Approfondimenti

La conferma del 41 bis per Alfredo Cospito, i primi 12 mesi del conflitto in Ucraina e le altre notizie della giornata

Cospito Cassazione ANSA

Il racconto della giornata di venerdì 24 febbraio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. L’anniversario dell’invasione russa in ucraina è stato segnato, nella corso della giornata da alcune iniziative diplomatiche simboliche, ma non solo. Nonostante anche l’accusa ne avesse chiesto la revoca, la Cassazione ha confermato il 41 bis per Alfredo Cospito, il militante anarchico in sciopero della fame da quattro mesi. La prima punizione contro una nave di salvataggio è arrivata: la Geo Barents di Medici Senza Frontiere, sulla base del decreto Ong da poco entrato in vigore, è stata condannata a una multa e al fermo di 20 giorni. Il primo tavolo ministeriale dopo la messa in liquidazione dell’ex Gkn si è conclusa con un nulla di fatto. È morto oggi a Roma il giornalista, conduttore televisivo e radiofonico Maurizio Costanzo.

La Cassazione conferma il 41 bis per Alfredo Cospito

(di Massimo Alberti)

Nonostante anche l’accusa ne avesse chiesto la revoca, la Cassazione ha confermato il 41 bis per Alfredo Cospito, il militante anarchico condannato all’ergastolo ostativo e in regime di carcere duro, per due pacchi di polvere pirica fatti esplodere fuori dalla caserma dei carabinieri di Fossano. Le motivazioni saranno rese note più avanti.
Il rigetto avviene con una certa sorpresa, soprattutto dopo che nella sua requisitoria, il sostituto procuratore generale di cassazione Piero Gaeta aveva ritenuto fondate una parte delle ragioni del ricorso della difesa di Cospito, ritenendo non motivata l’ordinanza con cui il tribunale di sorveglianza di Roma aveva confermato il dispositivo del 41 bis deciso dall’allora ministra della giustizia Cartabia. La corte doveva appunto valutare il ricorso dei legali del militante anarchico dopo che il ministro della giustizia Nordio aveva rigettato la stessa istanza, rimandando appunto alla valutazione della magistratura. L’udienza si è tenuta stamattina, all’esterno del tribunale una manifestazione di gruppi anarchici che hanno espresso la loro rabbia alla sentenza al grido di assassini, udienza anticipata proprio per le gravi condizioni di salute dello stesso Cospito, in regime di 41 bis all’apposito reparto dell’ospedale San Paolo di Milano, che ha perso 45 chili dall’inizio dello sciopero della fame, ed è ritenuto a grave rischio di patologie cardiache. Cospito aveva ripreso con gli integratori proprio in attesa della corte. Tra le motivazioni del ricorso, una sentenza che smentiva legami con una presunta associazione e nega di conseguenza la possibilità di condizionare le azioni di altri militanti. I possibili scenari erano 3: l’accoglienza del ricorso, o l’annullamento con rinvio degli atti al tribunale di sorveglianza per una nuova decisione, è arrivato invece il rigetto e la conferma del 41 bis. Ovviamente la battaglia giudiziaria continuerà, a marzo una nuova udienza sull’ergastolo ostativo, e come detto, saranno ora da leggere le motivazioni di una sentenza che però, allo stato attuale, chiude ogni prospettiva di cambio di regime detentivo per Cospito, per la quale si erano spesi anche giuristi di spessore come l’ex ministro e presidente della corte costituzionale Flick. Ne avrebbe il potere il ministro della giustizia, il cui orientamento però non lasci spazio a ripensamenti.

Il primo anniversario del conflitto tra sanzioni, incontri e risoluzioni

L’anniversario dell’invasione russa in ucraina è stato segnato, nella corso della giornata da alcune iniziative diplomatiche simboliche, ma non solo. Dopo il voto di ieri dell’Assemblea Generale, oggi si è riunito il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite: “Le armi stanno parlando ora, ma alla fine sappiamo tutti che la via della diplomazia e della responsabilità è la strada per una pace giusta e sostenibile – ha detto il segretario generale Guterres, chiedendo alla comunità internazionale uno sforzo per dare una possibilità alla pace.
Anche i paesi del G7, insieme a Zelensky, si sono riuniti virtualmente per marcare l’anniversario e discutere delle sanzioni alla Russia. Al termine Zelensky ha tenuto una conferenza stampa, durante la quale ha parlato anche del documento presentato da Pechino per la risoluzione del conflitto diplomaticamente, accogliendolo favorevolmente. Il segretario della Nato Stoltenberg, però oggi, su questo aspetto, aveva definito la Cina “non credibile”, perché non ha mai condannato la Russia. Il presidente ucraino ha anche annunciato di voler incontrare Xi Jinping: “Sarebbe importante per la sicurezza mondiale”.

Il piano cinese per la pace in Ucraina

I punti principali della ‘Posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi ucraina’ sono dialogo e cessate il fuoco e no all’uso di armi nucleari. Sentiamo Gabriele Battaglia:


 

Che ruolo ha l’Europa nel contesto geopolitico intorno alla guerra?

