L'Ambrosiano

Pace possibile

All’estate militante di Elly Schlein manca la quarta gamba per stare in piedi: la pace. La pace completa, sintetizza, dà senso. Lavoro, giustizia sociale, emergenza climatica, enunciati nella Direzione Pd, sono l’inizio d’un’identità, d’un programma, d’un’alternativa alla destra; punti da tradurre in progetti, modi, tempi, risorse per recuperare vecchie militanze e attrarre nuove leve; le alleanze vengono poi. La pace è il salto di qualità; è cambio di mentalità, rivoluzione culturale, conversione della politica da bottega per sé e gli amici degli amici a “servizio”; è metro su cui misurare gesti individuali e scelte pubbliche. Per la pace ci vuole coraggio: è modo di pensare, vedere le cose, dare una prospettiva alla storia passata e al futuro. È in una visione generale di giustizia che legittima il dare le armi all’Ucraina perché resista all’aggressione di Putin, in quanto l’obiettivo non sono solo tregua o vittoria militare ma ripristino dei diritti, rispetto dell’altro, dialogo, incontro, stop a una psicologia regressiva, arcaica, da età della pietra. In Italia praticare una cultura della pace evidenzierebbe come la destra in sei mesi ha dato prova di scelte opposte: arroganza (la Premier che non fa conferenze stampa e manda video a tv ed eventi); violenza istituzionale (prender per fame la Romagna non nominando il Commissario), linguistica (“pizzo di Stato”; “Stato bancomat”; “Vi fidereste di Schlein e compagni?” detto dal viceministro che diede l’addio al celibato in divisa SS), politica (legiferare per decreto); indifferenza (Cutro). Uno scherzo del destino vedere Meloni e Salvini, già pro Bolsonaro, dover accogliere Lula che col Brasile rilancia un sogno Anni 60: pace a tutti i costi anche grazie al protagonismo di Paesi fuori dai blocchi che cercano giustizia sociale, dignità, lavoro, salute, libertà, diritti, salvaguardia della creazione. La pace è rischio da correre. È a portata di mano ma i suoi nemici son pronti a vanificare tutti gli sforzi. Capitò a Sisifo. Camus, che studiò quel mito, per esorcizzare i fallimenti citava Pindaro: «O anima mia / non aspirare alla vita immortale, / ma esaurisci il campo del possibile». Ecco la pace come arte del possibile è il sogno per cui lavorare.

  • Marco Garzonio

    Giornalista e psicoanalista, ha seguito Martini per il Corriere della Sera, di cui è editorialista, lavoro culminato ne Il profeta (2012) e in Vedete, sono uno di voi (2017), film sul Cardinale di cui firma con Olmi soggetto e sceneggiatura. Ha scritto Le donne, Gesù, il cambiamento. Contributo della psicoanalisi alla lettura dei vangeli (2005). In Beato è chi non si arrende (2020) ha reso poeticamente la capacità dell’uomo di rialzarsi dopo ogni caduta. Ultimo libro: La città che sale. Past president del CIPA, presiede la Fondazione culturale Ambrosianeum.

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    A Milano arriva il Godai Fest: Rodrigo D'Erasmo, tra gli ideatori, ce l'ha raccontato

    Sabato 20 e domenica 21 settembre al Paolo Pini di Milano si terrà la prima edizione del Godai Fest, il festival multidisciplinare che unisce la musica alle arti performative e visive nato da un’idea del musicista Rodrigo D’Erasmo, del produttore Daniele Tortora e dell’artista visivo Cristiano Carotti per abbattere i recinti di genere e di partecipazione, connettere le arti, sperimentare nuovi linguaggi, ampliare le visioni. L’arte, in tutte le sue declinazioni, sarà protagonista di un viaggio attraverso i 4 elementi della cultura umana (Fuoco, Terra, Acqua, Aria) ai quali si aggiunge, secondo la filosofia orientale, il principio del Vuoto. Ad ogni elemento corrisponde un curatore: Rodrigo D'Erasmo in questa intervista di Elisa Graci e Dario Grande a Volume ci ha presentato il concetto e il programma di questo festival.

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    Poveri ma belli di mercoledì 17/09/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Il primo Pride della Valtellina Chiavenna. L'emozione, ha fatto salir la fame! Per merenda: pane burro e acciughe con bollicina,. Poi via si torna a Milano, al Piccolo Salone del Libro Politico al Conchetta. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    In Etiopia inaugurata la diga della discordia

    Il 9 settembre, dopo 14 anni di lavori, l’Etiopia ha inaugurato ufficialmente la Gerd, la Grand Ethiopian Renaissance Dam, il più grande progetto idroelettrico d'Africa, e tra i 20 più grandi al mondo. Da anni la diga è anche causa di tensione con i paesi a valle del Nilo: Sudan e soprattutto Egitto, che temono di vedere ridotte le proprie risorse idriche, anche in considerazione dei sempre più frequenti periodi di siccità. “Questa diga sarà certamente uno degli epicentri di tensione di questa regione nel prossimo futuro” spiega Luca Puddu, docente di storia dell’Africa all'Università di Palermo, al microfono di Sara Milanese. Ascolta l’intervista andata in onda in A come Africa.

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    Oggi a Volume abbiamo iniziato parlando del Festival Suoni Delle Dolomiti giunto alla sua 30a edizione, ma anche del Godai Fest, evento che si terrà nel weekend al Parco Ex Paolo Pini di Milano e che ci racconta Rodrigo D'Erasmo in qualità di direttore artistico. A seguire segnaliamo il concerto-evento pro Palestina organizzato da Brian Eno che si terrà questa sera a Londra, e concludiamo con il quiz dedicato al cinema, oggi incentrato sul film Il Diavolo Veste Prada del 2006.

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