Approfondimenti

Tutti i delusi da Meloni, il questionario del Pd, l’idea del ministro Nordio e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di martedì 6 dicembre 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La guerra in Ucraina entra in una nuova fase, quella degli attacchi in territorio russo. E l’iniziativa ucraina preoccupa anche gli Stati Uniti. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dice la sua sulle politiche economiche del governo e non è una promozione: “L’impegno preso sul Pnrr con l’Europa va onorato”. In Iran il Parlamento annuncia la sostituzione della polizia morale con un regolamento ancora più severo per le donne: chi indossa male il velo prima sarà avvisato con un sms, poi seguiranno altre, non ancora chiare, sanzioni. Infine, il blocco del conto in banca.

La manovra economica? Bocciata

“Un impegno che va onorato”. Oggi Sergio Mattarella ha usato queste parole a proposito del Pnrr e in particolare dei progetti che riguardano le infrastrutture. Un intervento che si inserisce nel contesto delle polemiche sui ritardi nei piani italiani legati ai fondi europei. “Condivido le parole del presidente, è importante che queste risorse arrivino a terra” ha detto poco fa Giorgia Meloni, che è tornata anche sulla bocciatura della legge di bilancio da parte di Bankitalia, negando che dall’istituzione finanziaria siano arrivate “critiche sostanziali sulle grandi voci della manovra”. La bocciatura però c’è stata, come quelle arrivate dai sindacati e da Confindustria. Il servizio di Luigi Ambrosio

(di Luigi Ambrosio)

Succede, quando le aspettative che si creano attorno a te sono troppo alte. C’è stato un momento durante la campagna elettorale in cui sembrava che una bella fetta di Italia guardasse a Giorgia Meloni come la salvatrice della Patria. Pure da parte di quelli che non l’avrebbero mai votata.
La frase che si orecchiava per strada era “stiamo a vedere cosa combina”.Sono trascorsi meno di tre mesi. E siamo passati dal vediamo che cosa combina al “ma che cosa combina?” E stavolta non lo dice il popolo ma lo dicono: la Confindustria, i sindacati, la Banca d’Italia, l’Unione Europea, il Presidente della Repubblica. Nella narrazione della destra radicale cui Meloni appartiene in fondo non ci sarebbe scenario migliore: il famoso ritornello del “popolo contro le élite”. Il problema è che poi esiste la realtà e nella realtà tutte queste riserve nei confronti della manovra economica del Governo Meloni hanno ragioni concrete: è una Legge di Bilancio da cui emerge che non esiste alcuna visione a lungo termine. Uno straccio di idea di cosa sarà l’Italia nei prossimi 10, 20, 30 anni. Si è passati dalle troppe aspettative alla constatazione che Meloni parla solo ai suoi elettori. E punisce gli elettori altrui. Gli autonomi premiati, i percettori di reddito di cittadinanza puniti. Le battute del sottosegretario Fazzolari contro la sinistra che vuole fare l’aperitivo pagando con il Pos irridono chi vorrebbe un paese moderno, non troppo, semplicemente come il resto d’Europa. E dalle parti della maggioranza si comincia a mettere in discussione perfino il Pnrr, cioè il più importante progetto strategico degli ultimi decenni in Italia, figlio del lavoro dei governi Conte 2 e Draghi insieme a Bruxelles. Se metti in discussione la strategia e dai il via libera ai “è finita la pacchia” di chi si rifiuta di accettare il Pos, in Europa e nelle istituzioni italiane è logico che scatti il campanello d’allarme. Un allarme per oggi e soprattutto per il futuro. A cui il Governo sta rispondendo con le battute contro i rompipalle e i radical chic.

Carlo Nordio vuole una “profonda riforma” delle intercettazioni

In Senato oggi ha parlato il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha annunciato una serie di possibili misure: innanzitutto una “profonda revisione” delle intercettazioni, diventate – secondo il ministro – “strumento micidiale di delegittimazione”. Poi la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri e una riforma del codice penale in senso “garantista e liberale”, così ha detto Nordio. Sempre al Senato si sta esaminando il cosiddetto “decreto rave” ed è stato approvato un emendamento che permetterebbe a chi ha commesso reati contro la pubblica amministrazione di ottenere i benefici penitenziari, come i permessi premio e il lavoro esterno al carcere. “Un segnale di un nuovo corso”, ha commentato il viceministro alla giustizia Francesco Sisto.

