Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Mercoledì 15 aprile 2020

Giuseppe Conte MES

Il racconto della giornata di mercoledì 15 aprile 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dall’analisi dei dati dell’epidemia di Vittorio Agnoletto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha messo un freno alle polemiche sul Mes all’interno della maggioranza di governo. Domani, intanto, l’Ecofin si riunirà per discutere dei finanziamenti per la crisi in Europa. Perquisizioni negli ufficiali della Regione Lombardia nell’ambito delle indagini sul Pio Albergo Trivulzio e altre Rsa della Regione, mentre oggi in Liguria hanno riaperto le librerie. A cosa servono davvero i test sierologici di cui si sta parlando in questi giorni? Proviamo a fare chiarezza. Infine i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

L’analisi di Vittorio Agnoletto sui dati dell’epidemia diffusi oggi

Arrivano numeri confortanti sia sui ricoveri, sia sui nuovi positivi a fronte di un aumento dei tamponi. Per quanto riguarda il numero totale di ricoverati siamo a 27.643 persone, 368 meno di ieri. In terapia intensiva si trovano oggi 3.079 persone, 107 meno di ieri . Si tratta del calo piu consistente dall’inzio della pandemia. Per qaunto riguarda invece i nuovi positivi l’incremento è stato di 2.667 nelle ultime 24 ore, il numero più basso dal 14 marzo.
Complessivamente sono 165.155 le persone che hanno contratto il virus dall’inizio del contagio.
Ancora alto il numero dei morti 578 nelle ultime 24 (ieri le vittime erano state 602), arrivando a un totale di decessi 21.645.
In Lombardia, la regione più colpita, si conferma il calo dei positivi e dei ricoveri comprese le terapie intensive. Ma resta alto il numero di vittime 235 nelle ultime 24 ore , quasi la metà di tutti i decessi a livello nazionale. Continua a preoccupare il dato su Milano e provincia con 325 nuovi casi, di cui 144 in città: ieri si erano fermati a 189 complessivi.

Oggi durante la conferenza stampa della protezione civile si è parlato anche della richiesta della Regione Lombardia di riavviare le attività produttive “La Lombardia è il pilota di quanto accadrà nelle altre regioni, dovrà essere estremamente cauta e valutare sia rischio che protocolli per renderlo pari a zero: stato di salute dei lavoratori, classe di età a rischio, quale stato immunitario e suscettibilità al contagio e rischio esterno al posto di lavoro“. Ha dichiarato Ranieri Guerra dell’OMS.

La valutazione di Vittorio Agnoletto:

 

Tentativi di mediazione del governo sul Mes

(di Anna Bredice)

Sul Mes, il Fondo salva stati, stava per aprirsi una frattura nel governo, nel pieno dell’emergenza, quando ogni giorno si stanno ancora contando centinaia di morti. Prima il Partito Democratico con un appello all’unità, difendendo le Istituzioni europee. Poi poco dopo, con un tempismo non casuale, arrivano le parole di Giuseppe Conte che cerca di rassicurare entrambi gli alleati. Sul Mes non chiude, ma vuole aspettare di capire quali saranno le condizioni per poterlo accettare, ma tutto, garantisce, accadrà nella più completa trasparenza davanti al Parlamento.
La questione dell’utilizzo del Fondo salva stati era diventata un problema sia dentro al governo che con l’opposizione che aveva subito denunciato il mancato coinvolgimento del Parlamento, visto che il 21 aprile Conte andrà alle Camere per parlare del Consiglio europeo e della fase due, ma solo con un’informativa, senza che i gruppi parlamentari possano votare un documento.
Nella giornata i toni si sono alzati, ma la preoccupazione era soprattutto la frattura tra M5S e PD, su un tema come l’Europa che molto spesso ha visto i due partiti su posizioni contrapposte, e con un Presidente del Consiglio che secondo Zingaretti sosteneva di più le posizioni dei grillini. Tutto questo però accade nel corso di una pandemia non ancora sconfitta.
Ora Conte promette di non escludere l’uso del Mes, ma solo al termine di una valutazione delle condizioni, che non devono essere punitive per l’Italia, stando però la sua principale battaglia e cioè quella dei cosiddetti coronabond insieme ad altri paesi europei. Ma se per ora la polemica si ferma, c’è il nodo dei fondi da usare per il prossimo decreto economico di aprile, quali fondi, quelli del Mes oppure no?

Domani l’Ecofin sui finanziamenti per la crisi in Europa

(di Maria Maggiore)

Ci vogliono almeno 1,500 miliardi per salvare l’economia europea dice l’ex falco Valdis Dombrowski, ora sceso a più miti giudizi, il vice presidente della Commissione Europea che parlando a un giornale tedesco spinge perchè si esplori anche la via dei bond in comune. È ripartito il pressing su Germania in primis, poi su Olanda, Austria e Finlandia perchè accettino l’emissione di debito comune per far fronte al dopo corona.
Ne parleranno i Ministri delle Finanze in teleconferenza, ma l’appuntamento decisivo è per giovedì prossimo al summit del 23 aprile, quando l’accordo sull’uso del Mes per le spese sanitarie e senza condizioni verrà approvato dai capi di governo e si comincerà a discutere concretamente di cosa fare dopo per evitare il tracollo della zona euro.
Sul tavolo due opzioni. O la possibilità di aumentare il bilancio europeo anche attraverso prestiti della Banca europea degli investimenti oppure creare un altro fondo ad hoc, un recovery fund, che possa emettere bond a tassi ridotti perchè avranno la garanzia di tutti i paesi europei. È l’idea francese, caldeggiata anche dall’Italia, ma lì bisognerà piegare l’irriducibile Germania, dove il partito della Merkel, la CDU, ha già detto niet, e l’Olanda che nell’accordo di governo tra 4 partiti al potere ha scritto che mai si accetteranno eurobond.
Le diplomazie lavorano, Dombrowski ha detto che “dobbiamo essere chiari con noi stessi, siamo in una crisi senza precedenti. Sta diventando necessario uscire dai vecchi schemi mentali“.

