L'Ambrosiano

La Chiesa non è neutrale (anche se non dice per chi votare)

Il modo in cui è stata raccontata la Chiesa che non dà indicazioni sul voto crea il sospetto d’una malcelata nostalgia; una gerarchia interventista farebbe comodo a molti: cristiani non adulti (“non pensanti” diceva Martini); cattolici che fan politica con l’acqua santa ritenendo essa dia peso a scelte e assolva nella cura di interessi “a prescindere”; ai laici che si nutrono di vis anticlericale. Francesco ha tolto gli alibi; con lui il presidente Cei Zuppi: «Dialogheremo con chi andrà a Palazzo Chigi». A guardar bene, tirandosi fuori dalla competizione elettorale i vescovi fanno un servizio al Paese e a sé; aprono un credito verso gli italiani, ritenendoli maturi da scegliere il proprio destino, si rivelano uomini di Dio non di potere e col silenzio fan penitenza per certe volte in cui han parlato; il passato dei rapporti Chiesa/politica ha avuto luci (contributo dei cattolici a Costituzione, democrazia, sviluppo) ma pure ombre lunghe (la Chiesa ruiniana che scelse Berlusconi, Fini, Bossi contro Prodi e la Bindi). I punti di forza della Chiesa son chiari per chi vuol tradurli in stili di vita personali e in atti politici: responsabilità individuale; condivisione dei destini della comunità (città abitabili, bene di tutti nel governo del Paese); prossimità (“Fratelli tutti”, anche i migranti: farlo sapere ai baciapile della Lega); nesso tra ecologia cultura nuova umanità; ordine mondiale se c’è pace. Non dire per chi votare non è esser “neutrali”: neutralità non è categoria evangelica. Il vangelo delle Beatitudini (poveri di spirito, afflitti, miti, chi ha fame e sete di giustizia, misericordiosi, puri di cuore, operatori di pace, perseguitati) è lì per chi è coerente. Sfida per Italia, Europa, varie confessioni. Con l’ecumenismo al lumicino Kirill e Putin fan la guerra santa all’Occidente. Lo scandaloso conflitto tra cristiani minaccia persone e convivenza, inficia la loro credibilità, mina l’idea di Qualcuno o qualcosa (valori alti, storia, Vita) oltre il quotidiano che dà la speranza d’una rigenerazione possibile. Ha scritto Alda Merini: «Quando il cielo baciò la terra nacque Maria». Le labbra per un bacio che unisce e semina amore, non per parole d’odio, tanto meno per dire alla Totò «Votantonio, votantonio!».

  • Marco Garzonio

    Giornalista e psicoanalista, ha seguito Martini per il Corriere della Sera, di cui è editorialista, lavoro culminato ne Il profeta (2012) e in Vedete, sono uno di voi (2017), film sul Cardinale di cui firma con Olmi soggetto e sceneggiatura. Ha scritto Le donne, Gesù, il cambiamento. Contributo della psicoanalisi alla lettura dei vangeli (2005). In Beato è chi non si arrende (2020) ha reso poeticamente la capacità dell’uomo di rialzarsi dopo ogni caduta. Ultimo libro: La città che sale. Past president del CIPA, presiede la Fondazione culturale Ambrosianeum.

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