Approfondimenti

Cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo piano pandemico? Il parere di Vittorio Agnoletto

Piano Pandemico - Terapie Intensive Campania

Il nuovo piano pandemico dell’Italia è in via di definizione in questi giorni e da ieri sta circolando una prima bozza. Oggi a Fino Alle Otto abbiamo chiesto in primo parere a Vittorio Agnoletto, medico e nostro collaboratore. Cosa emerge da quella prima bozza?

L’intervista di Barbara Sorrentini.

I quotidiani stanno aprendo oggi con un punto in particolare emerso da quella bozza: “salvare chi si può salvare”. Prevederà anche questo il nuovo piano pandemico?

Non possiamo sapere cosa prevederà il piano pandemico nella sua versione finale. La frase che viene riportata, e che sarebbe nella bozza, è un invito ad utilizzare prima di tutti i trattamenti per quei pazienti che hanno maggiori probabilità di trarne beneficio. Non è una novità. Ricalca un orientamento che è stato sancito già mesi fa dalla Svizzera, ad esempio, e che è in discussione anche in altri Paesi. È una frase che un medico non dovrebbe mai assolutamente sentire, perché il medico ha fatto il giuramento di Ippocrate e deve cercare di salvare assolutamente tutti, però ci si è trovati di fronte a delle scelte veramente drammatiche. La presenza di questa frase nel piano pandemico è un po’ come se lo Stato si voglia assumere un po’ di responsabilità e togliendone un po’ ai singoli medici.
Cosa vuol dire “pazienti che hanno maggiori probabilità di trarre beneficio” dai trattamenti? Hanno maggiori probabilità di trarre beneficio le persone anziane, che sono le persone che se vengono colpite dal coronavirus hanno più facilità di arrivare al decesso per cui un intervento può salvare una vita? C’è una probabilità minore di salvarle se tale trattamento venisse applicato, invece, ad una persona più giovane che ha molto meno possibilità di evolvere e che quindi ha davanti a sé tutta una vita. È una frase molto generica che dovrà essere per forza articolata perché non si può pretendere che sia il singolo medico a fare la scelta col rischio poi che gli arrivino una serie di denunce. Certo è che dietro questa frase ci sono tutta una serie di altre vicende che non vengono analizzate, da interventi di prevenzione che non sono stati compiuti ad un approccio ai farmaci del tutto subalterno alle aziende farmaceutiche. È come dire “siamo arrivati a questa situazione, non discutiamo del perchè ci siamo arrivati”. Non mi sembra corretto: dobbiamo andare a vedere perché siamo arrivati a questa situazione e cosa ci sarebbe da modificare per non arrivarci di nuovo.
Nel piano pandemico, sempre secondo le bozze, ci sono altre indicazioni che sarebbero importanti. Sono quelle indicazioni che sarebbero dovute essere nel piano pandemico precedente, mai rinnovato né a livello nazionale né a livello regionale. È presente, ad esempio, la necessità che ci siano sempre tutti i dispositivi di protezione individuale indipendentemente dalla presenza o meno di una pandemia. C’è, ad esempio, il fatto che tutto il sistema sanitario venga sottoposto a condizioni di sperimentazione di situazioni di allarme, una prova generale come se ci fosse una pandemia. Queste cose, se venissero inserite e praticate, potrebbero portare in futuro un beneficio a fronte di eventuali nuove pandemie.

Quando si vedranno gli effetti dei vaccini?

Chiariamo bene la situazione. In questo momento è impossibile vedere già dei benefici dei vaccini: le persone che sono state vaccinate sono un numero assolutamente esiguo rispetto ai 60 milioni di italiani. Ad oggi non c’è nessuna persona in Italia che è stata vaccinata due volte e che quindi ha terminato il percorso di vaccinazione previsto dalla Pfizer. Le persone vaccinate finora hanno ricevuto una sola dose, la quale secondo la stessa azienda ha un’efficacia intorno al 50%. La discussione che si è aperta ieri a me sembra estremamente pericolosa: vi è stata anche un’esponente del governo che ha detto “aumentiamo il numero di persone con una sola vaccinazione e rimandiamo la seconda vaccinazione a più avanti“, come è stato già fatto in Gran Bretagna ed è stato criticato dalla stragrande maggioranza degli esperti perché quello che noi sappiamo, o che l’azienda dice, è che c’è un 94% di efficacia contro l’evoluzione della patologia per chi ha fatto due vaccinazioni. Noi rischiamo di avere tante gente che abbassa la guardia e diminuisce il comportamento di prevenzione perché ritiene comunque dentro di sè di esser stata vaccinata anche se l’efficacia è limitata. In più noi non sappiano cosa accade con la seconda vaccinazione se questa è spostata di diverse settimane nel tempo, cioè se l’efficacia rimane al 94% o diminuisce. Stando a quanto detto da Pfizer, se si distanziano troppo i tempi la prima e la seconda vaccinazione l’efficacia diminuisce.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 18/09 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 18/09 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 18/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 18/09/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Alessio Lega ricorda Fausto Amodei: "Sublime la sua scrittura, una persona tenera e ironica"

