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L’arrivo a Zaporižžja dei civili in fuga da Mariupol, il discorso di Mario Draghi al Parlamento europeo e le altre notizie della giornata

L'arrivo a Zaporižžja dei civili in fuga da Mariupol

Il racconto della giornata di martedì 3 maggio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Nella città di Zaporižžja, controllata dalle forze ucraine, sono arrivate diverse decine di civili scappate da Mariupol. Secondo l’Onu sono 127 persone, di cui 69 erano nell’acciaieria assediata da settimane. Dal Parlamento europeo Mario Draghi ha sferrato un attacco a una delle misure volute da Conte e più difese dai Cinque stelle, il superbonus edilizio del 110 per cento. Tra le misure del Decreto aiuti del governo ci sono anche quelle che riguardano l’approvvigionamento energetico, da una parte si semplifica la procedura per autorizzare gli impianti di rinnovabili, dall’altra però via libera a nuovi rigassificatori e soprattutto a portare a pieno regime la produzione delle centrali a carbone. Il presidente di Baobab Experience Andrea Costa e tutti gli altri imputati nel processo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sono stati assolti. Un edificio della parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù, a Legnano è stato riadattato per ospitare chi fugge dalla guerra in Ucraina. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

A Zaporižžja è arrivato un gruppo di civili in fuga da Mariupol

L’arrivo a Zaporižžja di un gruppo di civili partito da Mariupol, l’attacco russo in corso sull’acciaieria in cui era rinchiusa una parte di loro e poi lo scenario internazionale, col discorso del premier britannico Johnson al parlamento di Kiev e la telefonata tra Vladimir Putin ed Emmanuel Macron. Sono diversi i fatti che hanno segnato questa giornata di guerra, e il più significativo è proprio l’ingresso nella città di Zaporižžja, controllata dalle forze ucraine, di diverse decine di civili scappate da Mariupol. Secondo l’Onu sono 127 persone, di cui 69 erano nell’acciaieria assediata da settimane. Nello stabilimento ci sono ancora dei combattenti e dei civili, ma non si sa esattamente quanti siano, mentre in queste ore – come dicevamo – è in corso un attacco russo sulla fabbrica.

Oggi l’alto commissario Onu per i diritti umani ha detto che da inizio invasione in tutta l’Ucraina sono stati uccisi almeno 3193 civili. La procuratrice generale di Kiev ha parlato di 290 corpi di civili uccisi dai soldati russi e scoperti a Irpin, nella zona della capitale. Sul piano internazionale, mentre negli Stati uniti il presidente Biden visita un complesso industriale della Lockheed in cui sono prodotti missili e carri armati forniti a Kiev, da Londra il premier britannico Johnson ha tenuto un discorso in collegamento video col parlamento ucraino, primo leader straniero a farlo da quando è scoppiata la guerra. “L’Ucraina vincerà, questa è la sua ora migliore”, ha detto citando Winston Churchill. Nelle stesse ore, a oltre un mese dall’ultimo colloquio, Emmanuel Macron sentiva al telefono Vladimir Putin, che si è detto aperto al dialogo ma ha aggiunto che l’Ucraina non è pronta, e che l’Occidente deve smettere di inviare armi. Il presidente francese è tornato a chiedere la fine dell’aggressione russa.

Oggi Putin ha firmato un Decreto che prevede delle “controsanzioni”, delle misure economiche in risposta a quelle decise dall’Occidente. Non è chiaro chi sarà colpito esattamente: entro 10 giorni il governo dovrebbe preparare la lista di persone e organizzazioni che saranno coinvolte. Sul lato opposto in questi giorni sono attese nuove sanzioni europee, che dovrebbero riguardare in particolare il petrolio, con l’ipotesi che però le importazioni non siano toccate fino a fine anno e con la minaccia di un veto da parte di Stati come l’Ungheria. Al parlamento europeo stamattina ha tenuto un discorso Mario Draghi. Il capo del governo ha parlato della guerra e ha definito “inadeguate” le istituzioni dell’Unione, chiedendo di riformarle e ipotizzando di cambiare i trattati su cui si fondano. Pier Virgilio Dastoli è presidente del Movimento Europeo Italia.

 

Il discorso di Mario Draghi al Parlamento europeo

(di Anna Bredice)

Una battaglia a distanza, tra l’inceneritore da costruire a Roma, da un lato, e il superbonus dall’altro, due temi che rappresentano anche le distanze politiche e programmatiche dei Cinque stelle e del presidente del Consiglio Draghi, il quale ha scelto un luogo importante come il Parlamento europeo per sferrare un attacco a una delle misure volute da Conte e più difese dai Cinque stelle, il superbonus edilizio del 110 per cento. Che a Draghi non sia mai piaciuto non è una novità, l’ha detto più volte quando si è trattato di doverlo rinnovare, oggi l’ha ribadito, ma in un contesto che appare come un attacco alla sfida di Conte al governo che si sta realizzando su diversi piani, quello del Decreto sugli aiuti alle famiglie e quello delle armi all’Ucrain che Draghi continua a difendere e sostenere e Conte invece sempre più a contrastare. Salvini appare più defilato in questo periodo, indebolito dal duello nel centrodestra che vede vincente Giorgia Meloni, sta cercando di definire un nuovo ruolo della Lega nel governo, la protesta contro la cessione delle armi è condotta in questo momento soprattutto dai Cinque stelle. L’attacco al superbonus, pur tentando di salvare il lavoro di Cingolani, appare come una risposta di Draghi al no del Movimento al Decreto aiuti approvato ieri, 14 miliardi, il doppio di quelli previsti con una misura come la tassazione degli extraprofitti, apprezzata oggi anche dai sindacati come prima risposta alle loro domande. Eppure i Cinque stelle hanno detto di no a tutto perché contrari all’inceneritore che si vuole costruire a Roma, cedendo al sindaco maggiori poteri per la sua realizzazione. È una battaglia quella per lo smaltimento dei rifiuti in maniera eco sostenibile propria del Movimento di Grillo che oggi ha rivendicato la scelta del no, e Draghi a distanza attacca l’altra, il superbonus, perché, dice, “toglie spazio alla trattativa sul prezzo”. I Cinque stelle hanno risposto dicendo che il superbonus ha salvato l’edilizia portando anche risparmio nei consumi di energia. Ma al di là del merito, è in corso una sfida politica di Conte a Draghi, con gli altri a fare da spettatori.

