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La nuova variante Omicron del virus, la curva dell’epidemia ancora in crescita in Italia e le altre notizie della giornata

post pandemia Covid ANSA

Il racconto della giornata di venerdì 26 novembre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La nuova variante del virus, chiamata Omicron dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, sta preoccupando tutto il Mondo e un primo caso è stato già accertato in Europa. 
L’accordo sul fisco non è chiuso. Quella che nelle ultime ore era soltanto un’indiscrezione è stata confermata oggi dalla sottosegretaria di Forza Italia Deborah Bergamini. Lo studio di avvocati Rotondi e Partners è stato premiato per aver aiutato a chiudere una fabbrica con il licenziamento via mail dei lavoratori della GKN di Campi Bisenzio. E no, non è uno scherzo di cattivo gusto. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Cosa sappiamo della nuova variante Omicron del virus

Il nome ufficiale scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è omicron. Parliamo della nuova variante di COVID emersa in Sudafrica. Oggi è stato annunciato il primo caso individuato in Europa, in Belgio. Fuori dal nostro continente ne è stato accertato uno in Israele. Negli Stati uniti il consulente della Casa Bianca Anthony Fauci dice che non ci sono indicazioni su una sua presenza nel paese, ma parla anche di preoccupazione. Un portavoce dell’Oms ha detto che ci vorranno alcune settimane per capire l’impatto della variante, che secondo l’agenzia britannica del farmaco sarebbe la più pericolosa individuata finora. L’Agenzia Europea del Farmaco dice che è presto per dire se servirà un adattamento dei vaccini, o se invece sono efficaci anche contro questa variante. In realtà al momento ci sono poche certezze e diversi aspetti da chiarire. Sentiamo l’epidemiologa Stefania Salmaso:

Già ieri sera le autorità della Gran Bretagna avevano sospeso i voli da alcuni paesi africani. Oggi i 27 stati dell’Unione Europea hanno preso la stessa decisione: i paesi coinvolti sono appunto il Sudafrica, ma anche Botswana, Swaziland, Lesotho, Mozambico, Namibia e Zimbabwe. La variante riporta al centro dell’attenzione anche il tema dei brevetti dei vaccini, con la sospensione che continua a essere chiesta da oltre 100 paesi per facilitare la loro distribuzione nei paesi più poveri. Se in quegli stati i tassi di vaccinazione resteranno molto bassi, il rischio è proprio la diffusione di nuove varianti. Il farmacologo Silvio Garattini ha aderito alla mobilitazione “Light for lives”, luce per le vite, legata alla campagna “Nessun profitto sulla pandemia”, che ha proprio l’obiettivo della sospensione dei brevetti:


 

L’accordo sul fisco non è ancora chiuso: il Parlamento pronto a fare modifiche


L’accordo sul fisco non è chiuso, ci saranno modifiche in Parlamento. L’ipotesi, trapelata nelle scorse ore da fonti del Ministero dell’Economia, è confermata dalla sottosegretaria di Forza Italia Deborah Bergamini. L’accordo trovato al tavolo della maggioranza prevede 7 degli 8 miliardi destinati al taglio dell’Irpef, concentrati sui ceti medio alti, e un miliardo di taglio dell’Irap. Il presidente della commissione Finanza di Italia Viva, Daniele Marattin, ha confermato che i prossimi passi della riforma fiscale, contenuta nella delega da approvare l’anno prossimo, andranno verso un sistema ancora meno progressivo e più iniquo, portando a 3 le aliquote e cancellando del tutto l’Irap per le imprese. Nulla, per ora, per i redditi più bassi ed i ceti sociali che più hanno subito prima la crisi, poi le conseguenze della pandemia.

GKN, premiato lo studio di avvocati che ha difeso l’azienda

(di Massimo Alberti)

