Approfondimenti

Cosa insegna la risposta di Ezio Greggio alla provocazione leghista di Biella?

Ezio Greggio

Il sindaco leghista di Biella, Claudio Corradino, alla fine ha chiesto scusa, anche se ha voluto comunque ribadire che altri hanno voluto speculare sulla sua scellerata decisione di non dare la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, unica superstite della sua famiglia deportata nel campo di sterminio nazista di Auschwitz, e di proporla invece a Ezio Greggio, il popolare comico e conduttore televisivo di Canale 5.

Io sono stato un cretino, lo ammetto, e chiedo scusa alla Segre e a Greggio, però su questa cosa è stata fatta una speculazione indegna da parte di tutti quanti e mi dispiace” ha detto il sindaco che ha aggiunto: “il risultato è stato negativo, ingiustamente. Una grandissima sciocchezza che è diventata una cosa nazionale. La Signora Segre non ha bisogno che arrivi il Sindaco di Biella a darle la cittadinanza, è un ‘patrimonio dell’umanità’ e le chiedo ancora scusa. L’ho invitata anche a Biella per la Giornata della Memoria e non c’è nulla contro di lei”.

Il sindaco di Biella che fino a poche ore prima diceva cose terribili tipo “la signora ha subìto quello che ha subìto 70 anni fa“. Il sindaco è stato colpito e affondato. Non da qualche esponente politico della sinistra, o da qualche intellettuale, figuriamoci, di quelli se ne sarebbe bellamente fregato.

Il sindaco è stato colpito e affondato da Ezio Greggio che ha rifiutato la proposta di cittadinanza onoraria spiegando che i valori della sua famiglia, il ricordo del padre prigioniero per tre anni in un lager nazista e il rispetto per Liliana Segre lo inducevano a dire no.

Ezio Greggio ha colpito là dove un politico o un intellettuale non avrebbero potuto proprio perché è un personaggio pop, un personaggio della tv popolare, un personaggio molto affine all’immaginario a cui fa riferimento lo stesso Salvini: quello della cosiddetta ‘gente comune’ coltivata per decenni dalle Tv di Mediaset di cui Greggio è un’icona.

Scoprire che uno dei personaggi delle televisioni berlusconiane ha un pensiero limpido e chiaro sui temi del rispetto della Memoria e dell’antifascismo ha mandato in crisi quei piccoli politici di provincia che pensavano di stare operando chissà quale provocazione.
La storia di Biella se insegna qualcosa insegna che è il pop, nel senso di popolare, che può mandare in corto circuito il pensiero salviniano.

Nelle stesse ore, Salvini faceva un passo falso: sfotteva su Instagram un calciatore del Milan, Suso, a cui la società aveva fatto gli auguri di compleanno, criticandolo per il suo scarso rendimento. Suso gli rispondeva a tono dicendogli di preoccuparsi piuttosto di come si amministra il Paese e da lì si scatenavano centinaia di tifosi in difesa del calciatore e contro il leader politico.

Ancora una volta, il mondo pop metteva in crisi l’uomo della politica pop.

E poi c’è un terzo episodio: lo sbarco di Salvini, fino a oggi dominatore dei social, su Tik Tok, il nuovo social dedicato agli adolescenti, fino a questo momento è stato piuttosto problematico. Per la prima volta, Salvini e la sua macchina della propaganda non dominano l’ecosistema digitale in cui cercano di insediarsi.

Salvini è un politico e allo stesso tempo un’icona pop. Anzi, probabilmente è prima di tutto un’icona pop e poi un politico. Fino a oggi è riuscito a convincere tutti di essere talmente forte sul terreno del rapporto diretto e immediato con le persone comuni da essere imbattibile.

Gli ultimi episodi non dicono ovviamente che sia iniziato il declino del capo leghista e dell’onda sovranista. Dicono che l’Italia non è necessariamente quella narrata da Salvini e dalla destra radicale. E che forse politici seri, capaci di entrare in sintonia con la vita delle persone, con programmi che diano risposte ai bisogni reali, forse non partirebbero sconfitti in partenza.

Pop, nel senso di popolare contrapposto a pop, nel senso di populista.

Foto dal profilo ufficiale di Ezio Greggio su Instagram

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 18/09 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 18/09 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 18/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 18/09/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Come voleva Silvio, la separazione delle carriere è legge

    Il Senato approva in seconda lettura la riforma della giustizia della destra. Per Meloni serve a "liberare la magistratura da quella degenerazione correntizia", mentre Antonio Tajani parla di "battaglia storica fatta non per Berlusconi, che ci guarda da lassù, ma per ogni cittadino italiano". In primavera il referendum confermativo della riforma. I magistrati si preparano a mobilitarsi per il “no”. Per le opposizioni lo scopo finale della riforma è mettere la magistratura inquirente sotto il controllo politico del governo. Sul modello Trump. Ai nostri microfoni il Vicepresidente dell’Associazione nazionale magistrati, Marcello De Chiara: “Questa riforma cambierà l'assetto costituzionale del nostro Paese di fatto introducendo un quarto potere". Lo scopo finale della riforma non è togliere potere ai PM ma metterlo sotto il controllo politico per farlo diventare strumento delle politiche del governo. Come già fa Trump negli USA. L’intervista di Claudio Jampaglia e Cinzia Poli.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di giovedì 18/09/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 18-09-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 18/09/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 18-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 18/09/2025

    Separazione delle carriere in approvazione in seconda lettura oggi in Parlamento, la maggioranza porta a compimento la riforma della giustizia che voleva Berlusconi e l’Anm si prepara al referendum per dire "no" come ci racconta Marcello De Chiara vicepresidente dell'Associazione nazionale magistrati. il 21 settembre è giornata internazionale della pace e Filomena Grasso presidente degli scout Cngei ci presenta il progetto "La pace non si scioglie" che consegnerà 21 nodi ad altrettante ambasciate. Francesco Giorgini ci racconta la giornata di sciopero generale in Francia con manifestazioni e proteste un avviso al governo che non c'è.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 18-09-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 18/09/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 18-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 18/09/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 18-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di giovedì 18/09/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 18-09-2025

Adesso in diretta