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La carestia a Gaza, le riforme della maggioranza ai blocchi di partenza e le altre notizie della giornata

Gaza Rafah ANSA

Il racconto della giornata di mercoledì 29 maggio 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il segretario di stato americano Antony Blinken, mentre nel sud della Striscia continuano i bombardamenti e gli scontri di terra, è tornato a chiedere a Israele un piano per il dopo guerra a Gaza. Premierato, autonomia differenziata e Giustizia: le tre riforme sono arrivate ai blocchi di partenza. L’Associazione nazionale magistrati ha annunciato una mobilitazione contro la riforma della Giustizia. Oggi ci sono state perquisizioni ordinate dalla procura federale belga al Parlamento europeo nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte pressioni russe sugli eurodeputati per influenzarne la linea politica e alimentare la propaganda.

La carestia nella Striscia di Gaza è un fatto conclamato

La guerra a Gaza. Mentre nel sud della Striscia continuano i bombardamenti e gli scontri di terra, solo oggi si contano 78 vittime concentrate per lo più in quest’area, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è riunito per discutere di una risoluzione, presentata dall’Algeria. Il testo chiede essenzialmente il rispetto delle ordinanze della Corte di Giustizia internazionale e dunque: l’interruzione immediata dell’offensiva a Rafah e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi. Il vice ambasciatore degli Stati Uniti ha però già definito inutile questo documento: l’amministrazione americana non considera quanto sta accadendo nel sud della Striscia come il superamento della linea rossa. Roberto Festa:

Oggi il segretario di stato americano Antony Blinken è tornato a chiedere a Israele un piano per il dopo guerra a Gaza. Si tratta di una risposta alle dichiarazioni del Consigliere per la sicurezza nazionale israeliano Zachi Hanegbi, che oggi aveva detto che la guerra a Gaza durerà altri 7 mesi almeno. Un tempo che le organizzazioni umanitarie considerano totalmente insostenibile: in 20 tra ong e agenzie umanitarie oggi hanno sottoscritto un documento in cui si dice che ormai nella Striscia la carestia è un fatto conclamato. Paolo Pezzati è un portavoce di Oxfam:


 

Premierato, autonomia differenziata e riforma della Giustizia ai blocchi di partenza

(di Anna Bredice)

Premierato, autonomia differenziata e Giustizia. Mai come oggi è stato evidente quanto queste tre riforme siano diventate oggetto di scambio e di ricatto di ogni partito per stare insieme e non far saltare il governo e per sventolare la propria bandiera in questa ultima settimana di campagna elettorale. Tutte e tre arrivano ai blocchi di partenza, ma l’idea che il governo vuole dare è che sono ad un passo dall’essere approvate. Bandiere di propaganda elettorale, ma ogni riforma tocca nel vivo alcuni principi fondamentali della Costituzione. Al premierato e all’Autonomia voluta da Matteo Salvini oggi si aggiunge la riforma della Giustizia, che contiene uno degli obiettivi più perseguiti da Silvio Berlusconi: la separazione delle carriere. Forza Italia esulta, ma arriva per prima Giorgia Meloni con un videomessaggio a prendersene il merito. Del resto tutto serve anche a lei per i voti al suo partito. “Le forze della conservazione sono contro di noi, ma noi non abbiamo paura”, questo è il punto essenziale del suo messaggio, basato ancora una volta sulla contrapposizione tra lei e i suoi nemici. Un videomessaggio come sempre, nessuna domanda dai giornalisti. Carriere separate tra giudici e pubblici ministeri, due diversi Csm e il sorteggio per la nomina dei suoi membri per neutralizzare le correnti, oltre ad un’Alta Corte come organo di disciplina dei magistrati. Questi i pilastri della riforma che secondo il governo potrebbe non avere bisogno del referendum, se con i voti dei centristi si arriva ai due terzi. Premierato e Autonomia oggi hanno viaggiato insieme: al Senato si è sfiorata una rissa, le opposizioni protestano contro i tempi contingentati, si finirà stasera e poi si andrà all’11 giugno. La stessa cosa per l’Autonomia differenziata. Oggi sono state bocciate le pregiudiziali di costituzionalità e si riprende per il voto tra due settimane, appena dopo le elezioni europee.

L’Associazione Nazionale Magistrati si mobilita contro la riforma della Giustizia

L’Associazione nazionale magistrati si è riunita oggi d’urgenza. “Con la riforma della giustizia si puniscono i magistrati. L’intenzione è quella di attuare un controllo della politica sui giudici”, spiega l’Anm che annuncia una mobilitazione importante. Sulla riforma abbiamo chiesto un commento a Edmondo Bruti Liberati, ex procuratore di Milano:


 

Pressioni russe sugli eurodeputati, perquisizioni all’Europarlamento a Bruxelles e Strasburgo

Oggi ci sono state perquisizioni ordinate dalla procura federale belga al Parlamento europeo. L’inchiesta riguarda le ipotesi di pressioni russe sugli eurodeputati per influenzarne la linea politica e alimentare la propaganda.

