Approfondimenti

Coronavirus, il ministro Boccia: “Ordinanza unica per tutte le Regioni senza focolai”

vertice governo coronavirus

Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia è intervenuto a Radio Popolare all’indomani della stesura della nuova ordinanza legata all’emergenza coronavirus COVID-19 che punta ad uniformare le direttive da seguire per tutte le Regioni che non presentano focolai.

L’intervista di Lorenza Ghidini e Roberto Maggioni a Prisma.

Il governo ha raccolto tutte le ordinanze delle varie regioni per l’emergenza coronavirus con l’obiettivo di armonizzarle ed emetterne una unica. Quando vedremo i frutti di questo lavoro?

Questo lavoro è stato fatto nella giornata di ieri. È stato un lavoro faticoso, ma molto utile. Nei giorni scorsi le Regioni fuori dalle aree in cui ci sono i focolai avevano iniziato ad organizzarsi autonomamente rispetto ai movimenti interni nel Paese. L’aver chiuso le università in Lombardia, Veneto e Piemonte aveva riportato alcune decine di migliaia di ragazzi a tornare nelle Regioni di origine. E i sindaci, ad un certo punto, non avendo tutte le informazioni, hanno iniziato ad incalzare i presidenti delle Regioni. Siamo intervenuti e abbiamo preparato un’ordinanza unica che toccherà tutte le Regioni che non hanno aree cosiddette cluster, quindi la stragrande maggioranza tranne Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Per il momento restano agganciate a queste tre anche Piemonte, Friuli-Venezia Giulia e Liguria. In tutte le altre vi sarà un’ordinanza unica che è stata concordata ieri sera e questo consentirà agli italiani di poter attivare le stesse procedure in ogni Regione.

Quali sono queste procedure?

Si tratta semplicemente della necessità, se si è stato nelle aree focolaio, di comunicarlo al medico di base e di seguire il percorso che tutti devono seguire nel caso in cui abbiano avuto contatti con le persone contagiate. Ci sono numeri di riferimenti, bisogna attivare alcune procedure nei luoghi chiusi a partire dalla disinfestazione delle mani nelle scuole. Tutte attività che devono essere svolte allo stesso modo in tutte le Regioni che non sono cluster. Era una cosa di buon senso che andava coordinata. Nessuno era pronto a questa straordinarietà, ma ora ci siamo ed è giusto gestirla nel modo più coordinato possibile.

E cosa cambierà per Regioni come la Lombardia che sono classificate come zona gialla?

Fino al 1° marzo sono in vigore le misure eccezionali emanate nei giorni scorsi. Venerdì avremo un altro Consiglio dei Ministri e con la Lombardia si lavora gomito a gomito e si valuta di volta in volta. Sta emergendo sempre di più che il tema non è la Lombardia, ma alcune province della Lombardia. L’Italia è stata rigorosa e trasparente: per mettere in sicurezza gli italiani abbiamo migliaia di tamponi, cosa che non è stata fatta in altri Paesi e non escludiamo che piano piani potranno venir fuori casi anche negli altri Paesi.
Non stiamo parlando di un virus letale, ma di un virus che non si conosceva prima. E per questo sono scattati i meccanismi di contenimento del contagio. I casi di decessi sono in tutti i casi di persone che avevano un quadro clinico compromesso. È bene che chi ci ascolta sappia che stiamo parlando di un virus che non si conosceva prima, che va circoscritto e va contenuto, ma che non è un virus che distrugge il Mondo e il Paese. Dobbiamo tutti tornare alla normalità e penso che anche in Lombardia sarà chiaro, nel giro di qualche giorno o di settimane al massimo, che i focolai sono alcune aree di alcune provincie ed è sbagliato parlare di tutta la Lombardia, così come di tutto il Veneto o di tutta l’Emilia-Romagna.

In Lombardia dobbiamo aspettarci nella prossima ordinanza una differenziazione tra la zona rossa e il resto della Regione?

Sarà inevitabile perché dobbiamo tornare alla normalità in tempi brevi. Lo decideranno il ministro Speranza, l’Istituto Superiore di Sanità e il Presidente Fontana per la Lombardia e gli altri presidenti per le altre Regioni che hanno aree cluster. Tra il 1° e il 15 marzo ci sarà un altro DPCM che indicherà la strada per il graduale ritorno alla normalità e penso che si andrà verso una circoscrizione dei territori.

Milano oggi come viene considerata?

Milano è una città sana. È la locomotiva del Paese e deve tornare ad esserlo. È evidente che la frenata di questi giorni è legata al fatto che nessuno di noi conoscesse i confini del contagio. Ora è tutto più chiaro e stiamo intervenendo. Il Salone del Mobile che slitta e riparte deve essere di insegnamento per tutti: si può rinviare un evento di qualche giorno o di qualche settimana, ma bisogna subito riprogrammare la partenza. L’Italia è un grande Paese e lo sta dimostrando sia nell’emergenza che nella ripartenza.

Foto dalla pagina Facebook del ministro Francesco Boccia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 01/07 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 01-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 01/07 15:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 01-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 01/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 30/06/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 30-06-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Addio all’architetto Francesco Borella

    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristina e Giacomo Borella.

    Clip - 01-07-2025

  • PlayStop

    Dodici Pollici del 1/7/25 - Enrico Gabrielli

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

    A tempo di parola - 01-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di martedì 01/07/2025 delle 14:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 01-07-2025

  • PlayStop

    L'informazione al tempo del nuovo (dis)ordine mondiale - 01/07/2025

    Con Andrea Fabozzi (direttore del Manifesto), Luciano Fontana (direttore del Corriere della Sera) e Agnese Pini (direttrice di Quotidiano Nazionale). Coordina Lorenza Ghidini (direttrice di Radio Popolare).

    All you need is pop 2025 - 01-07-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 01/07/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 01-07-2025

  • PlayStop

    Summertime di martedì 01/07/2025

    Summertime è il nostro “contenitore” per l’informazione delle mattine estive. Dalle 7.45 alle 10, i fatti del giorno, (interviste, commenti, servizi), la rassegna stampa, il microfono aperto, i temi d’attualità. E naturalmente la musica. Ogni settimana in onda uno dei giornalisti della nostra redazione.

    Summertime - 01-07-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di martedì 01/07/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare. A cura di Giulia Strippoli

    Apertura musicale - 01-07-2025

Adesso in diretta