Approfondimenti

Verità per tutti i desaparecidos egiziani

La stampa egiziana si è data una mossa sul caso degli scomparsi a partire dalla vicenda di Giulio Regeni. Un dibattito che fino a sabato scorso era racchiuso dentro le gabbie delle direttive e veline del governo. Non si accennava minimamente a qualsiasi dubbio sulla condotta delle istituzioni statali preposte alla sicurezza, polizia e forze armate. Chiunque sia uscito fuori dai binari, si è visto accusato di tradimento.

Un caso simile è quello di Khaled Said, assassinato dalla polizia nel 2010, ai tempi di Mubarak, ed è il caso che ha scosso l’opinione pubblica egiziana, perché l’assassinio era avvenuto per motivi oscuri ed in pubblico, davanto ad un bar. La polizia in quel caso aveva emesso un comunicato sostenendo che aveva ingoiato una forte quantità di droga. Ma la testimonianza di un medico e un video hanno incastrato i tre poliziotti, che erano loro stessi implicati nella spartizione della droga sequestrate per rimetterla nel mercato. La mamma di Khaled ha mandato un messaggio video alla mamma di Giulio Regeni, nel quale esprimeva solidarietà. Nei media e nelle tv di Stato e qulle filo governative si sono scatenate contro la signora Leila, accusandola di tradimento e chiedendo che sia processata.

La reazione della famiglia Regeni e la scossa del governo Renzi hanno allertato diplomazia e opinione pubblica al Cairo. Cinque giorni fa, Al-Khabar, un giornale governativo, ha pubblicato una sintesi del dossier che la commissione egiziana avrebbe portato a Roma. In quel testo si diceva chiaramente che sarebbero state omesse, per ragioni di sicurezza dello Stato, video e foto della prima autopsia compiuta dal medico legale egiziano. Le proteste del governo italiano e le notizie di possesso da parte degli inquirenti italiani di intercettazioni hanno portato al rinvio della missione di alcini giorni e ad integrare il dossier con quelle parti mancanti, ma fondamentali per permettere all’inchiesta italiana di approfondire le indagini. Al Masry Alyom, scrive che nel dossier ci sono le registrazioni delle videocamere, i tabultati delle chiamate del cellulare di Giulio e l’intero rapporto del medico legale egiziano sull’autopsia.

Le inchieste giornalistiche della stampa italiana hanno dato fastidio al potere in Egitto, hanno incoraggiato la stampa egiziana militante a parlare del tema delle sparizioni, riprendendo l’eco degli articoli riguardanti il caso Regeni.

Non solo, ma la stessa stampa governativa come per esempio Al Ahram, autorevole e più diffuso quotidiano arabo, in un editoriale, di domenica 3 aprile, a firma dello stesso direttore, Mohammed Adel Hadi Allam, ha lanciato un messaggio chiaro alle autorità del Cairo: “Prima del momento della verità, esortiamo lo Stato a portare in giudizio gli autori del crimine. Annunciare con trasparenza le verità trovate o le dimissioni dei negligenti che sono responsabili direttamente di questo incidente, per salvare la reputazione dell’Egitto, il suo posto e la sua credibilità sul piano internazionale… La situazione è seria – conclude Abdel Hadi Allam – e non consente leggerezze, e lo Stato deve fare una pausa reale perché si possa recuperare una reputazione minacciata».

Lo stesso giorno, la corrispondente da Washington del settimanale egiziano Rose El Yousuf e collaboratrice conn la Tv di Stato, Hanna El badry, ha lanciato un segnale: “”Il governo italiano sa tutta la verità sulla morte di Regeni, perché ha in mano i tabulati e le registrazioni delle telefonate tra inquirenti, funzionari del ministero dell’interno e i politici del Cairo”. Un’interattività con vicende della sicurezza nazionale che prima non si erano verificati dalla destituzione di Morsi e le elezioni di Al Sisi.

Si sono succedute, dopo moltissime trasmissioni, inchieste su Internet e campagne sui social network che chiedono trasparenza e verità.

