Approfondimenti

Immigrazione, non è facile battere Trump

Aeroporti pieni di manifestanti, a New York, Washington, Chicago, Boston, Los Angeles e San Francisco. Migliaia di persone che, dopo la Women’s March, sono tornate per le strade americane per protestare contro Donald Trump; in particolare, contro i suoi ordini esecutivi sull’immigrazione.

I dimostranti, e le associazioni per i diritti civili, hanno ottenuto un primo importante successo. Giudici a New York, Boston, Alexandria, Virginia, e Seattle, hanno bloccato le norme introdotte da Trump – che, lo ricordiamo, sospendono la concessione del visto per gli Stati Uniti ai cittadini di sette Paesi a maggioranza musulmana: Iran, Iraq, Siria, Libia, Sudan, Somalia, Yemen.

Le sentenze dei giudici sono diverse. L’ordine della giudice di New York impedisce la deportazione delle persone arrivate negli Stati Uniti con un visto regolare ma che erano in volo quando Trump ha emanato le nuove norme. L’ordine del giudice di Boston è più simpatetico nei confronti dei diritti degli immigrati: non si impone soltanto lo stop alla loro deportazione, ma anche la loro liberazione (per questo i gruppi per i diritti umani consigliano a chi dovesse partire nelle prossime ore di atterrare all’areoporto Logan di Boston, città che ha scelto una giurisprudenza più favorevole a chi entra negli Stati Uniti).

Detto questo, registrata una prima importante vittoria per l’American Civil Liberties Union e per chi si oppone alle nuove regole in materia di immigrazione, bisogna chiedersi cosa succederà ora. Ci sono possibilità che gli ordini esecutivi di Trump vengano rigettati dai tribunali americani? Ci sono elementi che fanno sperare che una vittoria temporanea si trasformi in trionfo definitivo?

Qui la risposta è molto meno certa – e probabilmente meno favorevole ai diritti degli immigrati. Tutte le sentenze emesse in questi giorni dai giudici riguardano infatti i cittadini provenienti dai sette Paesi sospettati di legami terroristici che si trovavano in volo per gli Stati Uniti al momento dell’emanazione degli ordini di Trump. Le sentenze, dunque, non valgono per chi nel futuro intende arrivare sul suolo americano da uno dei sette Paesi incriminati.

Lo ha detto molto bene un portavoce dell’amministrazione Trump nelle scorse ore: “Gli ordini esecutivi riguardano il passato e non sono retroattivi. L’obiettivo degli ordini è prevenire la distribuzione di altri visti prima che nuove e più responsabili misure di controllo siano messe in atto”.

Tradotto: quello che davvero ci interessa non sono le 100-200 persone su cui si è scatenata la battaglia legale di questi giorni (che sono appunto quelle che si trovavano in volo); quello che ci interessa è fare in modo che nel futuro non vengano distribuiti nuovi visti ai cittadini di Iran, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan e Yemen.

Sicuramente, come ha spiegato Lee Gelernt dell’American Civil Liberties Union, i gruppi per i diritti civili intendono mettere in discussione le nuove regole nel loro insieme: “Le cause iniziali non riguardano tutti coloro che possono e potranno essere interessati dagli ordini esecutivi, ma sono soltanto il primo passo per una messa in discussione complessiva del nuovo impianto in tema di immigrazione”.

Su questa “messa in discussione complessiva”, e sulla possibilità che possa concludersi con una vittoria per l’American Civil Liberties Union, ci sono però molti più dubbi. L’amministrazione Trump, a giustificazione dei suoi ordini esecutivi, si è infatti basata su una legge del 1952, che dà al presidente degli Stati Uniti la facoltà di bandire “ogni classe” di immigrazione da un certo Paese, se ciò venga considerato “a detrimento degli interessi degli Stati Uniti”.

E’ vero che una legge del Congresso del 1965 stabilisce che nessuno, nemmeno il presidente, possa discriminare “sulla base di razza, sesso, regligione, luogo di nascita o di residenza”. Ma questa legge è di solito applicata ai nati sul suolo americano o a stranieri che si trovano sul suolo americano; i tribunali hanno raramente accordato diritti costituzionali a stranieri che si trovano all’estero ( com’è il caso di chi chiede un visto per arrivare negli Stati Uniti).

Anche la possibilità di attaccare la costituzionalità dell’ordine esecutivo perché discriminatorio nei confronti degli appartenenti alla religione musulmana sarà perseguita – ma con le stesse scarse possibilità di successo. Il Council on American Islamic Relations ha per esempio annunciato che presenterà una denuncia, appellandosi proprio al tema della discriminazione.

Donald Trump, e i responsabili dell’amministrazione, hanno però ripetuto che questi ordini esecutivi non sono diretti contro i musulmani. “A voler essere chiari – ha detto Trump – questo non è un bando contro i musulmani, come la stampa falsamente dice. Questa è una misura che riguarda il terrorismo e che vuole tenere il nostro Paese al sicuro. Ci sono oltre 40 Paesi nel mondo che sono a maggioranza musulmana e che non sono interessati dal mio ordine. Torneremo a distribuire i visti una volta che avremo rivisto e implementato politiche più sicure, entro i prossimi 90 giorni”.

Come la questione della costituzionalità della misura, anche quella della discriminazione anti-musulmana sarà quindi difficile da dimostrare. E comunque la possibilità più concreta è che si vada verso una battaglia legale lunga, tortuosa, durante la quale i cittadini provenienti dai Paesi sospettati di legame terroristici verranno comunque discriminati e gli sarà impedito l’arrivo negli Stati Uniti.