Il Pd si auto-interroga con un questionario

(di Anna Bredice)

Si chiama “La bussola”. E’ il documento suddiviso in una quindicina di domande con risposte multiple rivolto ai circoli, agli iscritti, agli esterni che hanno aderito all’Assemblea costituente. Un titolo azzeccato, se è vero che si tratta di un partito alla ricerca della strada giusta per riprendersi dalla crisi attuale e rinnovarsi. Da qui inizia la discussione nelle sezioni e tra i militanti, le domande non ci girano intorno, vanno abbastanza al sodo: “quale è il senso profondo di un nuovo Pd nella politica”, si chiede. le risposte variano dal partito che difende le conquiste sociali e sindacali ottenute dai lavoratori, alla transizione ecologica, alla crescita economica e l’affidabilità dell’Italia nei mercati finanziari. Insieme alla domanda se è stato o no un errore aver appoggiato i governi tecnici, è un questionario che riflette in ogni domanda la doppia anima di un partito, che il dibattito attuale divide schematicamente in una visione liberista o di sinistra e a ritroso fino al peccato originale per alcuni di aver messo insieme democristiani e post comunisti. Da qui parte la discussione che deve concludersi il 20 gennaio con il Manifesto dei valori e dei principi. Il 27 gennaio è il termine per le candidature, ma dei nomi si parla già da tempo, anche se sul sito del partito alla voce candidati, al momento ufficialmente ne compaiono tre, Stefano Bonaccini, Paola de Micheli e Elly Schlein. Quest’ultima oggetto di attacchi dal giorno in cui ha ufficializzato la candidatura, attacchi scomposti sulla sua storia, provenienza, attività politica, critiche che arrivano da destra, che sembra aver dimenticato già dimenticato la propaganda della prima donna a Palazzo Chigi. Ma i giudizi negativi arrivano anche dai renziani, da elettori di sinistra, magari vicini ai Cinque stelle di Conte, che scommette sulla crisi del Pd per alimentare i suoi consensi. Elly Schlein punta a superare le correnti del partito per rinnovarlo, ma ha bisogno di trovare appoggi dentro al Pd per superare le primarie del 12 febbraio, quelle tra gli iscritti. Franceschini fa sapere che al momento non dice nulla, Andrea Orlando non si è schierato ancora, e si attende ancora la candidatura del sindaco di Pesaro, Matteo Ricci. Il 19 febbraio le primarie, quelle aperte a tutti ed Elly Schlein punta a quelle, ma è solo l’ultima tappa di un percorso che durerà due mesi.

L’Europa vieta i beni “che contribuiscono a distruggere le foreste”

L’Unione europea dice basta alla vendita di beni che contribuiscono alle distruzione delle foreste. Il Parlamento europeo e gli Stati membri hanno raggiunto un accordo che entrerà in vigore dopo il via libera definitivo del Consiglio. Cacao, caffè, soia, olio di palma e altre merci, anche derivate, non potranno più essere importati nel continente, se provengono da terreni disboscati dopo il dicembre 2020. Inoltre, per la prima volta, spetterà alle aziende dimostrare il contrario.
Sentiamo Martina Borghi, responsabile della Campagna Foreste di Greenpeace Italia

Domani la stagione d’opera e balletto della Scala apre con Boris Godunov

(di Ira Rubini)

La bacchetta è quella di Riccardo Chailly. La regia quella di Kasper Holten. Sul palco uno specialista, il basso Ildar Abdrazakov. Il titolo è “Boris Godunov” di Modest Mussorgskij, importante per la Scala perché passato alla storia nella versione diretta da Claudio Abbado con la regia di Ljubimov. Ma sotto la gonna (tunica) di Boris c’è di più. In una Prima che si preannuncia tempestosa, in piazza Scala potrebbero essere in tanti a manifestare, da varie sigle sindacali, ai centri sociali, alla comunità ucraina per il titolo russo che apre la stagione, ai lavoratori degli enti di musica e spettacolo che, come la Scala, hanno subito un violento taglio dei contributi regionali e comunali. Vista la presenza di Giorgia Meloni, Ursula Von der Leyen, oltre al Presidente Mattarella, al Sindaco, al Governatore Fontana e al Presidente del Senato Ignazio La Russa, il palco reale rischia l’overbooking, ma soprattutto le contestazioni politiche. Insomma, sembra di essere tornati un po’ ai tempi di Verdi. Ma è solo un’illusione momentanea.

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    Redazione
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    Prospettive musicali dà risalto a una serie di espressioni musicali che trovano generalmente poco spazio nelle programmazioni radiofoniche mainstream. Non pensando al genere come concetto limitativo, Prospettive musicali vuole suggerire percorsi di ascolto eterogenei. Prospettive musicali potrà accostare musiche medioevali e avanguardie elettroniche, free jazz e musiche per ambiente, danze etniche e partiture contemporanee, improvvisazione e composizione, avant rock e canzone, silenzio e rumore, invitando il proprio pubblico a condividere esperienze di ascolto coraggiose e «di confine». Alessandro Achilli collabora con Radio Popolare dal 17 marzo 1991 con i cicli Sciabadà (1991), Est (1992), Le vacanze di monsieur Hulot (1991, con Giovanni Venosta, e 1992), L’Orchestra (1996), Concerti da Babele (2001, 2002, 2003), Township Beat, musiche dal Sudafrica (2010) e corrispondenze dai festival Mimi (Provenza), Ring Ring (Belgrado), London Jazz Festival; ha inoltre curato la regia e l’adattamento di un ciclo condotto da Robert Wyatt, interviste in diretta a Shelley Hirsch, Arto Lindsay, Peter Blegvad e Robert Wyatt, e puntate monografiche di Cantaloop, In genere, Zona disco, Replicanti, Yuppi do, Il giardino degli dei, 5 giri, Jazz Anthology, Happy Together e Notturnover estate. Clicca qui per notizie sulle sue attività con Musica Jazz, Musiche, Radio3 Rai e come fotografo non professionista e traduttore. Fabio Barbieri collabora con Radio Popolare dal 1997. È stato ideatore e conduttore di Tropici e meridiani e ha realizzato collegamenti e interviste per Notturnover,Candid, Sidecar, Zoe, Alaska e per il gr in network. Ha collaborato con la redazione musicale del quotidiano Il Manifesto. Suoi articoli e recensioni sono apparsi su Rockerilla, Lost Trails e nel volume Bassa fedeltà (Bollati Boringhieri). Nella stagione 2003-2004 ha curato per Patchanka una serie di corrispondenze settimanali da Londra, intitolata London Calling. Da quell’esperienza è nato un blog: http://www.fabiocalling.blogspot.co.uk/ Gigi Longo collabora con Radio Popolare dal 1987. Ha condotto Jazz Anthology, Music Mag, Onda su onda e Cibo per psiconauti. In veste di inviato, ha recensito decine di concerti jazz, rock e world music per Notturnover. Ha realizzato trasmissioni speciali su Charles Mingus, Gil Evans, Duke Ellington e Miles Davis. È stato collaboratore dell’Associazione Jazz Capolinea, del mensile Il Buscadero e dela rivista Alp Grandi Montagne.