Probabilmente dietro queste pressioni il governo del Cairo ha rinviato il viaggio della commissione egiziana a Roma di qualche giorno, per potere provvedere all’inserimento dei documenti d’indagine che gli inquirenti italiani chiedevano, cioè le registrazioni delle videocamere di sorveglianza che documentavano il percorso seguito da Giulio il 24 gennaio, nelle ore precedenti alla sua sparizione, i tabulati telefonici del suo cellulare e tutto il rapporto del medico legale egiziano, con allegate le foto.

Il ritardo della visita e l’inserimento delle documetnazioni richieste dimostra che le autorità egiziane tengono a mantenere i buoni rapporti con l’Italia, rapporti di amicizia politica e di interessi economici importanti, sia nel settore turistico sia in quello industriale e energetico.

In Egitto c’è una società civile molto resistente e ben organizzata. Non bisogna lasciarla sola. Una delle misure che il governo egiziano ha preso negli ultimi tempi è la chiusura del Centro Al Nadeem, un importante istituzione che assiste, anche in termini psicologici, le famiglie delle vittime della repressione.

E’ opportuno che la campagna per la verità sul caso #GiulioRegeni sia collegata alla rivendicazione popolare, in Italia e altrove, per la retrocessione del govenro del Cairo da questo gravissimo passo.

  • Autore articolo
    Farid Adly
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR venerdì 26/04 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 26-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 26/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 26-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 26/04/2024 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 26-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 27/04/2024

    La nuova frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalle 23.45. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 26-04-2024

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 26/04/2024

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 26-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 26/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 26-04-2024

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 26/04/2024

    Psicoradio, la radio della mente Nasce nel 2006, frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Bologna e l’associazione Arte e Salute Onlus. Il progetto PSICORADIO è composto da due momenti intrecciati: un corso di formazione per operatori radiofonici rivolto a utenti dei servizi psichiatrici del dipartimento di salute mentale di Bologna e provincia, tenuto da professionisti della comunicazione guidati dalla direttrice della testata, prof. Cristina Lasagni (Università della Svizzera italiana). una testata radiofonica, Psicoradio, regolarmente registrata al tribunale di Bologna, che si occupa dei temi della salute mentale. I programmi di Psicoradio privilegiano i territori della psiche nei suoi incroci con il sociale e la cultura. Tutti gli argomenti – dalla cronaca all’arte – sono guardati da un punto di vista prevalentemente psicologico. Nelle trasmissioni si incrociano vari registri: poetici, informativi, ironici, scientifici, narrativi, autobiografici, assieme alle voci di chi la sofferenza psichica la sta attraversando. l corso di formazione per operatori radiofonici, articolato in tre anni, è tenuto da professionisti della comunicazione, della cultura, dell’arte, della psichiatria. Nel corso si apprendono i saperi classici del “fare radio”: quelli tecnici (registrazione, montaggio, regia); quelli giornalistici (l’intervista, l’inchiesta, ecc); quelli che servono per ideare e costruire una trasmissione, un palinsesto; e ciò che riguarda la programmazione musicale. Oltre ai contenuti prettamente comunicativi il corso aggiunge ambiti “psi”: per esempio, la psichiatria e la psicologia, nelle loro storie ed evoluzioni, ma anche terreni meno conosciuti ma oggi importanti come quelli dell’etnopsichiatria. Nei primi 5 anni di attività Psicoradio ha realizzato più di 220 trasmissioni nazionali, circa 20 trasmissioni per altre testate e 20 trasmissioni in diretta. Ha anche realizzato campagne di sensibilizzazione e comunicazione e convegni su temi cari alla redazione: nel 2008 la ricerca Follia scritta, sulle parole della salute mentale nella stampa nazionale, nel 2010 la campagna Basaglia piace solo in tv?, per la difesa della legge 180 e contro alcuni progetti di legge di modifica e nel 2011 Cronisti della mente, incontro delle radio che trattano la salute mentale.

