Approfondimenti

I dubbi sulla strana latitanza di Matteo Messina Denaro, la conferma dello sciopero dei benzinai e le altre notizie della giornata

sciopero benzinai

Il racconto della giornata di martedì 17 gennaio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il merito della cattura di Mattia Messina Denaro è esclusivamente dei magistrati e dei carabinieri dei ROS? Due delle tre organizzazioni presenti all’incontro tra le rappresentanze dei distributori di carburante e il ministero delle Imprese hanno confermato lo sciopero del 25 e 26 gennaio. Antonio Panzeri ha firmato un accordo con la procura federale belga. Aumentano le pressioni nei confronti di Berlino, perché sblocchi l’invio di carri armati a Kiev.  

Matteo Messina Denaro è stato arrestato o si è consegnato?

Cattura o consegna? Il giorno dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, dopo la giusta soddisfazione degli inquirenti, sono in molti a chiedersi se il merito sia esclusivamente delle indagini condotte dai magistrati e dai carabinieri dei ROS oppure se a questo epilogo si sia arrivati perché il boss, ormai stanco e malato, si sia consegnato o sia stato costretto a farlo dalle sue condizioni di salute e da una sempre maggiore permeabilità della rete di supporto attorno alla sua latitanza.

Secondo Vittorio Gebbia, il responsabile del reparto oncologico della clinica Maddalena di Palermo, le condizioni cliniche del boss sono gravi: “La malattia ha avuto un’accelerazione negli ultimi mesi”. Matteo Messina Denaro è stato operato due volte negli ultimi due anni per il tumore al colon di cui soffre. L’ultima volta per intervenire su delle metastasi. Secondo alcune indiscrezioni, la malattia avrebbe raggiunto il fegato. Una situazione molto difficile.

In una delle puntate dello scorso novembre della trasmissione l’arena di Massimo Giletti, Salvatore Baiardo, un personaggio molto vicino ai fratelli Graviano, i due boss mafiosi in carcere dal 1994 e protagonisti insieme a Totò Riina della stagione delle stragi, aveva preannunciato quello che poi è successo ieri.

 

Una previsione che poi si è rivelata realtà. Risentirla dopo l’arresto di Messina Denaro fa impressione. Perché Baiardo abbia detto queste cose tre mesi fa in una intervista televisiva non è chiaro. Era un semplice annuncio di una persona informata oppure un messaggio, un’offerta allo stato per conto dei fratelli Graviano? L’intervista era andata in onda alla vigilia della udienza della Corte Costituzionale sull’ergastolo ostativo – conclusa poi con la decisione di non decidere – e dopo l’approvazione da parte del Governo Meloni del decreto che conferma norme del fine pena mai. Di fatto, la vicenda del carcere ostativo non e’ ancora chiusa.

Enrico Deaglio, giornalista e scrittore, esperto di mafia, questa mattina ai microfoni della trasmissione Prisma di Radio Popolare, ha detto di essere convinto che, 30 anni dopo, Messina Denaro abbia seguito la stessa sorte di Totò Riina. Il capo dei capi venne consegnato dalla mafia per chiudere una stagione di Cosa Nostra e riaprirne un’altra.

Una settimana fa il ministro degli Interni Piantedosi aveva detto ad Agrigento di augurarsi di essere il ministro che avrebbe arrestato Matteo Messina Denaro. Sette giorni dopo, il suo auspicio si è trasformato in realtà.

Benzinai, nessuna revoca dello sciopero del 25 e 26 gennaio

Oggi le rappresentanze dei distributori di carburante sono state al ministero delle Imprese per parlare del cosiddetto “decreto trasparenza”, quello che impone di esporre il prezzo medio nazionale accanto a quello che viene fatto pagare. Il contesto è quello degli aumenti scattati a inizio anno, con la fine del taglio delle accise deciso dal governo Draghi e non rinnovato da quello Meloni. Alla fine dell’incontro una delle organizzazioni che hanno partecipato, la Faib, ha detto che lo sciopero annunciato per il 25 e 26 gennaio è congelato, parlando di “tavolo sufficientemente esaustivo rispetto alle richieste”. Roberto Di Vincenzo è presidente della Fegica, una delle altre due organizzazioni presenti, che invece hanno confermato lo sciopero pur facendo capire che c’è ancora tempo per revocarlo, se ci saranno novità importanti.

Qatargate, Antonio Panzeri ha deciso di collaborare

Potrebbe esserci una svolta nel Qatargate? La domanda si pone dopo che la procura di Bruxelles ha diffuso una nota oggi pomeriggio per affermare che Antonio Panzeri ha deciso di collaborare coi magistrati che indagano sulle presunte tangenti da parte del Qatar.

Panzeri ha firmato un accordo con la procura federale belga che prevede “un anno di carcere, la reclusione, una multa e la confisca di tutti i beni finora acquisiti, stimata attualmente in un milione di euro”. Lo riferisce la stessa Procura.

Nel merito dell’inchiesta Antonio Panzeri, avrebbe confessato alla giustizia belga di aver versato a rate una somma tra i 120mila e i 140mila euro al collega socialista Marc Tarabella. È quanto riportano Corriere.it, ilfattoquotidiano.it e il belga L’Echo indicando che l’ammissione sarebbe stata messa a verbale dall’ex eurodeputato di Articolo 1 lo scorso 10 dicembre. Panzeri avrebbe anche invitato a verificare la posizione dell’europarlamentare dem Andrea Cozzolino, senza però indicare versamento di denaro.

