Approfondimenti

Geografie del G8… vent’anni dopo

Agostoni Geografie del G8 Genova

Vent’anni fa, a quella manifestazione tristemente famosa, io non c’ero. Quel 21 luglio la radio mi aveva mandato a Torino al concerto degli U2. “Tu intervista il pubblico per sentire cosa ne pensa di quello che sta accadendo a Genova. Ti chiamiamo in diretta e facciamo dei collegamenti“. Con quello che poi è successo nelle strade del capoluogo ligure non mi ha chiamato nessuno. Vent’anni dopo, non essendoci stato allora, per fare una sorta di via crucis laica sui luoghi di quei giorni, avevo bisogno di uno che c’era stato. Nessuno meglio di Megu, alias Domenico Chionetti della Comunità di San Benedetto al Porto.

Lui c’era, era dei ‘disobbedienti’. E poi è genovese. Mi aspetta alle 9 alla stazione ferroviaria di Principe. Lui e il suo vespone. Più un casco giallo per il sottoscritto. La prima tappa è piazza Portello, uno slargo incassato tra due gallerie.

Piazza Portello_luglio 2021

Da qui parte l’ascensore che sale alla Spianata Castelletto, uno strepitoso “balcone” sospeso sul centro storico con vista a 360° sulla città e sul porto. “In questo punto le suore si riunivano per pregare. La zona rossa era a due passi. Verso le 17 nelle vicinanze arrivò un piccolo gruppo di black bloc e la polizia sparò alcuni lacrimogeni con il risultato di ‘gasare’ le suore” racconta Megu, che ricorda come oltre a loro anche una grossa fetta del mondo cattolico aveva partecipato attivamente a quei giorni. Fedeli di una chiesa povera, indignati e arrabbiati per quello che stava succedendo. Seconda tappa via Tolemaide, lo show down di quello che fu l’inizio degli scontri di piazza. Per arrivarci si attraversa piazza Alimonda, dove fu assassinato Carlo Giuliani.

Via Tolemaide_luglio 2021

Via Tolemaide è uno stradone in discesa che porta alla stazione Brignole. Sulla destra un alto muro la separa dal tracciato ferroviario, sulla sinistra le caratteristiche case genovesi colorate di giallo, con le persiane verdi.

Vicino al distributore di benzina dove mi fermo con Megu le tute bianche e gli altri dimostranti vennero caricati dalla polizia di stato e dai carabinieri CCRI Lombardia. Una carica fortissima. I dimostranti arretrarono in via Casaregis e cercarono di aprire una trattativa con le forze dell’ordine. Iniziarono i caroselli dei blindati, una sorta di tentativo di investire i manifestanti. “Hanno sparato a Carlo” ricorda Megu “ma ancora non riesco a credere che non abbiano ammazzato nessuno con quei caroselli…”. Passa una signora, la fermiamo. E’ rumena e vive a Genova da anni. Le chiediamo cosa si ricorda dei fatti di vent’anni fa. “E’ morto un ragazzo…”. Un inquilino del palazzo adiacente si ferma e ci dice “La polizia, quei giorni, è stata veramente pessima”.

Risaliamo sul vespone di Megu e attraversiamo la città per spostarci in zona Campi, nel ponente cittadino, vicino all’ex ponte Morandi. Vent’anni fa era un’area sterrata, oggi ospita una serie di centri commerciali. Qui incontriamo Federico Traversa, giornalista e scrittore. Una enorme pressa ci ricorda che questo era un quartiere operaio. “Da qui” ci racconta Federico “il 16 giugno 1944 quasi 1500 operai della Siac, della San Giorgio, del Cantiere Ansaldo e della Piaggio vennero deportati verso i campi di concentramento nazisti. La più grande deportazione di non ebrei d’Europa“.

Zona Campi_luglio 2021

Vent’anni fa invece qui, un mese prima delle manifestazioni di cui stiamo parlando, si tenne un concerto di Manu Chao, al termine del quale l’artista sentenziò: “Proxima estacion Zona Rossa“. Manu devolse l’incasso del concerto alla comunità di Don Gallo. Soldi che il Gallo utilizzò anche per creare un punto di ristoro per i manifestanti. Battezzato “bar clandestino”, aprì i battenti il 17 luglio 2020 in Piazzale Kennedy. Ed è proprio quella la nostra ultima meta. Per andarci ripassiamo sulla sopraelavata che costeggia il porto: spettacolo, una vera e propria cartolina turistica.

