Approfondimenti

“In un futuro aprile. Il giovane Pasolini”: intervista al co-regista Federico Savonitto

giovane pasolini

Federico Savonitto, co-regista di “In un futuro aprile. Il giovane Pasolini“, commenta a Radio Popolare il processo di ricerca che ha dato luce a questo documentario sull’adolescenza dell’artista e disponibile in streaming sulla piattaforma #IoRestoInSala.

L’intervista di Barbara Sorrentini a Chassis.

Come mai avete fatto questa ricerca che parte dai suoi anni giovanili?

Entrambi abbiamo sempre amato quel periodo. Francesco Constabile, che si è diplomato al Centro sperimentale di cinematografia di Roma, voleva farlo riadattando Amado mio, uno dei romanzi scritti da Pasolini in quel periodo, rimasto tra l’altro inedito finché Pasolini era in vita e pubblicato successivamente. Io mi sono diplomato invece al Centro sperimentale di Palermo, una sede specifica nel documentario, e ho fatto un film su Giuseppe Antonio Borgese, andando a cercare in lui alcuni elementi archetipici che ritornano anche in Pasolini e che forse c’erano già prima ancora in un autore come Dante. C’è il tema dell’esodo, del dover andarsene da casa, del non poter veramente mai tornarci… Per Pasolini, Casarsa non era esattamente la casa, è il luogo dove lui andava fin da ragazzino, il luogo della madre. Lui è nato a Bologna e quando d’estate, durante i primi anni di vita, andava a Casarsa si è innamorato di quei luoghi, ci ha fatto i conti per tutta la vita. L’idillio iniziale si è trasformato in una visione un po’ più cupa del Friuli quando le sue poesie sono state trasformate durante la fase di cambiamento della poetica pasoliniana, sia negli anni ’50 sia negli anni ’60. Ha riscritto le sue poesie e sono diventate La meglio gioventù, La nuova gioventù, quindi una visione di quei luoghi con più pessimismo. Questo film è nato da un’idea di Augusta Eniti, produttrice di altre forme. Noi siamo subentrati in seguito, entrambi per motivi diversi. Di Pasolini abbiamo sempre visto un sacco di lavori che affrontavano la morte, l’ultimo periodo in cui era giustamente diventato molto critico verso la nostra società, però pochissimi hanno visto questo periodo come un periodo di cui parlare. Non è un periodo molto conosciuto quindi ci sembrava giusto farlo conoscere perché è il momento in cui inizia tutto, si forma la sua poetica, ci sono certi elementi che torneranno più volte nella sua vita in modo anche escatologico.

Nel documentario avete anche incontrato Nico Naldini, cugino di Pierpaolo, che racconta anche alcuni momenti interessanti della loro adolescenza.

L’incontro con Nico Naldini è stato sicuramente molto ricco di spunti. Incontrarsi con lui è stato anche molto complicato, perché per quanto molto legato alla figura del cugino è a sua volta un autore molto importante, che ha scritto biografie di molti altri autori, ed è anche un importante poeta. Aveva la sua visione del mondo, spesso ben distinta da quella del cugino e noi abbiamo cercato di farne una forza del film. Nico Naldini per noi non è il portatore di racconti su Pasolini e basta, è un autore con la sua personalità ben chiara che a volte vuole distinguersi dal cugino.

Parliamo della questione delle poesie in dialetto e di quanto fosse sovversivo Pasolini già a utilizzarlo in tempi in cui veniva considerato da censurare.

Nel nostro documentario Naldini esplicita molto bene il motivo per cui Pasolini era rivoluzionario a scrivere delle poesie in friulano nel ’44. In quegli anni c’era il fascismo che impediva l’utilizzo dei dialetti perché riconosceva una potenza eversiva, che andava contro la volontà di coesione. L’altra grande rivoluzione che sta all’inizio della carriera pasoliniana è quella di decidere di occuparsi delle vite degli ultimi, in un modo potremmo dire caravaggesco perché così come Caravaggio utilizzava modelli presi dal popolo, così Pasolini conosce e descrive dei giovani che facevano una povera vita contadina. Per Pasolini questo è stato d’enorme ispirazione, venendo lui da una famiglia borghese di Bologna.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 19/07 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 19-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 19/07 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 19-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 19/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 19-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 18/07/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Snippet di sabato 19/07/2025

    Un viaggio musicale, a cura di missinred, attraverso remix, campioni, sample, cover, edit, mash up. Sabato dalle 22:45 alle 23.45 (tranne il primo sabato di ogni mese)