    È morto a 91 anni Fausto Amodei, figura cruciale per la canzone popolare italiana che alla fine degli anni cinquanta aveva contribuito a fondare il Cantacronache, il primo esperimento di canzone politica “d’autore” in Italia. Tra i suoi capolavori 'Per i morti di Reggio Emilia', una delle canzoni popolari e politiche più suonate nelle piazze d’Italia. Ma "le sue canzoni sono riuscite ad andare ben oltre il suo nome” diventando parte dell’immaginario collettivo, ricorda il cantautore Alessio Lega ai microfoni di Radio Popolare. Ascolta l'intervista di Niccolò Vecchia.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 18/09/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 18-09-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 18/09/2025

    Inizia la Milano Green Week! gli eventi e iniziative le presenta l'assessora al verde, Elena Grandi. Rachele di Magiafiori, la nostra chef vegetale ci sugegrisce poi un menù tutto...green. Marcello ed Elisa, infine, ascoltatori/educatori ci han scritto per raccontarci La Rosa dei Venti, l'associazione che da anni nel comasco, lavora per l'inclusione di persone con disturbi di personalità. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 18-09-2025

  • PlayStop

    Volume di giovedì 18/09/2025

    In compagnia di Niccolò Vecchia telefoniamo ad Alessio Lega per ricordare, nel giorno della sua scomparsa, Fausto Amodei, un vero simbolo della canzone politica d’autore italiana. Segue mini live in studio con il giovane jazzista Francesco Cavestri in vista del suo concerto al Blue Note di martedì prossimo. Nella seconda parte siamo in compagnia di Piergiorgio Pardo, nostro ospite fisso per la rubrica LGBT, con cui parliamo del film “I segreti di Brokeback Mountain” e alcuni eventi del weekend. Concludiamo con una telefonata a Marina Catucci da New York, per commentare l’improvvisa sospensione dello show di Jimmy Kimmel dalla rete Abc, a seguito di una frase “scomoda” su Charlie Kirk detta dal conduttore in trasmissione.

    Volume - 18-09-2025

  • PlayStop

    Il drammaturgo Christopher Adams vince il Premio Annoni sfidando gli stereotipi della mascolinità

    Venison è il testo teatrale che si è aggiudicato il Premio Annoni per la Drammaturgia LGBTQ+ 2025 nella sezione in lingua inglese. Il suo autore, il drammaturgo angloamericano Christopher Adams, porta sulla scena una storia d'amore queer fra due giovani uomini, le cui vicissitudini professionali finiscono per scatenare dinamiche di competizione e predominio, tipiche di una mascolinità stereotipata. Il testo li consegna a una specie di resa dei conti nel cuore di una foresta, vicino a un capanno da caccia. Lo abbiamo intervistato mentre, a Londra, era appena uscito da un corso di tip tap. L'intervista di Ira Rubini.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 18/09/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 18-09-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 18/09/2025

    Ritorna la rubrica mensile con Stefania Ferroni e Riccardo Vittorietti di @Officina del Planetario di Milano sul cielo e gli animali. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 18-09-2025

  • PlayStop

    Cult di giovedì 18/09/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Saul Beretta sui prossimi appuntamenti di La città che sale; Fondazione Feltrinelli organizza in tre quartieri di Milano e a Pavia la due giorni "L'isola che non c'è" dedicata ai giovanissimi; il drammaturgo angloamericano Christopher Adams ha vinto il Premio Annoni per la DRammaturgia LGBTQ+ 2025 per la sezione in inglese con il testo "Venison"; la rubrica di classica e lirica di Giovanni Chiodi...

    Cult - 18-09-2025

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 18/09/2025

    Stati Uniti, la politica della guerra civile. Perchè l'assassinio di Charlie Kirk è una svolta in questa guerra civile? Le identità politiche della vittima e del suo assassino. Kirk era un "political performer". Tyler Robinson appartiene al mondo dei gamer online. Benvenuti "nel nuovo mondo", ha scritto l'ospite di Pubblica Mattia Diletti, sociologo politico, studioso della politica americana, autore di «Divisi. Politica, società e conflitti nell’America del XXI secolo», pubblicato da Treccani.

    Pubblica - 18-09-2025

  • PlayStop

    A come Africa di giovedì 18/09/2025

    A cura di Sara Milanese. Puntata dedicata alla guerra in corso in #Sudan e alla situazione umanitaria; con #IrenePanozzo facciamo una fotografia del conflitto sul campo e degli interessi regionali; con #ClaudiaPagani di #Emergency raccontiamo la situazione a #Khartoum.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 18-09-2025

Adesso in diretta