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Rami, il contrabbandiere di giocattoli

“In questo periodo di bombardamenti su Aleppo non posso fare niente, almeno provo a rendere felici questi bambini portando loro dei giocattoli”.

Lo chiamano il ‘contrabbandiere dei giocattoli’. Rami Adham è un siriano-finlandese che vive a Helsinki, ed è presidente dell’organizzazione umanitaria Suomi Syyria Yhteiso Ry.

Ogni due mesi raggiunge la Turchia e poi, illegalmente, rischiando per la sua incolumità, entra in Siria con centinaia di giocattoli per i bambini. “ Quando arrivo- racconta- l’entusiasmo dei bambini è indescrivibile, è come avessero un amico che può essere solo loro”.

Rami Adham ha consegnato negli ultimi tre anni centinaia e centinaia di giocattoli. Ha sei figli e proprio da una di loro, Yasmine, è nata l’idea. E’ lei che ha insistito perchè il padre portasse i giocattoli a Aleppo. “Mia figlia mi ha detto: ‘Papà, i bambini hanno bisogno di giocattoli’. Io le ho risposto che i giocattoli costano, che non potevo comprarne per centinaia di bambini siriani. Allora Yasmine mi ha risposto: ‘Io ho tanti giochi che non uso più, non puoi prenderli’?

Da quel momento Rami Adham ha iniziato a portare giocattoli in Siria, promettendo a sua figlia che avrebbe continuato a farlo. Da allora gli è stato dato il soprannome di ‘contrabbandiere di giocattoli’. La sua associazione ha ricevuto molte donazioni.

Ricorda così uno dei suoi primi viaggi in un campo profughi siriano: “Ci sono venuti incontro tanti bambini, e più che il cibo chiedevano giocattoli”.

Uno dei suoi ultimi viaggi, nel mese di luglio, è stato a in un campo profughi vicino alla città di Atmeh, al confine tra Siria e Turchia, dove vivono alcune decine di migliaia di persone, tra cui molti bambini. In quel campo ha portato 700 giocattoli . Rami Adham si è caricato un sacco sulle spalle e ha raggiunto a piedi i bambini siriani. Lo fa spesso, perchè usare un auto è molto pericoloso.

“ Ora -racconta soddisfatto- molte famiglie e i loro figli hanno almeno un giocattolo. Un giocattolo può aiutare i bambini a affrontare in certi momenti paure, ansie, insicurezze”

siria il contrabbandiere di giocattoli foto nell'articolo

La storia dell’impegno umanitario di Rami Adham, ‘ il contrabbandiere di giocattoli’, ci riporta alla sempre più drammatica condizione dei bambini siriani, di fronte ai quali c’è la vergognosa assenza della comunità internazionale, incapace di porre fine a sofferenze, morti, distruzioni. Dall’inizio del conflitto sono stati uccisi 7000 bambini in Siria, stima l’Onu.

Negli ultimi cinque anni, in tutto il territorio siriano- denuncia Save the Children- le scuole sono state colpite ripetutamente dagli attacchi. Sono state danneggiate, distrutte o occupate, privando così i bambini della possibilità di ricevere l’educazione fondamentale per la loro vita. Un’intera generazione rischia di non avere un futuro.  “Da cinque anni in Siria – si legge in un comunicato dell’ associazione – ogni giorno più di 3.000 bambini sono stati costretti a lasciare le loro case a causa della guerra, e sono più di 5 milioni e 800 mila bambini sfollati all’interno del Paese o rifugiati nei paesi confinanti: più dell’intera popolazione della Norvegia o dell’Irlanda. Oltre 6 milioni i minori vittime del conflitto. Stiamo rischiando di perdere un’intera generazione di bambini in Medioriente. Sono 2 milioni e ottocentomila i bambini che non vanno a scuola nel Paese. L’educazione è una forma essenziale di protezione dei minori in contesti di crisi, che garantisce anche alle famiglie opportunità di crescita e sviluppo. Prima dell’inizio della guerra, il tasso di scolarizzazione in Siria si avvicinava alla totalità e ora è sceso al 6% in alcune parti del Paese. Una scuola su quattro è stata danneggiata o occupata”.

siria contrabbandiere di giocattoli foto in coda all'articolo

  • Autore articolo
    Piero Bosio
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    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

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    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

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