Sbilanciamoci

È ora di sbilanciarsi

Dopo un anno di pandemia potrebbero veramente cambiare molte cose: le ricette economiche, il ruolo dello Stato, il futuro dell’Europa.

L’austerità e i vincoli di bilancio sono stati archiviati, l’iperliberismo dimenticato, il rigorismo europeo superato, il ruolo dello Stato e delle politiche pubbliche rivalutato.
Quanto tutto questo sia acquisito e definitivo si vedrà nei prossimi mesi. C’è voluta una pandemia, milioni di morti, l’economia in ginocchio per capire che il mercato non è tutto, che la privatizzazione e la riduzione dei servizi pubblici (della sanità innanzitutto) sono state in questi anni un gravissimo errore, che lo Stato non è il demonio ma ha un ruolo centrale, che bisogna sbrigarsi a realizzare la cosiddetta transizione ecologica.

Ripartiamo, qui in Italia, da una situazione drammatica, e non solo a causa della pandemia che ha fatto crollare nel 2020 il PIL di quasi il 9%, ha creato un milione di poveri in più (da 4,6milioni a 5,6milioni) e ha fatto perdere il lavoro a centinaia di migliaia di persone. Ricordiamoci che il PIL procapite è identico a quello di 20 anni fa e la produzione industriale, rispetto al 2000, è inferiore del 18%. Il declino italiano viene da lontano e la pandemia nel 2020 l’ha solo aggravato ulteriormente.

Per anni ci hanno detto che la politica industriale non serviva perchè ci avrebbero pensato le imprese, grazie agli sgravi fiscali (la tassa sui profitti delle imprese era il 37% nel 2000 e oggi è il 24%). Risultato: sono crollati gli investimenti pubblici e privati. Ci hanno detto che si spendeva troppo per la sanità pubblica e abbiamo smantellato i piccoli ospedali. Risultato: l’assenza della medicina territoriale ha acuito l’emergenza della gestione della pandemia e oggi ci troviamo a reinvestire nella medicina territoriale e negli ospedali di comunità. Ci hanno detto per decenni che lo Stato doveva uscire dalle imprese. Risultato: il fallimento dei privati (ILVA, Alitalia, ecc.) che ora chiamano in soccorso il ruolo dell’intervento pubblico per ricapitalizzare (con i soldi pubblici di Cassa Depositi e Prestiti e SACE) le imprese in difficoltà.

Si tratta di cambiare strada e non c’è più tempo da perdere. Il Recovery Plan è un’occasione irripetibile, da utilizzare al meglio. Non si tratta solo di usare bene i soldi, ma di cambiare paradigma e obiettivi. Un modello di sviluppo fondato sul mercato, gli interessi privati e lo sfruttamento della natura è arrivato al capolinea. I profitti devono fare un passo indietro rispetto al benessere delle persone e alla salute del pianeta. Se poi sono compatibili, tanto meglio. La competizione deve cedere il passo alla cooperazione. La svalorizzazione (cioè lo sfruttamento) del lavoro deve arrendersi alla dignità e ai diritti delle persone. La finanza speculativa deve scomparire di fronte all’economia reale. Per fare tutto questo servono politiche incardinate sulla sostenibilità, investimenti pazienti su scelte strategiche, una regia pubblica con strumenti di indirizzo concreti, un welfare (istruzione, salute, assistenza) capace di creare maggiore coesione sociale e benessere.

Vedremo se i progetti del Recovery Plan sapranno farsi interpreti di queste speranze. E’ ora di sbilanciarsi.

  • Giulio Marcon

    Portavoce della campagna Sbilanciamoci!, è stato negli anni '90 portavoce dell'Associazione per la pace e Presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà. È stato deputato indipendente di SEL nella XVII legislatura, facendo parte della Commissione Bilancio. Tra i suoi libri: (con Giuliano Battiston), La sinistra che verrà (minimum fax 2018) e (con Mario Pianta), Sbilanciamo l'economia (Laterza 2013)

ALTRO DAL BLOGVedi tutti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 01/07 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 01-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 01/07 15:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 01-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 01/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 30/06/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 30-06-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Addio all’architetto Francesco Borella

    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristina e Giacomo Borella.

    Clip - 01-07-2025

  • PlayStop

    Dodici Pollici del 1/7/25 - Enrico Gabrielli

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

    A tempo di parola - 01-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di martedì 01/07/2025 delle 14:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 01-07-2025

  • PlayStop

    L'informazione al tempo del nuovo (dis)ordine mondiale - 01/07/2025

    Con Andrea Fabozzi (direttore del Manifesto), Luciano Fontana (direttore del Corriere della Sera) e Agnese Pini (direttrice di Quotidiano Nazionale). Coordina Lorenza Ghidini (direttrice di Radio Popolare).

    All you need is pop 2025 - 01-07-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 01/07/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 01-07-2025

  • PlayStop

    Summertime di martedì 01/07/2025

    Summertime è il nostro “contenitore” per l’informazione delle mattine estive. Dalle 7.45 alle 10, i fatti del giorno, (interviste, commenti, servizi), la rassegna stampa, il microfono aperto, i temi d’attualità. E naturalmente la musica. Ogni settimana in onda uno dei giornalisti della nostra redazione.

    Summertime - 01-07-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di martedì 01/07/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare. A cura di Giulia Strippoli

    Apertura musicale - 01-07-2025

Adesso in diretta