Approfondimenti

COVID-19, cosa dicono i numeri degli ultimi giorni? La parola al prof. Galli

numeri COVID-19 - Indicazioni governo

Il professor Massimo Galli, direttore del reparto malattie infettive 3 dell’Ospedale Sacco di Milano, fa il punto a Radio Popolare sulla pandemia di COVID-19 in Italia, i numeri e i veri indicatori della situazione, ma anche il confronto con Paesi vicini al nostro come la Francia, la Spagna o il Regno Unito.

Intervista al microfono di Lorenza Ghidini e Roberto Maggioni nella trasmissione Prisma.

I numeri del COVID-19 non stanno variando moltissimo di giorno in giorno. Si può notare una tendenza?

Più che una tendenza, che non è certo a decrescere, si può dire che tutte queste infezioni sono ben successive al lockdown, probabilmente con un’espansione legata ad un’estate un po’ troppo frizzante nei comportamenti – e questa non è una banalità, ma una certezza – e con qualche indicatore che ci parla di infezioni secondarie riportate in famiglia o in contesti che hanno coinvolto anche persone che cominciano ad essere meno giovani di quanto ci si aspetta siano i vacanzieri che hanno raggiunto le località più alla moda o con maggiore attività di divertimento durante l’estate.
Cominciamo a vedere persone positive con un’età media che sale e questo allarma soprattutto per quanto attiene la necessità di accogliere molti di loro in ospedale e di dover riscontrare una serie di decessi: dal 1° luglio ad oggi in Lombardia ci sono stati circa 270 i decessi. Questo ci dice che probabilmente i prossimi 15 giorni saranno fondamentali per capire cosa è successo dopo la ripresa di molte attività, dalle scuole alle elezioni, tutti fenomeno che hanno mosso persone e che hanno potuto, almeno in teoria, causare possibili problemi.
Se dopo i prossimi 15 giorni ne verremo fuori con un trend non in crescita e senza grossi focolai, probabilmente ci andrà meglio di quanto minacci di andare in Francia, Spagna o Regno Unito, dove stanno parlando di chiudere parti importanti del Paese. Israele ha deciso per tre settimane di lockdown e non è certo un Paese disorganizzato dal punto di vista delle emergenze, forse il più organizzato del Mondo. E questa è una lezione importante.

Un fattore da tenere in considerazione è quello dei nuovi positivi o quell’indice RT che abbiamo imparato a conoscere nei mesi più gravi della crisi?

Il fattore da tenere davvero in considerazione è il grado di pressione che possono avere gli ospedali per nuovi ricoveri di pazienti. Ammetto che lavorando in uno di questi terminali, è l’arrivo di nuovi pazienti non legati a focolai più noti che polarizza la mia attenzione, anche perché coi numeri che abbiamo e che ci vengono dati, abbiamo davvero meno infettati rispetto alla Francia o alla Spagna o questo accade perché facciamo meno test? Oppure è perché i numeri che ci vengono dati non sono spesso “purgati” dalle seconde, terze o quarte determinazioni che vengono fatte in persone già positive al tampone? Sono tanti gli aspetti per cui alla fine credo che l’indicatore forte siano i pazienti in pronto soccorso.

Guardando dati dei grandi Paesi europei vicini all’Italia ci si sente un po’ accerchiati e ci si chiede se finirà così anche da noi.

Dipende da come vengono cercati e da come vengono contati i positivi.

Non stiamo facendo più tamponi?

Sì, ma non ancora abbastanza. Ma credo che un’altra questione strategica nell’ambito di un potenziamento della medicina sul territorio sia che gli strumenti di rilevazione siano sempre più agili e pronti nelle mani degli operatori. Io sono sempre stato un sostenitore dei cosiddetti test point-of-care, quelli che si possono fare sui pazienti che stanno benone e che includo i test pungidito e i tamponi rapidi che danno una risposta in 15 minuti. Ormai siamo tutti d’accordo sul fatto che il grande numero e la rapidità finiscono per superare di gran lunga le capacità e la risposta dei test con un’attesa temporale decisamente più lunga e che si riescono a fare in misura numericamente assai inferiore. I test rapidi ti danno risposte rapide e in larga misura precise. Se vuoi perseguire sempre il meglio, rischi di fare male al bene.

(Potete ascoltare l’intervista a partire dal minuto 26)

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 24/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 24-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 24/12 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 24-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 24/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 23/12/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 23-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 24/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 24-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di mercoledì 24/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 24-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 24/12/2025 - ore 15:35

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di mercoledì 24/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 24-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 24/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 24-12-2025

  • PlayStop

    Divani&Divani licenzia 500 lavoratori e chiude due stabilimenti alla vigilia di Natale

    Natuzzi, azienda specializzata in arredamenti e proprietaria del marchio Divani&Divani, ha annunciato 497 licenziamenti e l’intenzione di chiudere due stabilimenti nel barese a poche ore dal Natale. È l’ultimo sviluppo di una crisi che però va avanti ormai da più di 15 anni. Parte della produzione è stata spostata all’estero, decine di milioni di finanziamenti pubblici ricevuti non sono bastati a salvaguardare i posti di lavoro. Il mese scorso 1800 impiegati dei cinque stabilimenti italiani di Natuzzi erano stati messi in cassa integrazione. Ascolta l'intervista a Ignazio Savino, segretario generale della Fillea Cgil Puglia.

    Clip - 24-12-2025

  • PlayStop

    Cult di mercoledì 24/12/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 24-12-2025

  • PlayStop

    La conversazione di mercoledì 24/12/2025

    Incontri radiofonici con autori, musicisti, giornalisti, personaggi del mondo della radio e della televisione. Il tempo lungo di una conversazione per raccontare storie, biografie, progetti e mondi. Dal lunedì al venerdì, dalle 10.35 alle 11.30 fino al 3 gennaio

    La conversazione - 24-12-2025

  • PlayStop

    Speciale Ottant'anni dalla Liberazione - 24/12/2025 - ore 10:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-12-2025

  • PlayStop

    Radiosveglia di mercoledì 24/12/2025

    Radiosveglia è il nostro “contenitore” per l’informazione della mattina. Dalle 7.45 alle 10, i fatti del giorno, (interviste, commenti, servizi), la rassegna stampa, il microfono aperto, i temi d’attualità. E naturalmente la musica. Ogni settimana in onda uno dei giornalisti della nostra redazione

    Radiosveglia – Prima parte - 24-12-2025

Adesso in diretta