“Il problema è la situazione umanitaria, sanitaria” dice Shady Hamadi in questa intervista con Radio Popolare, parlando di Aleppo, città martire della guerra in Siria.
“Rimane ben poco dopo i bombardamenti degli ospedali, si va avanti con cliniche clandestine che operano le persone. L’assedio toglie il cibo e gli aiuti alle persone, da quando la battaglia è iniziata, nel 2012.
Shady Hamadi, scrittore e attivista per i diritti umani, spiega che sarà molto difficile pensare a una risoluzione del conflitto fino a che nella guerra saranno coinvolte potenze internazionali e regionali.
“Aleppo est è bombardata dall’avizione dice Hamadi- sul terreno combattono gli Hezbollah libanesi e milizie sciite iraniane in appoggio all’esercito regolare”.
La ricomposizione del conflitto si scontrerà con il mezzo milione di vittime, i danni di ogni genere a partire da quelli psicologici, e l’ostacolo delle potenze straniere che, secondo Hamadi, rendono complicato il dialogo
Ascolta l’intervista con Shady Hamadi, a cura di Danilo De Biasio