Crescono le pressioni sul governo tedesco per l’invio di carri armati a Kiev

È salito a 45 il bilancio delle vittime dell’attacco russo sul condominio di Dnipro. Tra questi, almeno 6 sono minori. Le ricerche si sono concluse, anche se ancora 19 persone risultano ancora disperse. Secondo le Nazioni Unite, dall’inizio della guerra sono più di 7mila le vittime civili in Ucraina.
Secondo l’amministrazione militare-civile filorussa della regione di Kherson, invece, due persone sono state uccise e tre ferite, compreso un bambino, in un bombardamento delle forze ucraine su Kakhovka.
Intanto, dopo l’annuncio britannico dell’invio di 14 carri armati Challenger all’Ucraina, a livello europeo aumentano le pressioni nei confronti di Berlino, perché sblocchi a sua volta l’invio di carri armati Leopard tanto richiesto da Kiev. La questione è sul tavolo del nuovo ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, nominato oggi dopo le dimissioni di Cristine Lambrecht.

Il nodo sarà affrontato venerdì al vertice Nato a Ramstein, proprio in Germania.

Sentiamo Guido Olimpio, giornalista del corriere della sera esperto di strategia militare

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR venerdì 26/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 26-07-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 26/07/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 26-07-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 26/07/2024 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 26-07-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Jukebox & Slot Machine di venerdì 26/07/2024

    Come molte altre cose, un luogo è definito dalle funzioni che dentro di esso si possono svolgere. Un po' come l'ambiente che ci circonda può essere più o meno ostile. Ne consegue che la presenza ormai capillare in Italia delle macchinette da gioco d'azzardo nei bar, qualcosa deve aver cambiato rispetto a quando la possibile macchina-mangia-monetine che si rischiava di incontrare sotto casa, invece che vacue promesse di un'antidoto alla disperazione della povertà, spacciava il lato di un 45 giri o al massimo anni dopo qualche giocosa avventura con le fattezze del cartone animato. In quell'epoca invece che un semplice schermo e dei bottoni, le slot-machine confinate ai casinò avevano una manopola e dei rulli che scorrevano prima di dare un responso in forma di immagini miste o uguali, spesso non casualmente in tema di frutta, poiché la natura costruisce sopra l'esistente invece che sostituirlo ed il cervello sapiens non fa eccezione. una banana, delle ciliegie, una mela? ciliegie, ciliegie e un'ananas? tre pere? sono tutte combinazioni possibili. parafrasando un celebre umanista e compositore, si potrebbe dire che "these are tunes that go together well", o almeno così ci auguriamo che sarà. anche perché dalle retrovie pare si dica che "vincere sempre è come non vincere mai".

    Jukebox & Slot Machine - 26-07-2024

  • PlayStop

    Podi podi di venerdì 26/07/2024

    Il racconto, i commenti e i retroscena delle Olimpiadi di Parigi 2024 su Radio Popolare. Dal 26 luglio all'11 agosto 2024 tutti i giorni dalle 19.00 alle 22.30 con Gianmarco Bachi, Luca Gattuso, Marta Zambon e le incursioni di Stefano Vegliani.

    Podi podi - 26-07-2024

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 26/07/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 26-07-2024

  • PlayStop

    Popsera di venerdì 26/07/2024

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all’informazione dalla prima serata per tutta l’estate e nel periodo festivo di fine anno. Si comincia alle 18.00 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 26-07-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 26/07/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 26-07-2024

  • PlayStop

    Parla con lei di venerdì 26/07/2024

    Ospite di oggi la psicologa e psicoterapeuta Gabriella Scaduto. Si parla di come la psicologia supporta i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, di prevenzione al bullismo, di supporto a vittime di abusi e figl* di donne assassinate. E anche di come si concilia una vita intensamente impegnata con la famiglia.

    Parla con lei - 26-07-2024

  • PlayStop

    Conduzione musicale di venerdì 26/07/2024 delle 14:32

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 26-07-2024

  • PlayStop

    Note dell’autore di venerdì 26/07/2024

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto in una decina di minuti, più o meno il tempo di un caffè...freddo!

    Note dell’autore - 26-07-2024

  • PlayStop

    Il Filo della Storia - Abacost

    Abacost, il paradosso dell’autenticità dietro la giacca di un dittatore africano. A cura di Alba Solaro

    Il Filo della Storia - 26-07-2024

  • PlayStop

    Cult di venerdì 26/07/2024

    Oggi a Cult: il Terreni Creativi Festival di Albenga; alla Maddalena, la Valigia dell'Attore; il Segesta Festival 2024 con musica, teatro, danza e incontri; in Val d'Aosta Insoliti Festival a contatto con la natura; il libro "100 vasi di design italiano" a cura di Marco Meneguzzo ed Enrico Morteo...

    Cult - 26-07-2024

  • PlayStop

    Giorni migliori di venerdì 26/07/2024

    A cura di Mattia Guastafierro e Massimo Alberti. Il decreto per abbattere i tempi sulle liste d’attesa: servirà davvero o è un ulteriore regalo alla sanità privata? - con Andrea Capocci, giornalista scientifico del Manifesto, e Pierino De Silverio, segretario Anaoo Assomed. Il far west della logistica: lo sfruttamento di manodopera tocca anche la filiera di Poste Italiane – con Rosita Rijtano di La Via Libera. In Irlanda i consumi dei server superano quelli domestici: siamo entrati in una nuova era di centralità delle macchine rispetto all’uomo? - con Juan Carlos De Martin, docente al Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino. Come scegliere il futuro sindaco di Milano? Con le primarie o no? - il microfono aperto con Roberto Maggioni.

    Giorni Migliori – Intro - 26-07-2024

Adesso in diretta