Il Decreto aiuti del governo

(di Massimo Alberti)

Mancano ora le norme attuative per chiarire diversi punti in particolare sul bonus in busta paga per i redditi da lavoro e pensione sotto i 35mila euro. Cosa succederà agli autonomi, o per altri lavoratori come precari e stagionali che potrebbero non avere una busta paga a giugno, mese scelto per l’erogazione, o per i collaboratori domestici. Le altre misure, tutte temporanee, prevedono un’estensione del bonus energia per le famiglie a basso reddito, un’estensione del credito di imposta per le imprese energivore, prezzi calmierati sulle materie prime per le gare d’appalto.
Parte dei 14miliardi saranno finanziati portando al 25% la tassazione dei guadagni extra delle aziende energetiche. Il presidente di Confindustria Bonomi ha criticato la logica dei Bonus una tantum chiedendo provvedimenti strutturali, la stessa critica dei sindacati che pure accolgono positivamente le misure.

Tra le misure ci sono anche quelle che riguardano l’approvvigionamento energetico. Da una parte si semplifica la procedura per autorizzare gli impianti di rinnovabili, dall’altra però via libera a nuovi rigassificatori e soprattutto a portare a pieno regime la produzione delle centrali a carbone. Tema che, accanto al via libera del nuovo inceneritore di Roma, ha portato i 5stelle all’astensione. Altro tema di scontro il superbonus che per Draghi ha le ore contate.

Nel complesso, un Decreto a luci e ombre.

i 200 euro di bonus di questi tempi non si buttano certo via, ma sono troppo pochi e ci son dei limiti. In attesa di capire se riguardano anche autonomi, precari e stagionali che potrebbero non avere una busta paga a giugno, o collaboratori domestici. La misura copre meno di un terzo della perdita di potere d’acquisto stimata dall’ISTAT per uno stipendio di 1200 euro mensili, circa un quarto per uno stipendio di 1400. Non è progressiva, è uguale per chi guadagna 35mila euro e per chi ne guadagna 10mila e subisce di più il peso del carovita. È un una tantum, passata questa resta il problema. E nel Decreto non vengono affrontati i nodi strutturali che hanno portato in questa situazione: i bassi salari, con Confindustria che continua a bloccare i rinnovi dei contratti. Gli aiuti alle imprese energivore, e la calmierazione dei prezzi sugli appalti, non sono vincolati, ad esempio ad abbassare il prezzo finale della produzione, dunque a non scaricare i costi sull’acquirente. L’aumento al 25% del prelievo sugli extra profitti delle imprese energetiche per finanziare parte del Decreto è la notizia più positiva. Ma è ancora poco, se si pensa che è la stessa aliquota che paga un reddito da lavoro di 1500 euro, e qui parliamo di miliardi. Ma dimostra che si possono prendere dove ci sono i soldi da redistribuire, da chi ne ha di più. È una scelta politica.

Il presidente di Baobab Experience è stato assolto dall’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

“Rifarei tutto, continueremo ad aiutare le persone che hanno bisogno”, ha detto il presidente di Baobab Experience Andrea Costa subito dopo l’assoluzione dall’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La Corte ha infatti stabilito che il fatto non sussiste, per lui e anche per gli altri due imputati del processo. Durante l’udienza un gruppo di circa 200 manifestanti ha atteso in presidio davanti al tribunale la sentenza, sentenza che ora in molti salutano con soddisfazione, dalla Cgil all’Arci, da Nicola Fratoianni a Elly Schlein. Oltre naturalmente ai diretti interessati: sentiamo il commento del presidente dell’associazione baobab experience Andrea Costa.

 

Legnano, un edificio della parrocchia diventa una casa per chi fugge dalla guerra in Ucraina

(di Luca Parena)

A Santa Teresa del Bambin Gesù, a Legnano, generosità e un posto per chi ha bisogno non sono mai mancati. Da anni, la mensa di quella che è stata chiamata la “Casa della carità” offre almeno cinquanta pasti ogni giorno a chi non ha niente da mangiare.
L’intero piano superiore dello stesso edificio da un paio di mesi è stato completamente riadattato per ospitare otto persone fuggite dalla guerra in Ucraina. Persone come Maria, 28 anni, fuggita da Mykolaïv, una delle città più colpite in queste settimane [CONTINUA A LEGGERE]

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Sono 62.071 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono invece 153. Il tasso di positività è stabile al 15%, cala il numero dei ricov erati in terapia intensiva.
In parlamento intanto è in corso l’iter di conversione del decreto riaperture, che contiene la fine dello stato di emergenza ed il superamento delle misure di contrasto al covid. Il governo ha annunciato che porrà la fiducia, il voto è previsto per domani alle 13.15.

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    Redazione
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