Trivulzio. Perquisizioni negli uffici della Regione Lombardia

(di Letizia Mosca)

I rapporti tra la Regione Lombardia e il Trivulzio, le carte sui protocolli, le direttive date dalla Regione e dall’assessore al welfare dopo la delibera dell’8 marzo, con cui la stessa Lombardia disponeva che le case di riposo accogliessero i malati COVID dimessi dagli ospedali, l’organizzazione interna alle RSA per evitare la diffusione del contagio. Sono soprattutto questi i documenti acquisiti dalla Guardia di finanza negli uffici della Regione, dopo le 17 ore di perquisizione al Pio Albergo Trivulzio in cui sono state sequestrate centinaia di cartelle cliniche e altri documenti cartacei e informatici.
Ora comincia un lungo lavoro di verifica e incrocio delle carte. Ci vorrà almeno una settimana.180 in particolare i morti su cui si stanno concentrando in questa fase le indagini della Procura di Milano. L’inchiesta riguarda diverse Rsa, ma ruota soprattutto attorno al Trivulzio anche perché, a seguito di quella delibera la Baggina, come i milanesi chiamano il PAT, diventa centro regionale di smistamento verso le altre RSA dei pazienti dimessi dagli ospedali al collasso.
A innescare il focolaio al Trivulzio sarebbe stato l’arrivo, in piena emergenza, di 20 di nuovi pazienti, anche se ufficialmente non erano positivi al COVID-19.

In Liguria riaprono le librerie

(di Alessandra Fava)

C’è parecchio movimento, stiamo cercando di gestire la situazione. Siamo contenti. Ci sono alcuni che ritirano degli ordini e ci sono molte richieste – dice Fabio Masi, proprietario della libreria ‘L’amico ritrovato’ nel centro storico, in via Luccoli che oggi ha riaperto dopo cinque settimane di chiusura – Ci muoviamo nei nuovi spazi che abbiamo organizzando eliminando alcuni scaffali, c’è molta partecipazione“.
Si tenta di tornare a una qualche normalità in una libreria del centro storico di Genova, apertura dalle 10 alle 14 e tanta voglia di libri. Si entra in tre o 4 alla volta. Gli altri aspettano nel vicolo. Tutti mettono mascherina e guanti. Sfogliare un libro diventa un’impresa, ma i clienti arrivano con le idee chiare.
A Genova una famosa manifestazione culturale i “Rolly Days” si sposta sul web. Dal 16 al 23 maggio è possibile visitare virtualmente i Rolli, patrimonio Unesco, una sessantina di palazzi storici della nobiltà disseminati nel centro storico. Le dimore erano raccolte in elenchi, detti ‘rolli’. Le case avevano anche una sorta di graduatoria paragonabile alle stelle degli alberghi di oggi.
A proposito di COVID-19, la Regione Liguria sta studiando fasce orarie nei supermercati di prima mattina per evitare che gli anziani incontrino giovani portatori sani. La situazione epidemica è in lieve miglioramento ma continuano ad esserci vittime (oggiono morte negli ospedali 20 persone). L’azienda sanitaria valuta che ci siano focolai di Covid nel 40 per cento delle Rsa per anziani.

Sale cinematografiche tra streaming e riapertura graduale

(di Barbara Sorrentini)

Le sale cinematografiche sono chiuse in tutta Italia e nel resto del Mondo ormai da settimane. Nel nostro Paese già dalla fine di febbraio i cinema hanno dovuto spegnere i proiettori e a quasi due mesi di distanza le speranze di una riapertura in tempi brevi e con le stesse modalità sono nulle.
In questi giorni si inizia a parlare di una riapertura parziale in concomitanza con l’avvio della cosiddetta fase 2, ma ad oggi non si hanno date o altre certezze. Una delle ipotesi al vaglio degli esperti prevede l’obbligo di mascherine e guanti per i luoghi pubblici e, visto il distanziamento sociale a cui saremo obbligati, per le sale cinematografiche si potrebbe studiare un sistema di ingressi limitati e una diversa distribuzione dei posti assegnati. CONTINUA A LEGGERE

COVID-19 e test sierologici: a cosa servono e come funzionano

In questi giorni in cui anche in Italia si iniziano a vedere i primi effetti positivi dalle misure restrittive per il contenimento e il rallentamento dell’epidemia di coronavirus COVID-19, con la cosiddetta Fase 2 ormai alle porte, si sta molto parlando dei test sierologici per la ricerca degli anticorpi, test che ci permetteranno di capire chi è entrato in contatto col nuovo virus e, quindi, di pianificare al meglio la lunga fase di convivenza con questa pandemia.
La Regione Lombardia ha annunciato il via libera alla fase di test sierologici dal 21 aprile al ritmo di 20mila test al giorno. Abbiamo deciso di fare un po’ di chiarezza e abbiamo parlato dell’argomento col professor Cesare Perotti, direttore del Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del Policlinico San Matteo di Pavia. CONTINUA A LEGGERE

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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