Approfondimenti

The Bad Guy, la serie italiana con Luigi Lo Cascio arriva su Prime Video

The Bad Guy

O muori da eroe, oppure vivi abbastanza a lungo da diventare il cattivo. La citazione è stata immortalata dal Batman di Il cavaliere oscuro, ma era ormai da tempo divenuta proverbiale. E descrive perfettamente quello che succede a Nino Scotellaro, il protagonista di The Bad Guy, nuova serie italiana prodotta da Prime Video, i cui primi tre episodi arriveranno sulla piattaforma l’8 dicembre, e i restanti tre la settimana successiva, il 15.

Nino Scotellaro è interpretato da Luigi Lo Cascio: non solo uno dei migliori attori italiani da almeno un paio di decenni, ma un volto noto per il cinema d’impegno civile e per i ruoli eroici o comunque positivi: il Peppino Impastato di I cento passi, il Nicola di La meglio gioventù, il patriota Domenico di Noi credevamo.

All’inizio di The Bad Guy, quella di Nino Scotellaro sembra una parte perfettamente inserita in questa scia: un magistrato antimafia, un pubblico ministero determinato e incorruttibile, magari incline a utilizzare metodi creativi per perseguire i criminali ma comunque mosso totalmente dal desiderio di giustizia. Sua moglie è un’avvocata, Luvi (interpretata da Claudia Pandolfi), figlia a sua volta di un grande magistrato antimafia, ucciso anni prima in un attentato, una figura esplicitamente ispirata a quella di Giovanni Falcone. L’obiettivo principale di Nino è catturare il boss Mariano Suro, il “capo dei capi” della Cosa nostra della serie, latitante da tempo immemore, un fantasma che sembra sempre in grado di anticipare le mosse dello stato e di sfuggire a ogni tentativo di arresto (ed è stato proprio lui, tra l’altro, a ordinare l’omicidio del padre di Luvi).

Quello che succede, però, è che a un certo punto a essere arrestato è invece proprio il magistrato Nino Scotellaro: prove schiaccianti, soprattutto intercettazioni telefoniche di noti mafiosi, indicano che è corrotto, che collabora con la criminalità organizzata, che è lui la “talpa” che aiuta Mariano Suro. È una montatura, ma talmente ben orchestrata che ci cascano tutti, e Nino finisce in prigione. Ma è solo l’inizio della storia raccontata in The Bad Guy, di cui sarebbe un peccato svelare troppi dettagli: diciamo solo che – perché l’hanno raccontato più volte gli autori stessi in questi giorni – le ispirazioni principali mescolano Il conte di Montecristo e Breaking Bad.

Senza più nulla da perdere e desideroso di vendicarsi, Nino deciderà di diventare davvero il cattivo in cui qualcuno ha voluto trasformarlo. Gli autori di The Bad Guy sono due giovani registi italiani, Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi: si sono formati realizzando video satirici (anche per trasmissioni tv, per esempio con Caterina Guzzanti e Neri Marcorè), hanno esordito al cinema con la black comedy Metti la nonna in freezer (con Fabio De Luigi e Miriam Leone) e hanno poi diretto con discreto successo Bentornato presidente, sequel di Benvenuto presidente, con Claudio Bisio.

La coppia dirige tutti e sei gli episodi di questa prima stagione di The Bad Guy, che è stata ideata da Stasi e scritta insieme a Ludovica Rampoldi e Davide Serino, sceneggiatori ormai fondamentali per la serialità italiana, che hanno lavorato recentemente anche a Esterno notte di Marco Bellocchio (oltre che alla trilogia Sky 1992-1993-1994). A produrre, la Indigo Film di Nicola Giuliano e Francesca Cima, una delle società italiane di maggior successo (quella di tutti i film di Paolo Sorrentino, per intenderci, a parte l’ultimo È stata la mano di Dio).

Il curriculum degli autori riflette la caratteristica principale di The Bad Guy, che è quella di miscelare i generi in un modo inedito per la televisione italiana: la serie è contemporaneamente una commedia grottesca e una storia gangster, un’opera di denuncia contro la mafia e un feuilleton pieno di colpi di scena. C’è anche un tocco di distopia, perché nell’Italia alternativa in cui si svolge la serie è stato realizzato anche il ponte sullo Stretto tornato agli onori delle cronache in questi giorni (spoiler: non finisce benissimo).

Luigi Lo Cascio, protagonista e mattatore assoluto, sembra divertirsi come non mai: ha riscritto in siciliano stretto le proprie battute (nessun problema: ci sono i sottotitoli) e ha addentato con piacere ed entusiasmo la doppia parte dell’eroe che intraprende la strada verso il lato oscuro, orchestra piani machiavellici e pian piano ci prende gusto. Non resta che sperare che la stessa cosa accada anche agli spettatori.