In piazza Kennedy è stata scritta un’altra pagina drammatica di quei giorni perchè fu il luogo dell’inizio della mattanza finale del 21 luglio. Da qui arrivò sin quasi a Boccadasse. Una vera e propria caccia all’uomo per tutto corso Italia. Neanche il mare offriva una via di fuga perchè in acqua c’erano barche della polizia. Qui, dopo quello di un mese prima, il 18 luglio di vent’anni fa, Manu in compagnia dei 99 Posse tenne un secondo concerto. E ci suonerà, una terza volta, mercoledì prossimo. Se non avete un biglietto è un problema, purtroppo è già già sold out…

  • Autore articolo
    Claudio Agostoni
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 15/09 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 15-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 15/09 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 15-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 15/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 15-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 15/09/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 15-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Jazz Anthology di lunedì 15/09/2025

    "Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).

    Jazz Anthology - 15-09-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 15/09/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 15-09-2025

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 15/09/2025

    Il Suggeritore, storico programma di teatro di Radio Popolare, si trasforma in "Il Suggeritore Night Live" per il suo diciassettesimo compleanno. Ora in diretta ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium “Demetrio Stratos”, il nuovo format è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21:00.

    Il Suggeritore Night Live - 15-09-2025

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di lunedì 15/09/2025

    "Jailhouse Rock", trasmissione di Radio Popolare e Popolare Network, esplora il legame tra musica e carcere. Ogni lunedì dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, il programma include storie e suoni dal mondo delle prigioni, con la partecipazione di detenuti dei carceri di Rebibbia e Bollate che realizzano un Giornale Radio dal Carcere e cover di artisti. Scopri di più su http://www.jailhouserock.it/ e https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 15-09-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di lunedì 15/09/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 15-09-2025

  • PlayStop

    Esteri di lunedì 15/09/2025

    1) Israele prepara l’invasione di Gaza City. Centinaia di carri armati ammassati alle porte della città. Centinaia di migliaia di persone in fuga. In esteri la testimonianza dalla striscia: “questa volta è diverso, sentono che non torneranno più”. (Esperanza Santos, MSF) 2) Washigton conferma il suo sostegno a Tel Aviv, mentre i paesi arabi riuniti in Qatar condannano a parole, ma continuano a mancare azioni concrete. (Emanuele Valenti) 3)Spagna, il premier Sanchez chiede che Israele venga espulsa dalle gare sportive internazionali dopo che i manifestanti pro Palestina sono riusciti a bloccare la Vuelta. (Giulio Maria Piantadosi) 4) Elezioni in Siria rinviate a data da destinarsi. Il paese continua a fare i conti con instabilità regionali e divisioni interne. (Valeria Schroter, Francesco Petronella - ISPI) 5) Dopo 5 anni, Stati Uniti e Cina trovano un accordo su TikTok. La divisione americana della piattaforma sarà statunitense. (Marco Schiaffino) 6) Serie Tv. Agli Emmy Awards Adolescence domina, ma sono Gaza e la Politica a rubare la scena. (Alice Cucchetti)

    Esteri - 15-09-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di lunedì 15/09 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 15-09-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 15/09/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 15-09-2025

  • PlayStop

    Non si può vivere senza farsi spezzare il cuore: Jehnny Beth racconta il suo nuovo album

    “Siamo ancora molto primordiali con le nostre emozioni, e l’amore è spesso connesso alla violenza”, racconta Jehnny Beth ai microfoni di Radio Popolare. È questo il tema centrale di You Heartbreaker You, il nuovo disco dell’ex cantante dei Savages: canzoni d’amore tese tra grida e sussurri, parole che si rompono, suoni noise e industrial. “Viviamo tempi bui” ma se vogliamo cambiare le cose, dobbiamo “imparare a respirare con una costola rotta”. L'intervista di Dario Grande.

    Volume - 15-09-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di lunedì 15/09/2025

    HeyMan! il primo festival per ripensare il maschile arriva a Milano, per avere un luogo fisico dove ripensare la mascolinità e cosa significa essere uomini oggi. Ce lo racconta Francesco Ferreri (@antropoche) di MicaMacho. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 15-09-2025

  • PlayStop

    Volume di lunedì 15/09/2025

    Dopo uno slalom tra le novità musicali della settimana, approfondiamo il disco della settimana Essex Honey di Blood Orange, con Niccolò Vecchia che ce lo racconta in studio. Proseguiamo con l'intervista di Dario Grande a Jehnny Beth, ex cantante dei Savages, in occasione del nuovo disco appena uscito, You Heratbreaker You. Nella seconda parte l'intervento di Marta Fantin di TicketOne, intervistata da Elisa Graci in merito alle discusse modalità di vendita dei biglietti dei Radiohead. Concludiamo con l'intervento telefonico di Nur Al Habash, una delle organizzatrici di Nessun Dorma, che ci racconta il concerto di raccolta fondi per la Palestina tenutosi ieri a Roma.

    Volume - 15-09-2025

Adesso in diretta