Il contesto geopolitico introno alla guerra in Ucraina è sempre più dominato da Cina e Stati Uniti, mentre manca un ruolo incisivo dell’Europa. Sentiamo su questo l’opinione del’ex ambasciatore Sergio Romano:


 

L’ambiguità del governo italiano sull’Ucraina

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni andrà in visita alla Casa Bianca “prima dell’estate”: lo ha annunciato oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo il bilaterale con il segretario di stato americano Antony Blinken. Tajani nelle ultime ore ha partecipato al Consiglio di Sicurezza dell’Onu e ha rilasciato dichiarazioni anche in merito a possibili trattative diplomatiche sull’Ucraina, ma più che aperture significative, sembrano il riflesso delle profonde divisioni tra i partiti della maggioranza. 

Il direttore Sandro Gilioli:


 

Le commemorazioni per il primo anniversario del conflitto

L’anniversario di oggi è stato commemorato in tutto il mondo, a partire ovviamente da Kiev, dove Zelensky ha tenuto un discorso alla nazione e dove la popolazione ha ricordato i propri morti. In Russia, invece, la giornata di oggi è passata quasi come fosse un giorno qualunque.
Sentiamo Marco Imarisio, inviato a Mosca del Corriere della Sera:


 

Il decreto contro le ong colpisce la nave Geo Barents

La prima punizione contro una nave di salvataggio è arrivata. La Geo Barents di Medici senza frontiere, sulla base del decreto Ong da poco entrato in vigore, è stata condannata ad una multa e al fermo di 20 giorni per un salvataggio di 48 persone conclusosi nel porto di Ancona, dove la nave approdò una settimana fa dopo un salvataggio. Al comandante è stato contestato di non aver consegnato la scatola nera che registra i dati di viaggio. Medici senza Frontiere annuncia ricorso, e replica che la consegna del dispositivo è prevista solo dopo incidenti marittimi, e che ogni altra documentazione è stata regolarmente consegnata. Mentre la destra plaude, il mondo delle Ong parla di un avvertimento, vessatorio e punitivo. Sui 14mila sbarcati in Italia da inizio anno, quasi il triplo del 2022, i soccorsi dai volontari sono il 6%. A smentire ancora la tesi che le navi di ong siano fattore di attrazione.
 L’ammiraglio Vittorio Alessandro, ex portavoce della capitaneria di porto:


 

Nulla di fatto per il primo tavolo ministeriale dopo la messa in liquidazione dell’ex Gkn

Il primo tavolo ministeriale dopo la messa in liquidazione dell’ex Gkn si è conclusa con un nulla di fatto. Non è arrivata, da parte delle istituzioni, il commissariamento chiesto dai lavoratori. Era presente il liquidatore nominato da QF che ha proseguito nella strategia fin qui tenuta dalla società che aveva acquisito la fabbrica dal fondo finanziario britannico Melrose: prendere altro tempo. In una nota molto dura il collettivo di fabbrica parla di “un licenziamento di fatto e non dichiarato”, dopo un anno senza proposte e dopo 5 mesi senza stipendio.

Addio a Maurizio Costanzo

Giornalista, conduttore televisivo e radiofonico. È morto oggi a Roma Maurizio Costanzo, da qualche settimana era ricoverato in una clinica, le sue condizioni di salute erano peggiorate negli ultimi giorni. Aveva 84 anni. Figura complessa e controversa, la vita di Costanzo è stata costellata di tanti chiaroscuri: componente della loggia P2, ma anche autore di campagne televisive contro la mafia, che cercò di ucciderlo in un attentato nel 1993. Noto soprattutto per il “Maurizio Costanzo show”, andato in onda per decenni sulle reti Mediaset, nei suoi programmi è stato spesso un innovatore. Il ricordo di Carlo Freccero, critico televisivo ed esperto di mass media:


 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR giovedì 01/06 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 01-06-2023

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 01/06/2023

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-06-2023

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 01/06/2023 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-06-2023

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Serve & Volley di venerdì 02/06/2023

    Musica e parole per chiudere in bellezza il palinsesto dei giovedì! Con Marco Sambinello e Niccolò Guffanti.

