Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Mercoledì 2 dicembre 2020

vaccini covid

Il racconto della giornata di mercoledì 2 dicembre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia alle ultime indiscrezioni sul DPCM di Natale che sarà firmato domani. Il piano per distribuire il vaccino anti-COVID è stato presentato oggi in Parlamento dal Ministro Speranza, mentre nel Regno Unito è arrivato il via libera alla distribuzione del vaccino di Pfizer-Biontech. I dati ISTAT hanno certificato che ad ottobre le persone occupate in Italia erano 473mila in meno rispetto a un anno prima. L’arbitra francese Stéphanie Frappart è ufficialmente la prima donna ad arbitrare una partita di Champions League maschile. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Continua a scendere il numero dei nuovi casi e dei ricoverati. Scende rispetto a ieri anche il numero dei morti che però resta alto, sono 687. 20.709 i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore in Italia, il rapporto sui tamponi complessivi effettuati scende sotto il 10%. Calano di 47 i posti occupati nei in terapia intensiva, la cui saturazione però è al 41%, ancora lontana dal tornare sotto la soglia critica del 30%. Scendono di 357 i posti occupati nei reparti ordinari, anche in questo caso sempre sopra la soglia critica del 40%.
Il numero dei morti ha superato i 57mila. I dati delle vittime di questi giorni sono guardati con molta attenzione perché coincidono col picco raggiunto durante la prima ondata. E si intravede già la tendenza di una discesa che sarà molto più lunga e lenta rispetto alla prima vera, perché le misure di mitigazione prese sono state molto meno drastiche.

La curva dei morti da COVID della seconda ondata continua ad essere sopra l’andamento della prima. Ed anche i dati della mortalità generale continuano ad essere elevati ed a crescere: nelle prime due settimane di la mortalità giornaliera nelle città del Nord è più alta del 75% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. È in aumento del 46% in quelle del Centro Sud. I dati del monitoraggio del ministero della salute evidenziano un forte rialzo rispetto ad ottobre, quando l’eccesso di mortalità era rispettivamente del 23% al nord e del 22% al sud.

Cosa dobbiamo aspettarci dal DPCM di Natale

(di Anna Bredice)

Arriverà domani la firma di Conte sul nuovo Dpcm che entrerà in vigore venerdì. Stasera infatti è previsto un consiglio dei ministri durante il quale verranno discussi i punti principali e verrà approvato un “decreto quadro” che fisserà la validità del Dpcm in 50 giorni e non più trenta visto che deve coprire anche parte di gennaio, e conterrà le misure che riguardano il Natale, tra cui la principale è il divieto di spostamenti anche tra comuni nei giorni 25, 26 dicembre e primo gennaio. Anche se per allora le regioni si dovessero trovare in fascia gialla, l’intenzione è di restringere ulteriormente le misure anti COVID per il periodo natalizio, compresa la chiusura dei ristoranti a pranzo e a cena, anche quelli degli alberghi, queste misure che riguardano la ristorazione hanno creato parecchi malumori dentro Italia viva e sembrava inizialmente anche tra qualcuno del Pd. Ma poi il partito di Zingaretti con una nota ha fatto sapere di essere totalmente dalla parte di Speranza e Boccia, una presa di posizione per non esasperare le tensioni che esistono nella maggioranza, i renziani che contestano il dpcm e i cinque stelle invece che fanno battaglia contro la riforma del Mes. Al momento passa la linea di rigore nelle scelte per Natale, rimane il coprifuoco alle 22 e il divieto di spostarsi a partire da qualche giorno prima di Natale, forse il 21, permettendo i viaggi forse solo a chi deve raggiungere i luoghi di residenza, vietando quindi le partenze verso le seconde case. Le decisioni saranno comunicate questa sera alle regioni e poi domani la firma al Dpcm, seguita da una conferenza stampa di Conte.