  • Autore articolo
    Alice Cucchetti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR giovedì 28/03 18:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 28-03-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 28/03/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 28-03-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 28/03/2024 delle 7:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 28-03-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Playground di giovedì 28/03/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 28-03-2024

  • PlayStop

    Sapore Indie 25 - 28/03/2024

    1. Water Tanks - I Hate My Village 2. Y.A.A.M. - Marie Davidson 3. Life Starts Tomorrow - A Toys Orchestra 4. Opus - Lightning Bug 5. Disposition - Sam Akpro 6. Light - Maria Chiara Argirò 7. Ask Me Now - Mewn 8. La nostra Prova di Danza - Lamante 9. Over When It’s Over - Lucy Rose 10. Ma Tau Wai Road - Bolis Pupul

    Sapore Indie - 28-03-2024

  • PlayStop

    Jack di giovedì 28/03/2024

    Per raccontare tutto quello che di interessante accade oggi nella musica e in ciò che la circonda. Anticipazioni e playlist sui canali social di Matteo Villaci.

    Jack - 28-03-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 28/03/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che oggi ha ospitato Giovanni Leghissa, Massimo Filippi e Bianca Nogara Notarianni per parlare dell'ultimo numero della rivista @Aut Aut Filosofia, edito da @Il Saggiatore, dedicato a La filosofia davanti al massacro degli animali, ma anche fi Flaco il gufo reale di New York e delle cause della sua morte e scopriamo che Giovanni voleva essere gatto.

    Considera l’armadillo - 28-03-2024

  • PlayStop

    Tre piedi su quattro nella fossa

    quando da veri matusa discorriamo di pensioni con i giovini Yana e Amir, ci connettiamo con il Bello Notizie edizione Papere Giganti, assoldiamo l'illustre Dindini della Cedola come terzo Destiny Boy e ci colleghiamo col mercante di diamanti Silvio di ritorno da Mumbay

    Poveri ma belli - 28-03-2024

  • PlayStop

    Cult di giovedì 28/03/2024

    Oggi a Cult: Lucia Ronchetti illustra la Biennale Musica 2024; Leonarda Saffi illustra Teatro Munari di Milano l'anteprima dello spettacolo di danza contemporanea "InFesta"; Antonio Albanese e Virginia Raffaele nel film "Un mondo a parte", girato nelle montagne abruzzesi; la rubrica di lirica di Giovanni Chiodi...

    Cult - 28-03-2024

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 28/03/2024

    Quando le povertà dei padri e delle madri ricadono sui figli e sulle figlie. In Italia il titolo di studio dei genitori condiziona le opportunità di di vita dei minori. La povertà educativa è diventata di fatto ereditaria. Sono gli ultimi dati dell’Istat a raccontare questa ingiustizia. Il 34% dei figli di genitori con un titolo di studio inferiore o uguale alla licenza media vive in condizione di “deprivazione materiale e sociale”. La percentuale crolla al 3% se i genitori sono laureati. L'ereditarietà della povertà educativa è anche un tradimento di un principio fondante della Repubblica. L’articolo 3 della nostra Costituzione, la seconda parte, assegna un compito preciso allo stato, e cioè quello di “rimuovere gli ostacoli” che limitano di fatto l’uguaglianza tra i cittadini. Un compito evidentemente non svolto, vista la permanenza della disuguaglianza. Pubblica ha ospitato oggi la sociologa Chiara Saraceno.

    Pubblica - 28-03-2024

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 28/03/2024

    25 aprile: l'appello del Manifesto per una "giornata nazionale a Milano". La vostra opinione. Condotto da Massimo Bacchetta

    Tutto scorre - 28-03-2024

  • PlayStop

    Giorni migliori di giovedì 28/03/2024

    Cosa chiedono (e come) gli studenti che stanno protestando nelle Università italiane per la Palestina (e che sono diventati il nemico pubblico numero uno leggendo alcuni organi di stampa), ce lo spiegano tre di loro: Camilla Piredda, coordinatrice nazionale Unione degli universitari, Barbara Morandi coordinatrice di Link studenti indipendenti e Olivia di Progetto Palestina, collettivo dell'università di Torino. Massimo Alberti ci spiega i dati sulla povertà, mai così alti, le nuove povertà al Nord, il disinteresse del governo (tanto non votano). Antonio Verona, responsabile mercato del lavoro della CGIL di Milano, spiega come un terzo dei lavoratori della città metropolitana sia povero (il lavoro c'è ma non basta a mantenersi e sempre più giovani lo rifiutano). Misha Maslennikov di Oxfam, rilancia la campagna Tax The Rich (firmate anche voi!) e promuove un sondaggio per capire quanto sia vicino o lontano il governo dai vostri bisogni. Cosa farete il 25 aprile? Noi come sempre saremo in piazza e stavolta con l'appello de Il manifesto speriamo di essere ancora di più, Lorenza Ghidini racconta la nostra adesione all'appello e Alessandro Braga riprende le posizioni di Cgil e Anpi.

    Giorni Migliori – Intro - 28-03-2024

  • PlayStop

    MICHELE SANCISI - WALTER 100%

    MICHELE SANCISI - WALTER 100% - presentato da Barbara Sorrentini

    Note dell’autore - 28-03-2024

Adesso in diretta