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    Bill Watterson, il fumettista statunitense creatore della striscia Calvin & Hobbes, amava dire: “Non potrò mai divertirmi di domenica, perché non riesco a dimenticare che l’indomani ho scuola.” E più o meno da qui parte Sunday Blues. Quando le prime brume della sera iniziano a fare capolino, quando la pioggerellina domenicale diventa ancora più insopportabile, quando si accende la macchina per fare rientro a casa, quando arriva quel suono o quell’immagine che iniziano a farvi capire che il fine settimana è proprio finito allora è il momento di accendere la radio e ascoltare Sunday Blues. Abbiamo l’ardore e l’ardire di poter rappresentare l’ultimo colpo di coda del vostro fine settimana cercando di farvi passare quella tipica malinconia della domenica sera di quando si inizia a pensare che dopo poche ore riprenderà la routine settimanale. Insomma sarà una lotta collettiva contro il Sunday Blues; la tristezza della fine del fine settimana. Lo faremo con la musica, con qualche notizia, con il traffico ma soprattutto con le telefonate degli ascoltatori. Condotto da Davide Facchini e Luca Gattuso featuring Marina Catucci da New York. Tutte le domeniche dalle 19.00 alle 21.00

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    Era da tempo che pensavo ad un nuovo programma, e non mi accorgevo che era già lì…ma dove? Semplice, nei vari supporti magnetici e negli hard disk dei miei due pc contenenti i miei incontri musicali (che non voglio chiamare interviste) degli ultimi quarantasei anni: quindi oramai un archivio, un archivio di parole e di voci che raccontano e portano alla musica! Quindi un archivio parlato, un Archivio Ricordi, da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni, che ci ha conservato - tra le altre - la storia del melodramma: quello è l’Archivio storico Ricordi. Il mio non è ancora storico ma ci manca poco, eppoi vale la continuità: dalla conservazione su carta a quella digitale, tutto scorre… Ad ogni puntata un personaggio: spesso musicista, o in qualche modo legato alla musica, e non proprio un’intervista ma una conversazione con un’intelligenza musicale, potremmo dire. Qualche nome per le prime settimane? Bruno Canino, Claudio Abbado, Giorgio Gaslini, Franco Battiato, Maurizio Pollini, Riccardo Chilly, Sergio Endrigo, Karlheinz Stockhausen, Ennio Morricone… Un archivio sonoro che non si ferma, e che mentre racconta nel passato continua ad alimentarsi nel presente. E senza accorgerci ci troveremo su un sentiero della Storia della Musica. Buon ascolto. Claudio Ricordi settembre 2022

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    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

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    La cucina, la gastronomia, quello che mangiamo…hanno un ruolo fondamentale nella vita di tutti noi. Il cibo che scegliamo ci cambia, ci influenza e parla di noi. Ci può far stare bene o male in base a quello che scegliamo di avvicinare alla bocca. L’atto di cucinare e di mangiare ogni giorno è uno dei più importanti che possiamo fare. E va affrontato con consapevolezza, con conoscenza, oltre che con uno spirito divertito. Per questo Niccolò Vecchia a C’è di buono ogni settimana racconterà di prodotti e di cucina, raccogliendo storie contadine antiche e contemporanee, parlando di una cultura che può essere, insieme, popolare e raffinata.

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    Autostrade e mulattiere. Autostoppisti e trakker. Dogane e confini in via di dissoluzione. Ponti e cimiteri. Periferie urbane e downtown trendaioli. La bruss e la steppa. Yak e orsetti lavatori. Il mal d’Africa e le pastiglie di xamamina per chi sta male sui traghetti. Calepini e guide di viaggio. Zaini e borracce. Musiche del mondo e lullabies senza tempo. Geografie fantastiche ed escursioni metafisiche. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

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