ep 3 - Brian Wilson

    Rock is dead - 09-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di mercoledì 09/07/2025 delle 14:02

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 09-07-2025

  • PlayStop

    Migranti - 09/07/2025

    “Sulla pelle di chi fugge. Dal protocollo Albania al caso Almasri, i nuovi limiti oltrepassati dalla propaganda sui migranti” Incontro con Luca Casarini (Mediterranea Saving Humans), Lam Magok Biel Ruei (vittima e testimone delle torture di Almasri), Alice Basiglini (vice-presidente di Baobab Experience) e Davide Giacomino, advocacy officer di EMERGENCY. Modera Mattia Guastafierro. Il meglio della festa di Radio Popolare del 6, 7 e 8 giugno 2025

    All you need is pop 2025 - 09-07-2025

Adesso in diretta