Approfondimenti

Argento-Corona: non è un “chi se ne frega”

Asia Argento

Per una coppia mediatica che si lascia a colpi di foto Instagram, ecco che ne arriva una nuova, che definire inaspettata è un gentile eufemismo: quella formata da Asia Argento e Fabrizio Corona. Sì, proprio quella Asia Argento, portavoce (suo malgrado?) del movimento #MeToo, e proprio Fabrizio Corona, l’ex re dei paparazzi condannato per estorsione.

Argento, all’interno di un servizio sul settimanale Chi corredato da fotografie scattate per non lasciare adito a dubbi, racconta: “Ho vissuto gli ultimi mesi come un’eremita immersa nel dolore e se oggi ho trovato l’affetto in una persona che si chiama Fabrizio Corona, lasciatemi sognare in pace. […] Spiritualmente ho visto dentro di lui qualcosa di rotto, che poi c’è anche dentro di me e, forse, vedere così la sua anima, mi ha portato ad abbracciarlo e ha fatto nascere una grande empatia”. E aggiunge: “Ci dipingono come dannati, già immagino i titoli, ma in realtà siamo due anime buone, la nostra è solo rabbia”.

Ne ho parlato oggi in diretta durante Bionda Radio, sperando in una conversazione con gli ascoltatori, e davvero mi aspettavo delle reazioni di sconcertamento, rabbia, di cocente delusione, ovvero ciò che ho provato io, e invece salvo alcune eccezioni la reazione generale, via sms o mail, è stata un “e chi se ne frega“, catalogando la notizia come gossip di basso livello. E questo, se possibile, mi ha delusa ancora di più.
Intendiamoci, è chiaro che le relazioni affettive che due persone, note o non note che siano, intrecciano non sono di nostro interesse e non devono esserlo: ma qui il problema è molto più profondo, ed è quello di un pericoloso accostamento di immagine.

Asia Argento può essere sicuramente confusa, e come sappiamo è un personaggio che da sempre si è distinto per la sua vita sopra le righe e piuttosto travagliata, con scelte professionali e personali per molti discutibili e talvolta di difficile comprensione, e va bene così. Ma nel momento in cui Asia Argento diventa, per sua stessa volontà ed insistenza, portavoce di un movimento internazionale che regala una voce a migliaia di donne in tutto il mondo, vittime di violenza e di abusi e che hanno dovuto nascondersi per anni, allora il ruolo che lei stessa ha fortemente voluto cucirsi addosso non ti permette di avere una relazione amorosa con l’incarnazione del maschio alfa violento, prevaricatore, sessista, uno che pochi giorni prima era andato in televisione per “riprendersi la ex” con toni aggressivi e quasi dittatoriali.

Perché è una delusione. Perché è davvero avvilente per chi l’ha sostenuta e per chi nonostante tutte le vicissitudini post #MeToo l’ha sempre difesa. Ma soprattutto perché accostarsi a un personaggio del genere regala l’occasione più che ghiotta ai detrattori dei femminismi di attaccarci, a suon di “E adesso? Come la mettiamo?“. Diranno che questo è il più grande autogol del movimento #MeToo, appiattendolo, come se fosse il movimento di una sola persona e delle sue scelte sentimentali, sminuendolo e svilendolo, o accuseranno il movimento femminista di “aver puntato sul cavallo sbagliato”, come se peraltro fossero le femministe ad avere scelto a tavolino Asia come immagine del movimento, anziché essere il frutto dell’esigenza dei media e dell’opinione pubblica di avere un simbolo per ogni tema di attualità perché è più semplice caratterizzarlo.

Il movimento #MeToo, così come tutti i femminismi, non merita questo qualunquismo. E il “chi se ne frega“, in questo caso, è una banalizzazione che non possiamo permetterci.

Asia Argento
Foto dal profilo Instagram di Asia Argento https://www.instagram.com/asiaargento/
  • Autore articolo
    Florencia Di Stefano-Abichain
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 14/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 14-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 14/07 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 14-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 14/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 14-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 14/07/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 14-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    From Genesis To Revelation di martedì 15/07/2025

    "From Genesis to Revelation" è una trasmissione radiofonica dedicata al rock-progressive, attiva regolarmente dal 1999. Condotta da Renato Scuffietti e Matthias Scheller, offre un'ora settimanale di musica prog, spaziando dai grandi classici dei seventies al newprog e al prog sinfonico, con interviste, recensioni e monografie sui sottogeneri. Nata come un hobby, è diventata un importante punto di riferimento per gli appassionati del genere.

    From Genesis To Revelation - 14-07-2025

  • PlayStop

    Jazz Anthology di lunedì 14/07/2025

    "Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).

    Jazz Anthology - 14-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 14/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 14-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di lunedì 14/07/2025 delle 21:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 14-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di lunedì 14/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 14-07-2025

  • PlayStop

    Gaza è sull’orlo del collasso a causa della fame acuta e della mancanza d’acqua. È l’allarme lanciato dalla Caritas

    In Israele aumentano le critiche al progetto del governo Netnayhu di costruire delle cosidette “città umanitarie” nel sud della striscia, al confine con l’Egitto, dove spostare tutti i palestinesi di Gaza. Oggi l’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert li ha definiti “campi di concentramento”. Intanto proseguono incessanti i bombardamenti israelian sulla Striscia , nelle ultime 24 ore sono oltre 100 le vittime. La Caritas oggi ha lanciato un drammatico appello : “siamo vicini al collasso le vite dei palestinesi sono appese ad un filo a causa della fame acuta, della mancanza d’acqua e delle malattie, serve un intervento umanitario urgente”. Danilo Feliciangeli responsabile Caritas per il Medio Oriente.

    Clip - 14-07-2025

  • PlayStop

    Popsera di lunedì 14/07/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 14-07-2025

  • PlayStop

    Il grande flop delle case della salute. Solo il 5% è pienamente funzionante. La denuncia del Pd lombardo

    Dovevano essere i presidi con cui ricostruire la sanità sul territorio in Lombardia, ma finora le case di comunità sono state un flop. 216 sono quelle previste entro la scadenza dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza che arriverà a giugno 2026. Al momento 140 hanno aperto, ma solo otto in tutta la regione (sei in provincia di Bergamo e due nel varesotto) hanno tutti i requisiti obbligatori previsti dalla legge. In totale sono meno del 6 percento. La denuncia è del gruppo consiliare del Partito democratico lombardo che ha fatto un accesso agli atti alla direzione generale Welfare per ognuna delle case di comunità attive in Lombardia. L’assessorato ha replicato che i numeri diffusi “sono usati in modo difforme dalla realtà. Le rilevazioni mostrano percentuali elevate di attuazione per la maggior parte dei servizi obbligatori”. Per il capogruppo del Pd al Pirellone, Pierfrancesco Majorino, “Regione Lombardia è in colpevole ritardo”.

    Clip - 14-07-2025

  • PlayStop

    Rock is dead di lunedì 14/07/2025

    Stagione XI - ep 6 - Zyriab e Paco De Lucia

    A tempo di parola - 14-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 14/07/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 14-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di lunedì 14/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 14-07-2025

Adesso in diretta