Il piano per distribuire il vaccino anti-COVID

Il ministro della Salute Roberto Speranza oggi in parlamento ha illustrato il piano per distribuire il vaccino contro il COVID, in attesa però delle relative approvazioni da parte dell’autorità europea del farmaco. Speranza ha confermato molte delle anticipazioni fin qui emerse: la campagna partirà da gennaio, inizialmente col vaccino Pfizer, la gestione sarà centralizzata e la somministrazione gratuita, il vaccino non sarà obbligatorio ma ci sarà una forte campagna di sensibilizzazione per arrivare all’obbiettivo di una copertura del 70%. Inizialmente la vaccinazione sarà selettiva: per primi saranno vaccinati gli operatori sanitari e sociosanitari, poi i residenti e il personale delle RSA poi si procederà per età in ordine decrescente fino ai 60 anni, i malati cronici, i lavoratori dei servizi essenziali. Il cuore della campagna dovrebbe essere in primavera, e sarà anche la fase più complessa perché saranno da gestire diversi vaccini delle diverse case farmaceutiche, ognuno con le sue modalità di somministrazione e conservazione, per un totale di oltre 200 milioni di dosi. Il messaggio della scienza alla politica in queste settimane è di non vendere il vaccino come soluzione definitiva ai problemi causati dal COVID, la cui convivenza sarà ancora lunga e complessa. Per questo sarà fondamentale non far coincidere la campagna di vaccinazione con la terza ondata. Anche in quest’ottica la parte più delicata sarà la creazione del sistema informativo nazionale, collegato con sistemi regionali, dedicato al doppio monitoraggio: per verificare l’efficacia del vaccino, su un virus su cui la scienza ha ancora molto da conoscere, e per il controllo di eventuali effetti avversi, che sarà parte fondamentale dell’autorizzazione d’urgenza che le autorità europee e statunitensi potrebbero approvare, e che può portare fino alla revoca delle autorizzazioni.

“Mafie e COVID? Fatti l’uno per l’altro”: il rapporto di Libera

(di Andrea Monti)

“Mafie e COVID? Fatti l’uno per l’altro”. Don Luigi Ciotti ha presentato così il rapporto di Libera sui mesi della pandemia che è stato pubblicato oggi. Nell’era del coronavirus, che ha costretto tanti a riorganizzarsi il più in fretta possibile, qualcuno è partito avvantaggiato. Sono le grandi organizzazioni criminali: nel loro tessuto, dice l’associazione, c’è la capacità di adattarsi velocemente ai cambiamenti. Le fonti di reddito diminuiscono? Un’occasione per fare usura. Nei primi sei mesi del 2020 i casi denunciati sono aumentati del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Mentre tante attività economiche si fermavano, le prefetture scoprivano un numero crescente di imprese controllate o condizionate dalle mafie, emettendo sei interdittive al giorno tra gennaio e settembre, il 6,3% in più rispetto ai primi nove mesi del 2019. Il rapporto parla anche di 100mila aziende che rischiano di non avere liquidità e di non essere raggiunte dagli aiuti del governo, insufficienti a sostenere tutte le società che ne avrebbero bisogno. Quante di queste, si chiede Libera, saranno salvate da soldi sporchi, prestandosi al riciclaggio per tirare avanti? Infine un’altra domanda che riguarda i prossimi mesi. Se davvero arriveranno, quanti dei soldi europei del Recovery Fund saranno conquistati dal crimine organizzato? Secondo l’associazione antimafia il rischio è alto e bisognerà vigilare molto attentamente.

Ad ottobre 2020 473mila in meno rispetto a un anno prima

A ottobre le persone occupate in Italia erano 473mila in meno rispetto a un anno prima. Lo dicono i dati Istat diffusi oggi. La maggiorparte dei posti persi, 381mila, riguarda dipendenti a termine. Diminuiscono anche i lavoratori autonomi, -154mila. Aumentano invece di 61mila gli assunti a tempo indeterminato, protetti dal blocco dei licenziamenti. Il quadro complessivo è condizionato pesantemente dalla pandemia e trova conferma in situazioni locali come quella di Prato. In città nei giorni scorsi è stato presentato un rapporto promosso dalla Cgil e curato dal laboratorio di scienze del lavoro del polo universitario. Enrico Fabbri è uno degli autori del testo:

 