Prepariamoci, dunque, a leggere e ascoltare nuove storie su famiglie divise, progetti di vita spezzati, percorsi senza senso e prospettiva a cavallo dei confini.

  • Autore articolo
    Roberto Festa
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR domenica 13/10 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 13-10-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 13/10/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 13-10-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 11/10/2024 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 11-10-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di domenica 13/10/2024

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 13-10-2024

  • PlayStop

    Bohmenica In di domenica 13/10/2024

    Regia: Gianpiero Kesten Co-conduzione: Astrid Serughetti In studio: Gaia Grassi Zeina Ayache⁩ parla di cucina genovese, mentre torna ospite Luca Nisi, meteorologo di Meteo Swiss, che racconta delle recenti allerte meteo. L’editore Riccardo Burgazzi svela i dati sulla lettura di libri in Italia; lo Scienziatissimo Andrea Bellati spiega l’assegnazione del Premio Nobel per la Medicina 2024 a Victor Ambros e Gary Ruvkun per la scoperta del microRNA e del suo ruolo nella regolazione genica.

    Bohmenica In! - 13-10-2024

  • PlayStop

    Mash-Up di domenica 13/10/2024

    Ogni domenica un dj7 a tema in collaborazione con chi ascolta. Genere? Nessuno. A cura di Piergiorgio Pardo Mail: mischionepopolare@gmail.com

    Mash-Up - 13-10-2024

  • PlayStop

    DOC – Tratti da una storia vera di domenica 13/10/2024

    I documentari e le docu-serie sono diventati argomento di discussione online e offline: sesso, yoga, guru, crimine, storie di ordinaria follia o di pura umanità. In ogni puntata DOC ne sceglierà uno per indagare e approfondire, anche dopo i titoli di coda, tematiche sempre più attuali, spesso inesplorate ma di grande rilevanza socio-culturale. E, tranquilli, no spoiler! A cura di Roberta Lippi e Francesca Scherini In onda domenica dalle 18 alle 18.30

    DOC – Tratti da una storia vera - 13-10-2024

  • PlayStop

    Alice, chiacchiere in città di domenica 13/10/2024

    A cura di Elena Mordiglia. Nella città frenetica, in quello che non sempre sembra un paese delle meraviglie, ci sono persone da raccontare e da ascoltare. Quale lavoro fanno? Come arrivano alla fine del mese? Quale rapporto hanno con la città in cui vivono? Registratore alla mano e scarpe buone, queste storie ve le racconteremo.

    Alice, chiacchiere in città - 13-10-2024

  • PlayStop

    Bollicine di domenica 13/10/2024

    Che cos’hanno in comune gli Area e i cartoni giapponesi? Quali sono i vinili più rari al mondo? Giunta alla stagione numero 16, Bollicine ogni settimana racconta la musica attraverso le sue storie e le voci dei suoi protagonisti: in ogni puntata un filo rosso a cui sono legate una decina di canzoni, con un occhio di riguardo per la musica italiana. Come sempre, tutte le playlist si trovano sul celeberrimo Bolliblog.com. A cura di Francesco Tragni e Marco Carini

    Bollicine - 13-10-2024

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di domenica 13/10/2024

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Archivio Ricordi - 13-10-2024

  • PlayStop

    Giocare col fuoco di domenica 13/10/2024

    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

    Giocare col fuoco - 13-10-2024

  • PlayStop

    La Pillola va giù di domenica 13/10/2024

    Una trasmissione settimanale  a cura di Anaïs Poirot-Gorse con in regia Nicola Mogno. Una trasmissione nata su Shareradio, webradio metropolitana milanese in questo momento di emergenza, cercando di ridare un spazio di parola a tutti i ragazzi dei centri di aggregazione giovanili di Milano con cui svolgiamo regolarmente laboratori radiofonici.

    La Pillola va giù - 13-10-2024

  • PlayStop

    Comizi d’amore di domenica 13/10/2024

    Quaranta minuti di musica e dialoghi cinematografici trasposti, isolati, destrutturati per creare nuove forme emotive di ascolto. Ogni domenica dalle 13.20 alle 14.00, a cura di Stefano Ghittoni.

    Comizi d’amore - 13-10-2024

  • PlayStop

    C'è di buono di domenica 13/10/2024

    La cucina e il cibo hanno un ruolo essenziale nella nostra vita, influenzano il nostro benessere e riflettono chi siamo. Scegliere consapevolmente cosa mangiare è cruciale e dovrebbe essere affrontato con conoscenza e divertimento. Niccolò Vecchia, nel programma "C'è di buono", racconta ogni settimana di prodotti e cucina, raccogliendo storie contadine antiche e moderne, esplorando una cultura gastronomica che è allo stesso tempo popolare e raffinata.

    C’è di buono - 13-10-2024

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 13/10/2024

    Utilizzando come guida un libro di Eveline Bloch-Dano #onderod di domenica 13 ottobre si intrufola nelle case di alcuni scrittori. Dal castello di Saché, nella valle dell’Indre, dimora di Honoré de Balzac al castello dove vissero Voltaire e Gabrielle-Emilie de Breteuil. Dalla casa di Samuel Beckett a Ussy-sur-Marne, 60 km dal centro di Parigi, alla casa nel Peloponneso di Sir Patrick Leigh Fermor, nella penisola del Mani (frequentata anche da Bruce Chatwin).

    Onde Road - 13-10-2024

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 13/10/2024

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 13-10-2024

  • PlayStop

    Va pensiero di domenica 13/10/2024

    Viaggio a bocce ferme nel tema politico della settimana.

    Va Pensiero - 13-10-2024

Adesso in diretta