(di Alessandro Principe)

A essere perquisiti sono stati gli uffici di Strasburgo e Bruxelles e l’appartamento di un assistente parlamentare che si chiama Guillaume Pradoura ed è attualmente assistente dell’eurodeputato olandese Marcel de Graaff. In passato aveva lavorato anche per il deputato della Afd Krah – quello delle Ss “non tutti criminali” – e per il Rassemblement National, il partito di Marine le Pen dal quale venne cacciato per una foto antisemita che lo ritraeva vestito in modo caricaturale da ebreo ortodosso.
L’eurodeputato olandese per cui l’assistente lavora oggi è del partito sovranista e anti-europeo “Forum per la democrazia”, che fa parte dello stesso gruppo di Giorgia Meloni nell’europarlamento, i Conservatori, Ecr. Secondo la procura federale “esistono prove che Guillaume Pradoura, abbia svolto un ruolo importante” nella trama di influenze e propaganda russe. I procuratori parlano di  “indizi di ingerenza, per cui membri del Parlamento europeo sono stati avvicinati e pagati per promuovere la propaganda del Cremlino. Ricordiamo che lo stesso Maximilian Krah – l’esponente dell’Afd poi espulso – è sotto inchiesta per gli stessi motivi. La vicenda scoppiò a marzo quando il premier belga Alexander De Croo, rivelò che Mosca avrebbe assoldato “alcuni eurodeputati” per “diffondere la sua propaganda”. Una rete d’influenza partita dal sito Voice of Europe, veicolo della disinformazione russa con sede a Praga, oscurato prima dal governo ceco e ora da tutti i Ventisette. Partita da Praga, l’indagine è stata presa in mano dal Belgio e si è allargata anche a Germania, Francia, Polonia, Paesi Bassi e Ungheria.

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    “Gaza City brucia di fronte al suo mare”. Israele lancia l’offensiva di terra sulla città

    L’esercito israeliano ha lanciato questa notte l’invasione di terra su Gaza City. Da ieri i carri armati sono entrati nel cuore della principale città della striscia, e i bombardamenti hanno colpito senza sosta strade, case, infrastrutture. Da questa mattina, i morti sono 89. Centinaia di migliaia di persone vivono ancora nella città. Migliaia di persone stanno invece cercando di fuggire, in un esodo verso un sud che non ha più spazio per ospitarli. Il servizio di Valeria Schroter.

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    Esteri di martedì 16/09/2025

    1) “Gaza brucia di fronte al suo mare, testimone della sua tragedia”. L’esercito israeliano ha lanciato l’offensiva di terra sulla principale città della striscia. L’esodo in mezzo alle bombe. Quasi 90 i morti da questa mattina. (Valeria Schroter) 2) Israele come Sparta. Mentre l’ONU stabilisce che quello in corso a Gaza è genocidio, Netanyahu ammette l’isolamento internazionale e dipinge un futuro di autarchia e guerra permanente. (Anna Foa, Eric Salerno) 3) Gli Stati Uniti continuano a colpire il Venezuela. Trump punta a rovesciare il regime di Maduro con la scusa della lotta al narcotraffico. (Alfredo Somoza) 4) Cinquant’anni fa l’indipendenza della Papua Nuova Guinea. Il paese oggi è vittima della maledizione della ricchezza e rischia di finire ostaggio di un nuovo braccio di ferro tra occidente e Cina. (Chawki Senouci) 5) Spagna, l’estrema destra torna a riunirsi a Madrid. Il primo passo verso una grande alleanza di tutte le destre europee. (Giulio Maria Piantadosi) 6) Rubrica Sportiva. Julia Paternain, la maratoneta uruguayana entra nella storia vincendo la prima medaglia ai mondiali di atletica per il paese sudamericano. (Luca Parena)

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    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

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    Le Guthrie Family Singers portano avanti il messaggio di umanità del nonno Woody

    “E’ stato bello rendersi conto che la figura di Woodie Guthrie è ancora molto viva anche fuori dagli Stati Uniti”, racconta Sarah Lee, nipote dell’icona folk americana. “Le problematiche di cui cantava lui ottant’anni fa sono ancora attuali”, riferendosi al tema dell’immigrazione e alla difficile situazione al confine con il Messico. Con la sua musica Woody Guthrie "affrontava un concetto molto basilare di umanità e speranza, ovvero il trattare le persone come persone, aiutandosi a vicenda nei momenti di difficoltà": lo stesso messaggio che ora le Guthrie Family Singers vogliono portare avanti. Ascolta l’intervista di Elisa Graci alle Guthrie Family Singers.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Una Napoli sconosciuta in bianco e nero in “Sotto le nuvole” di Gianfranco Rosi

    Già vincitore di un Leone d’Oro per “Sacro Gra” nel 2013 e di un Orso d’Oro tre anni dopo alla Berlinale, Rosi riceve anche il Premio Speciale della Giuria di Venezia 82. In “Sotto le nuvole” l’esplorazione si sposta nella Napoli della circumvesuviana, in un bianco e nero inedito per la città dei mille colori, tra la terra che ogni tanto trema, sotterranei archeologici in mano alla camorra, la centrale dei Vigili del Fuoco, le fumarole dei Campi Flegrei e il Porto di Torre Annunziata con con una nave siriana che scarica grano ucraino. “È il mio primo film non politico” sostiene Rosi, eppure nel fuoricampo di “Sotto le nuvole” il non detto arriva anche in senso politico. L'intervista di Barbara Sorrentini

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