    Serve&Volley - 01-06-2023

  • PlayStop

    Labirinti Musicali di giovedì 01/06/2023

    Finita la quasi quarantennale militanza domenicale della “classica apertura”, la redazione musicale classica di Radio Popolare ha ideato un programma che si intitolerà Labirinti Musicali: ovvero un titolo generico da contenitore di storie, aneddoti, curiosità legate tra di loro da un qualsivoglia soggetto/percorso/monografia proposto da uno di noi in forma di racconto, con ascolti ad esso legati, sempre con buona alternanza di parole e di musica. Uno spazio radiofonico che può essere la storia di un disco, un libro, un personaggio anche famoso, ma proposta da angolazioni nuove, curiose. Non una lezione, quasi una confidenza all’orecchio di un ascoltatore. I labirinti sono luoghi reali e circoscritti, e allo stesso tempo irreali: sono la sorpresa, sono l’incontro, sono l’imprevisto…e anche la musica è qualcosa che si muove in uno spazio acustico-temporale ben determinato, qualcosa che ci stupisce e sparisce dietro un angolo per poi farci ritornare al punto di partenza senza avere avuto il tempo di memorizzarne il percorso melodico, armonico, ritmico. Ci perdiamo nella musica proprio come in un labirinto, e la ritroviamo nei meandri più nascosti della mente… Viviamo in un labirinto di idee diverse nel quale ognuno di noi deve trovare un proprio spazio, e per uscire da questo labirinto dobbiamo affidarci alla nostra ragione…e al potere semantico della musica. Nel Medioevo si diceva che il labirinto è come la vita, e la vita come un labirinto. Ma nel labirinto non ci si perde, nel labirinto ci si trova. Con la complicità della musica.

    Labirinti Musicali - 01-06-2023

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 01/06/2023

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 01-06-2023

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di giovedì 01/06/2023

    Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 01-06-2023

  • PlayStop

    Live Pop di giovedì 01/06/2023

    Ogni giovedì alle 21, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 01-06-2023

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di giovedì 01/06/2023

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici.

    Quel che resta del giorno - 01-06-2023

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 01/06/2023

    1-Stati Uniti. Il congresso ha approvato nella notte il nuovo tetto del debito. Ora tocca al Senato esprimersi prima del 5 giugno, data indicata come scadenza per evitare un default. ( Roberto Festa) 2-" In Brasile è in atto un ingiustizia inaccettabile contro gli indigeni ”. Il parlamento controllato dalle destre vota la legge sulla delimitazione delle terre in Amazzonia. L’intervista a Francesca casella di Survival International. 3-Crimini di guerra in Afghanistan. Il soldato più decorato dell’Australia perde una storica causa per diffamazione contro i principali giornali. ( Martina Stefanoni) 4-Musica e impegno politico. Ritorno sul concerto di Roger Waters a Francoforte. ( Marcello Lorrai)

    Esteri - 01-06-2023

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di giovedì 01/06/2023

    Quando le prime luci della sera… no, non è l’incipit di un romanzo. E’ l’orario in cui va in onda “Muoviti, muoviti” la trasmissione che vi accompagna nel rientro a casa dopo una giornata di lavoro, di studio o di semplice e puro fancazzismo (voluto o subito). Il racconto dei fatti principali della giornata, le piccole notizie che assurgono a tema di interesse generale, gli argomenti più dibattuti sui social, l’andamento del primo anno scolastico in presenza post-Covid, le elezioni (amministrative e del Presidente della Repubblica ma anche quelle dei consiglieri di condominio nel caso…), il presente e il futuro dell’atletica leggera dopo i successi di Tokyo. Tutto questo e molto altro lo trovate in “Muoviti muoviti” dalle 17.30 alle 19 dal lunedì al venerdì su Radio Popolare con Davide Facchini, Luca Gattuso e Marta Zambon.

    Muoviti muoviti - 01-06-2023

  • PlayStop

    Di tutto un boh di giovedì 01/06/2023

    l’Italia è una repubblica fondata sul sentito dire. Tra cliché e cose spiegate male, è un attimo perdersi un pezzo di notizia. Per quello Di tutto un boh mette a disposizione approfondimenti con i migliori esperti della galassia per capire il mondo. Un po’ meglio, almeno. In co-conduzione, a turno: Astrid Serughetti, Margherita Fruzza, Erica Casati, Gaia Grassi, Clarice Trombella, Zeina Ayache

    Di tutto un boh - 01-06-2023

  • PlayStop

    Madeleines di giovedì 01/06/2023

    Un ricordo può arrivare inaspettato, portandosi dietro la nostalgia di un mondo. Basta un accordo, una canzone, un suono. In analogia al topos letterario generato della proustiana madeleine, immersa nel té di tiglio, cerchiamo di ripercorrere la musica pop-rock-elettronica che negli ultimi 40 anni si è alimentata di ricordi, di rimandi, della nostalgia di un tempo e un suono perduto per creare nuovi scenari e piccoli, grandi capolavori.

    Madeleines - 01-06-2023

  • PlayStop

    Jack di giovedì 01/06/2023

    Per raccontare tutto quello che di interessante accade oggi nella musica e in ciò che la circonda. Anticipazioni e playlist sui canali social di Matteo Villaci.

    Jack - 01-06-2023

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 01/06/2023

    Con Sabrina Giannini abbiamo parlato delle nuove puntate di Indovina chi viene a cena su Rai3, ma anche del riconoscimento giuridico dei Rifugi Santuari per gli animali salvati, di vitadacani, Santuario Capra Libera Tutti, di Rete santuari, di Last Chance for animals, di Report, di Parlamento Europeo, di allevamenti intensivi, di emissioni industriali, di incontridellafabbricadelmondo.org, di Michela Signori, di Marco Paolini, di Telmo Pievani

    Considera l’armadillo - 01-06-2023

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 01/06/2023

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 01-06-2023

Adesso in diretta