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La Francia torna in lockdown fino al 1° dicembre

macron francia lockdown

Da oggi tutta la Francia è di nuovo confinata in casa, e ci rimarrà almeno fino al 1° dicembre. L’obiettivo del governo è di far scendere il numero dei contagi giornalieri a 5.000, contro gli oltre 30mila degli ultimi giorni, e salvare gli ospedali dal collasso annunciato. Per farlo, il presidente Macron ha dovuto ammettere che i tentativi fatti finora, dal coprifuoco alle misure restrittive applicate localmente, hanno fallito. E ha annunciato quello che ha cercato in tutti i modi di evitare: un secondo lockdown su tutto il territorio della Francia.

Una decisione che se da un lato era prevedibile, lascia molti con l’amaro in bocca. Nelle zone poco colpite dall’epidemia e nella Francia rurale, ad esempio, la scelta di chiudere indiscriminatamente viene vista come una doppia pena ma si cerca di farsi forza: o tutti, o nessuno, se no non ne usciremo, si bisbiglia con un’alzata di spalle. La rassegnazione e una certa stanchezza prevalgono anche a Parigi, dove le sirene delle ambulanze risuonano senza sosta ormai da giorni.

Ieri sera i bar hanno svuotato i fusti grazie ai numerosi clienti che non hanno voluto privarsi dell’ultimo bicchiere in compagnia. Niente a che vedere con l’aria quasi gioiosa e scanzonata che si respirava nei dehors a marzo, prima della prima chiusura. Più che altro un momento per condividere amarezza e preoccupazioni, con l’occhio alle lancette perché comunque alle 21 scatta il coprifuoco.

I ristoranti e i piccoli commerci cercano di organizzarsi per le consegne a domicilio o il click and collect: le norme in Francia per questo lockdown sono un filo meno rigide rispetto a primavera e il fatto che la gente possa continuare ad andare a lavorare, anche se il telelavoro è obbligatorio nella maggior parte dei casi, fa sperare di poter in qualche modo salvare una parte degli incassi. Ma la confusione è tanta e nelle ultime ore si sono levate molte voci per criticare delle regole troppo favorevoli alle piattaforme online come Amazon o agli ipermercati, in un periodo in cui di solito si fanno già gli acquisti di Natale. I media nazionali oggi dedicano buona parte dei loro siti alle domande dei cittadini: per che motivi mi posso spostare? Mia figlia ha 8 anni, adesso anche lei deve mettere la mascherina, ma anche durante la ricreazione?

Gli studenti, infatti, riprendono la scuola la settimana prossima dopo due settimane di vacanza, con un protocollo sanitario rinforzato. Solo gli universitari saranno obbligati alla didattica a distanza. Il governo ha vietato gli spostamenti da una regione all’altra ma ha promesso una certa flessibilità fino a lunedì, per permettere i ritorni dalle vacanze e la celebrazione della festa dei morti.

La riapertura delle classi contribuirà a rendere questo lockdown meno angosciante del primo? Di sicuro oggi le strade sono abbastanza vuote ma non deserte: è possibile uscire muniti di autorizzazione per lavorare, andare a fare la spesa al mercato o al super, ritirare un acquisto, vedere un medico, accompagnare i figli a scuola o per l’ora d’aria in un raggio di un chilometro da casa. E c’è già chi teme un mese di lockdown possa non bastare.

  • Autore articolo
    Luisa Nannipieri
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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    "Sempre più vicini" è il disco della svolta dei Casino Royale: Alioscia racconta l'album

    È uscita venerdì 5 dicembre 2025 la ristampa celebrativa di "Sempre più vicini", che venne pubblicato 30 anni fa, nel 1995: un disco fondamentale per la carriera dei Casino Royale e un album che ha influenzato in modo importante la musica alternativa italiana di quegli anni, grazie a un suono frutto dell'incontro della band milanese con il produttore inglese Ben Young. Alioscia Bisceglia, voce e leader dei Casino Royale, è passato dai nostri studi per raccontare questa ristampa e soprattutto quel disco, che diede un'impronta decisiva alla storia della band. L'intervista è a cura di Niccolò Vecchia.

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    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Zerocalcare: un fumetto per lottare contro il fascismo

    “Nel nido dei serpenti” è l’ultimo fumetto di Zerocalcare, che lo ha presentato recentemente al CSA Baraonda di Segrate nell’ambito della Campagna Free All Antifas - Associazione Dax. Il volume, nato dalla collaborazione fra BAO e Momo Edizioni, raccoglie le storie di Zerocalcare sul processo ungherese a Ilaria Salis e altri, con una storia inedita sulla vicenda giudiziaria di Maja T. Una riflessione sul ritorno di ideologie a torto ritenute sconfitte. Andrea Cegna ha intervistato Zerocalcare per Cult.

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