Approfondimenti

Abusi, violenze e radicalizzazione nei “campi per vedove” in Siria

Campi Vedove Siria

Sono trascorsi 11 anni dall’inizio della guerra in Siria. Prima dello scoppio del conflitto, il Paese contava 22 milioni di abitanti. Oggi più della metà di loro ha dovuto emigrare. Mentre in Siria sono circa 7 milioni le persone sfollate nei campi profughi. Nel nord-ovest del Paese si trovano i “widow camps“, “campi per vedove” dove vivono decine di migliaia di donne sole, insieme ai loro bambini. Alcune di loro hanno perso il marito nel conflitto, altre sono donne divorziate che, di fronte alle incertezze della guerra, hanno preferito allontanarsi dalle loro comunità e rinchiudersi nei campi. Che, tuttavia, si sono presto trasformati in prigioni dalle quali per molte sarà difficile scappare.

Raccogliendo le testimonianze di 419 persone, 200 donne e 219 bambini tra i 6 e i 18 anni, in 28 di questi “widow camps”, l’ONG World Vision ha stilato un nuovo report, pubblicato il 10 aprile. Le storie raccolte descrivono condizioni di vita durissime.

Circa una donna su quattro ha dichiarato di aver assistito a violenze sessuali nel proprio campo almeno una volta al mese. Il 9% delle intervistate ha invece subito violenza personalmente. Secondo World Vision, per queste donne è difficile se non impossibile allontanarsi o lasciare il campo. E molte hanno confessato di essere state costrette ad avere rapporti sessuali con il personale del posto, in cambio di cibo e denaro.

All’interno di questi campi anche i bambini corrono diversi pericoli. Per riuscire a sostentarsi, le madri sono spesso obbligate a far contrarre alle proprie figlie matrimoni precoci. Allo stesso modo, lo sfruttamento minorile è estremamente diffuso, anche sotto i 10 anni d’età. Il 34% dei bambini ascoltati dalla Ong ha poi detto di aver fatto esprienza di una o più forme di violenza: verbale, fisica, psicologica.

A tutto questo, sempre secondo quanto si legge nel rapporto sui campi per vedove, si aggiunge il rischio di arruolamento da parte di gruppi armati e la radicalizzazione che interessa in particolare i ragazzi, visto che già a 11 anni sono considerati dalla loro comunità degli adulti e potenziali miliziani.

I campi per vedove a Idlib e Aleppo sono gestiti dal opposizione e dalle milizie filo-turche. Qui, secondo l’ong, le condizioni sono drasticamente peggiori rispetto a quelle di altri campi profughi, che ricevono aiuti e sono inclusi in operazioni umanitarie. In diversi “widow camps”, infatti, l’accesso è consentito soltanto a organizzazioni non governative locali. La situazione, quindi, potrebbe essere anche peggiore di quella riportata da World Vision.

Tra gli autori del report, c’è Alexandra Matei che al Guardian ha detto: “In questo momento vediamo come il mondo stia giustamente esprimendo la sua solidarietà alle vittime del conflitto in Ucraina e come i governi si stiano impegnando per fare tutto quello che serve per aiutare queste persone. Ma le vedove siriane e i loro bambini meritano lo stesso livello di empatia, compassione e impegno“.

di Eleonora Panseri

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 03/07 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 03-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 03/07 07:00

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 03-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 01/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 01/07/2025 delle 19:46

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Apertura Musicale di giovedì 03/07/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 03-07-2025

  • PlayStop

    Canzoni di mercoledì 02/07/2025

    Canzoni vuole essere un programma sulla musica italiana cantautorale e non, aperta soprattutto a quelle realtà, già molto note a un pubblico attento e in qualche modo di culto, che però faticano ad avere uno spettro di ascolto più ampio. Sono in genere gruppi, ma anche singoli artisti che sanno giocare molto bene sulla parola e costruiscono testi intelligenti e molto piacevoli da ascoltare. Il programma prevede molte ospitate in cui si ascolteranno i loro repertori, ma anche quelle musiche che li hanno influenzati creando così un ampio cerchio di ascolto. Dal 2 luglio al 3 settembre 2025 dalle ore 23.00 alle ore 24.00. Per coloro che non tirano tardi la sera sarà possibile ascoltare il programma in podcast già dal mattino successivo.

    Canzoni - 02-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 02/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 02-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di mercoledì 02/07/2025 delle 21:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 02-07-2025

  • PlayStop

    Dodici Pollici del 2/7/25 - Ricky Gianco

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi e dedicato al mondo dei vinili. Oggi è di scena Ricky Gianco: cantante, chitarrista e compositore, ha iniziato la sua carriera negli anni ’60 col primo nucleo dei Dik Dik, collaborando poi coi Ribelli e coi Quelli (in seguito diventati PFM), nonché con artisti come Tenco e Jannacci. Negli anni ’70, Ricky porta avanti alcuni progetti musicali (e in seguito teatrali) con il cantautore Gianfranco Manfredi, e parallelamente fonda come discografico la Intingo e La Ultima Spiaggia. Complessivamente ha inciso oltre 20 album come solista. Sul palco si è esibito assieme al musicista Stefano Covri.

    A tempo di parola - 02-07-2025

  • PlayStop

    La politica delle donne, obiettivi raggiunti e sfide ancora aperte - 02/07/2025

    Con Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati, Marilena Grassadonia, responsabile diritti Sinistra Italiana, Valentina Barzotti, deputata del Movimento 5 Stelle. Conduce Barbara Sorrentini con Luigi Ambrosio.

    All you need is pop 2025 - 02-07-2025

Adesso in diretta