    Snippet - 19-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di sabato 19/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 19-07-2025

  • PlayStop

    Blue Lines di sabato 19/07/2025

    Conduzione musicale a cura di Chawki Senouci

    Blue Lines - 19-07-2025

  • PlayStop

    Mash-Up di sabato 19/07/2025

    Musica che si piglia perché non si somiglia. Ogni settimana un dj set tematico di musica e parole scelte da Piergiorgio Pardo in collaborazione con le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare. Mail: mischionepopolare@gmail.com

    Mash-Up - 19-07-2025

  • PlayStop

    Pop Music di sabato 19/07/2025

    Una trasmissione di musica, senza confini e senza barriere. Canzoni da scoprire e da riconoscere, canzoni da canticchiare e da cui farsi cullare. Senza conduttori, senza didascalie: solo e soltanto musica.

    Pop Music - 19-07-2025

  • PlayStop

    Pandemie, il governo si accoda a Trump. E strizza l'occhio ai No Vax

    Il governo italiano ha respinto le nuove regole dell’Organizzazione mondiale della Sanità sulle pandemie. Si tratta di regole del cosiddetto “piano pandemico”, essenzialmente uno schema di coordinamento internazionale in caso di emergenze globali come il Covid. Il ministro della sanità Schillaci ha detto no, con una lettera inviata poche ore dopo quella del suo collega statunitense, il ministro no-vax Robert Kennedy Jr. Protestano le opposizioni, Pd, 5 Stelle, Avs. Contestano al governo una scelta che da una parte strizza l’occhio all’elettorato della Destra con posizioni no vax, dall’altra si accoda alla Casa Bianca. Il servizio di Vittorio Agnoletto, medico e collaboratore di Radio Popolare.

    Clip - 19-07-2025

  • PlayStop

    Soulshine di sabato 19/07/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 19-07-2025

  • PlayStop

    Suoni d'estate di sabato 19/07/2025

    Suoni d'estate è la trasmissione che ogni sabato vi porta nei principali festival italiani ed europei: le anteprime, le voci e gli inviati per raccontare al meglio la musica dal vivo di questa estate 2024.

    Suoni d’estate - 19-07-2025

  • PlayStop

    Rock in Opposition di sabato 19/07/2025

    Rock in Opposition è un programma di Contatto Radio - Popolare Network condotto da Alessandro Volpi e curato da Federico Bogazzi. Racconta i tanti legami che uniscono la musica alla storia politica italiana ed internazionale, partendo dall’idea che proprio il linguaggio musicale è stato centrale nel definire molte delle vicende della discussione, e ancor più della narrazione pubblica degli ultimi cinquant’anni. Quest’estate lo potete ascoltare anche su Radio Popolare in una selezione di dieci puntate. Tutti gli altri episodi li trovate a questa pagina

    Rock in Opposition - 19-07-2025

  • PlayStop

    Geografie sommerse di sabato 19/07/2025

    Geografie sommerse, trasmissione curata da Disma Pestalozza, porta alla luce luoghi dimenticati e realtà marginalizzate, spesso ignorate dal dibattito pubblico. Dalla fascia trasformata di Ragusa alle miniere di diamanti in Sierra Leone, dalle favelas di Recife ai territori d’oltremare francesi passando per le piantagioni di canna da zucchero in Repubblica Dominicana, raccontiamo storie di luoghi celati e lavoro invisibile. Uno sguardo sugli spazi sommersi del nostro presente.

    Geografie sommerse - 19-07-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 19/07/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 19-07-2025

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 19/07/2025

    Il grano saraceno di Teglio, la sua cultura e produzione nell’antico capoluogo della Valtellina, la Valle di Teglio, questa l’origine, spesso ignorata, del toponimo. Siamo stati al Mulino Menaglio dove ha sede l’associazione per la coltura del grano saraceno di Teglio e dei cereali alpini tradizionali. E’ l’ultimo in funzione, per piccoli quantitativi, ed è sede di un piccolo museo dove sono organizzati anche laboratori didattici, per adulti e bambini. Siamo stati presenti a uno di questi nel quale sono stati fatti i Pizzoccheri di Teglio, la storica pasta tipica a base di grano saraceno. Abbiamo pure approfondito la coltivazione della segale e dell’orzo, il ruolo dei mugnai, delle mugnaie, e delle fornaie.

    Il Verziere di Leonardo - 19-07-2025

Adesso in diretta