UK, via libera alla distribuzione del vaccino anti-COVID

Negli USA la Food & Drugs Amministration si riunirà il 10 e 17 dicembre per valutare i vaccini di Pfizer e Moderna, l’agenzia europea del farmaco lo farà il 29 dicembre ed il 17 gennaio. Intanto però un Paese ha bruciato tutti sul tempo. Il primo stato al mondo a distribuire il vaccino sarà la Gran Bretagna, la cui autorità del farmaco ha dato oggi il via libera al vaccino Pfizer Biontech. Le norme europee prevedono che i paesi dell’Unione debbano sottostare alle decisioni dell’Ema per la distribuzione dei farmaci, ma che possano agire come stato singolo in caso di emergenza sanitaria. Londra, che fino al 31 dicembre è sottoposta a questo regolamento, ha usato proprio questa possibilità per agire da sola, ritenendo ce ne fossero le condizioni. Saltando il passaggio del via libera ufficiale, prendendo una decisione su dati ancora non definitivi, ma considerati comunque certi e sicuri. Nei fatti una modalità non troppo diversa da quella con cui l’EMA darà il suo via libera, che prevede un attento monitoraggio post-somministrazione proprio perché l’autorizzazione d’urgenza precede la conclusione dei test. Ma che ha aperto però una polemica dal sapore politico, con l’EMA, che ha accusato Londra di aver fatto una scelta finalizzata ad evidenziare il suo distacco dall’Europa, a scapito però della sicurezza.

Stéphanie Frappart è la prima donna ad arbitrare una partita di Champions League maschile

(di Luisa Nannipieri)

L’arbitra francese Stéphanie Frappart può aggiungere una nuova impresa alla sua lista di pietre miliari nel mondo del pallone. Soffiando nel fischietto per dare il calcio d’inizio a Juve – Dinamo Kiev, stasera, diventerà ufficialmente la prima donna ad arbitrare una partita di Champions League maschile.
A 36 anni, la francese è una pioniera seriale: prima donna ad arbitrare una partita in Ligue 2, la serie B francese, nel 2014; prima donna in nero della Ligue 1 e prima donna ad arbitrare una finale di Supercoppa Europea, Liverpool – Chelsea, a Istanbul, nel 2019. Anno in cui è stata anche eletta miglior arbitro donna al mondo a maggioranza assoluta. [CONTINUA A LEGGERE]

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR martedì 23/04 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 23-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 23/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 23/04/2024 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 23-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di martedì 23/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 23-04-2024

  • PlayStop

    L'altro martedì di martedì 23/04/2024

    Dal 19 settembre dalle ore 22.00 alle 22.30 alla sua quarantatreesima edizione L’Altro Martedì, la trasmissione LGBT+ di Radio Popolare torna in onda con le voci dei protagonisti della movimento omotransgender. Conduzione e regia di Eleonora Dall’Ovo Musiche scelte da Lucy Van Pelt Si partirà con la rassegna stampa nostrana ed estera, per poi intervistare i\le protagonisti\e del movimento lgbt+ e concludere con gli eventi culturali che ruotano intorno alla realtà arcobaleno da non perdere.

    L’Altro Martedì - 23-04-2024

  • PlayStop

    Doppio Click di martedì 23/04/2024

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 23-04-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di martedì 23/04/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 23-04-2024

  • PlayStop

    Esteri di martedì 23/04/2024

    1 – 200 giorni di guerra a Gaza. Nell’ospedale Nasser di Khan Younis trovati più di trecento corpi nelle fosse comuni. L’onu chiede un’indagine indipendente e trasparente. Intanto nelle università americane continuano le proteste pro Palestina. Centinaia di studenti arrestati da Yale alla Columbia. (Roberto Festa) 2 – Venivano dal Vietnam, sognavano il Regno Unito, rischiano di ritrovarsi in Ruanda. Nel giorno dell’ennesimo naufragio di migranti nel canale della manica, il parlamento britannico approva il piano per deportare in Ruanda tutti i richiedenti asilo. (Daniele Fischella) 3 - Le Canarie hanno un limite. La popolazione dell’arcipelago spagnolo scende in piazza per protestare contro il turismo di massa che affatica la natura e rende impossibile la vita ai residenti. (Giulio Maria Piantadosi) 4 – Il 25 aprile in Portogallo. 50 anni fa la rivoluzione dei Garofani. La seconda puntata. (Sara Milanese) 5 – Rubrica Sportiva. Il Red Star di Parigi va in Serie B. La forte comunità che caratterizza la più antica società di calcio della capitale francese festeggia un passaggio che aspettava da 5 anni. (Luca Parena)