    Psicoradio - 26-04-2024

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 26/04/2024

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 26-04-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di venerdì 26/04/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 26-04-2024

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 26/04/2024

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci Data di nascita: 6 ottobre 2003 (magazine domenicale di un’ora dalle 11.30 alle 12.30) Ogni giorno Chawki Senouci e Martina Stefanoni scelgono alcuni fatti che ritengono interessanti da segnalare agli ascoltatori e li propongono sotto forma di racconto, rubriche, reportage, piccole storie, interviste, approfondimenti e analisi. Essendo Esteri un magazine radiofonico i modi per “comunicare “ sono i titoli, un breve notiziario e i servizi lunghi. Il tutto inframezzato dai cosiddetti “intrusi” (notizie telegrafiche) e da stacchi musicali.

    Esteri - 26-04-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di venerdì 26/04/2024

    Quando le prime luci della sera… no, non è l’incipit di un romanzo. E’ l’orario in cui va in onda “Muoviti, muoviti” la trasmissione che vi accompagna nel rientro a casa dopo una giornata di lavoro, di studio o di semplice e puro fancazzismo (voluto o subito). Il racconto dei fatti principali della giornata, le piccole notizie che assurgono a tema di interesse generale, gli argomenti più dibattuti sui social, l’andamento del primo anno scolastico in presenza post-Covid, le elezioni (amministrative e del Presidente della Repubblica ma anche quelle dei consiglieri di condominio nel caso…), il presente e il futuro dell’atletica leggera dopo i successi di Tokyo. Tutto questo e molto altro lo trovate in “Muoviti muoviti” dalle 17.30 alle 19 dal lunedì al venerdì su Radio Popolare con Davide Facchini, Luca Gattuso e Marta Zambon.

    Muoviti muoviti - 26-04-2024

  • PlayStop

    Playground di venerdì 26/04/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 26-04-2024

  • PlayStop

    Meraviglie di venerdì 26/04/2024

    Canzoni per le quali vale la pena stupirsi, tra passato, presente e prossimo futuro. Un compendio di canzoni per cui stupirsi ogni mese in compagnia di Tommaso Toma, pescando dal presente e dal passato tra nuove scoperte, ristampe di catalogo e composizioni che possono dare indizi sul prossimo futuro.

    Meraviglie - 26-04-2024

  • PlayStop

    Jack di venerdì 26/04/2024

    Per raccontare tutto quello che di interessante accade oggi nella musica e in ciò che la circonda. Anticipazioni e playlist sui canali social di Matteo Villaci.

    Jack - 26-04-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 26/04/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che oggi ha ospitato Massimo Vacchetta del @centro Recupero Ricci La Ninna di Novello per parlarci della situazione dei Ricci in questo periodo, ma anche di @Fiera dei Librai di Bergamo e @Bruno Bozzetto

    Considera l’armadillo - 26-04-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 26/04/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 26-04-2024

  • PlayStop

    Giorni migliori di mercoledì 26/04/2024

    Con Francesca Albanese, relatrice speciale Onu su territori occupati palestinesi, esaminiamo la crisi senza fine della comunità internazionale nel fermare la guerra e i massacri a Gaza. Albertina Soliani, vicepresidente Anpi e presidente Casa Cervi, analizza il significato di questo 25 aprile. Daniele Macheda segretario Usigrai ci presenta le ragioni dello sciopero dei giornalisti Rai proclamato per il 6 maggio: è a rischio la liberta d'informazione: Climatologie con Sara Milanese svela le bufale sulle case green. Danilo Lillia dell'Anpi di Dongo ci racconta la mobilitazione antifascista contro la parata nostalgica per i gerarchi fucilati il 28 aprile 1945. E la storica Iara Meloni ci presenta i "passi della libertà" che sempre domenica sulle colline piacentina vi accompagnerà in u trekking teatrale e resistente,

    Giorni Migliori – Intro - 26-04-2024

Adesso in diretta