Premiati per aver aiutato a chiudere una fabbrica con il licenziamento via mail dei lavoratori della GKN di Campi Bisenzio. È la motivazione con cui allo studio Rotondi e Partners è stato assegnato il “top legal awards” nella sezione lavoro. “Lo rifaremmo con le stesse motivazioni”, dice a Radio Popolare il redattore del premio. Lo studio prima celebra il successo sulla pagina facebook, poi rimuove il post. “Cinismo incredibile. Ma la fabbrica è aperta e loro hanno perso due cause”, commentano i lavoratori.
Le famiglie della GKN all’inizio pensavano a uno scherzo di cattivo gusto. “C’è un limite anche al cinismo”.
Poi l’hanno presa con umorismo toscano: “non avete tenuto testa a 4 operai in croce, avete perso due ricorsi e la fabbrica è aperta: firmato, i vostri 430 esuberi, circa”, hanno scritto nella pagina Facebook del collettivo.
Ma al di là dello spirito combattivo, è sale su una ferita leggere le motivazioni – consultabili in un pdf sul sito del premio – con cui lo Studio Legale Rotondi & Partners ha vinto il “Top Legal” 2021 nella sezione lavoro. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Da lunedì il Friuli Venezia Giulia sarà in zona gialla. Si attende solo l’ordinanza del Ministro della Salute Speranza. Il resto d’Italia per ora resta in zona bianca, ma è massima attenzione anche su altre aree del paese. Nella Provincia autonoma di Bolzano l’incidenza sfiora i 460 casi ogni 100 mila abitanti (il limite, ricordiamo, è fissato a 50 casi ogni 100mila abitanti). Bolzano non entrerà in zona gialla solo perché sono stati aumentati i posti in terapie intensiva e quindi l’occupazione dei letti resta sotto la soglia del 10%. Tra le regioni con l’incidenza maggiore di casi ci sono la Valle d’Aosta e il Veneto, quest’ultima unica regione classificata ad elevato rischio. Preoccupano anche le Marche dove le terapie intensive sono all’11%.
Questo quanto emerge dal monitoraggio settimanale dell’ISS che conferma un peggioramento complessivo della curva pandemica in tutto il paese. L’incidenza è arrivata a 125 casi ogni 100mila abitanti contro i 98 per 100mila abitanti della scorsa settimana. In crescita anche il tasso di occupazione in terapia intensiva al 6,2% contro il 5,3% di una settimana fa. Mentre il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale all’8,1% rispetto al 7% della scorsa settimana. Unico dato stabile è l’indice Rt fermo all’1,23%.

Oggi sono stati 13mila 686 i nuovi casi. 51 le vittime. In aumento al 2,4% il tasso di positivita. Si confermano in crescita anche i ricoveri ordinari e le terapie intensive.

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    Kei Pritsker, regista con Michael T Workman del documentario “The Encampments”, racconta ai microfoni di Radio Popolare i retroscena della protesta studentesca pro Palestina alla Columbia University. “Gli studenti della Columbia protestano da anni per la Palestina e per ottenere che l’università dismetta gli investimenti in Israele – spiega Pritsker. L’università ha un ingente fondo di dotazione che investe in ogni sorta di attività, molte delle quali riguardano aziende produttrici di armi, aziende manifatturiere che realizzano armamenti, motori per elicotteri, bulldozer e ogni tipo di attrezzatura utilizzata in queste operazioni”. “The Encampments” fa parlare i ragazzi e le ragazze di questo movimento studentesco che dall’aprile del 2024 ha montato le tende nel giardino del Campus per chiedere trasparenza, il ritiro del denaro dagli investimenti israeliani e l’amnistia per gli studenti puniti per le proteste. “Chiunque creda ancora a questa narrativa sull’antisemitismo nel movimento per la Palestina dovrebbe semplicemente guardare il film – assicura Kei Pritsker”. Al momento “The Encampments” ha una distribuzione indipendente che lo diffonde nei cinema più coraggiosi. L'intervista di Barbara Sorrentini per la trasmissione Chassis.

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    L’undicesimo episodio del podcast dell’Alleanza Clima Lavoro, a cura di Massimo Alberti, è dedicato a un tema centrale del dibattito pubblico: la Legge di Bilancio, ovvero lo strumento chiave per orientare la nostra spesa pubblica. Da sempre l’Alleanza Clima Lavoro richiama la necessità di sostenere il percorso di transizione verso un’economia a zero emissioni, integrando politiche climatiche, industriali e del lavoro, e rafforzando al contempo il welfare e la qualità della vita delle persone. La manovra economico-finanziaria del Governo per il 2026 procede, purtroppo, in direzione opposta: è una “manovra pericolosa” che, oltre a non offrire una prospettiva di decarbonizzazione, prevede un aumento delle spese militari cui si accompagnano tagli o mancati investimenti in sanità, istruzione, ambiente e politiche industriali. Nel corso della puntata emergono tutte le criticità di una Legge di Bilancio che rinuncia a svolgere un ruolo di indirizzo strategico per il futuro del Paese. Il confronto tra l’analisi della manovra e le proposte alternative per migliorarla rilancia una domanda di fondo: quale modello di sviluppo intendiamo davvero perseguire?

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