    Esteri - 23-04-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di martedì 23/04/2024

    (144 - 526) Dove inseguiamo un dirigibile che si aggira per i cieli di Milano. Poi santifichiamo la festa catalana di Sant Jordi invitando ascoltatrici e ascoltatori a regalarsi virtualmente un libro come previsto dalla tradizione della festa. In chiusura con Caterina Sarfatti managing director in C40 cities parliamo del patto dei Sindaci per una Pianura Padana che respiri.

    Muoviti muoviti - 23-04-2024

  • PlayStop

    Playground di martedì 23/04/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 23-04-2024

  • PlayStop

    Il genocidio in Rwanda visto con gli occhi di una bambina: la storia di Mimì

    Nel 1994, Mimì aveva 5 anni. Viveva con la sua famiglia a Kigali, la capitale del Rwanda. Il 6 aprile, quando l'aereo che trasportava il presidente ruandese, Juvénal Habyarimana, e quello del Burundi, Cyprien Ntaryamira, venne abbattuto in fase di atterraggio proprio a Kigali, era in vacanza a casa dei nonni. Da quel momento i suoi ricordi sono segnati dal dolore, la confusione e la paura. Il suo è un racconto speciale, perché ci permette di guardare uno degli eventi più sanguinosi della storia dell'uomo, il genocidio del Rwanda, con gli occhi di una bambina. La sua intervista è andata in onda in due puntate nella trasmissione Terzo Tempo, tutti i sabato mattina dalle 11.00 alle 11.30 su Radio Popolare La storia di Mimì - il cui nome completo è Muhimpundu Armella - è anche una delle nove raccolte dal libro "La Famiglia" di Pietro Veronese.

    Clip - 23-04-2024

  • PlayStop

    Express di martedì 23/04/2024

    Da Milano a Bruxelles, da Liverpool a Detroit, da Rio de Janeiro a Barcellona. Nuove uscite, concerti, vecchi classici e dischi da salvare. Ogni settimana, un giro del mondo della musica a bordo di Express.

    Express - 23-04-2024

  • PlayStop

    Jack di martedì 23/04/2024

    Nella prima parte Chawki ci presenta Back to Black, Biopic su Amy Winehouse. Nella seconda parte Jack The Smoker ci presenta il suo disco "Sedicinoni" con una lunga intervista

    Jack - 23-04-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 23/04/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali in onda alle 14.00 che ha ospitato Stefania Rivetti, volontaria di @Animals Asia Italia per parlare di Orsi della Luna e fattorie della bile, ma anche il Gr Animali di Bianca Nogara Notarianni e scopriamo che Stefania voleva essere cavallo.

    Considera l’armadillo - 23-04-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 23/04/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 23-04-2024

  • PlayStop

    EUROPAMENTE - Al voto con l'Europa in testa - E3

    Che fine ha fatto il Green Deal? La lobby del fossile all'assalto della transizione verde, mentre l'Europa subisce già i disastri dei cambiamenti climatici - con Monica Frassoni, presidente European Alliance to Save Energy

    Clip - 23-04-2024

  • PlayStop

    Un 25 aprile Popolare - E14

    Milano capitale della Resistenza ospiterà un museo nazionale della Resistenza per capire cosa sarà e soprattutto come vuole raccontare il movimento di Liberazione, la lotta, la storia c'è un sito già al lavoro, ricco di proposte: www.museodellaresistenza.it. Un 25 aprile Popolare oggi vi racconta Porta San Paolo a Roma e uno dei suoi protagonisti

    Clip - 23-04-2024

Adesso in diretta