Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Domenica 21 giugno 2020

Il racconto della giornata di domenica 21 giugno 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia e nel mondo, alla conclusione degli Stati Generali dell’economia. Il flashmob degli artisti e dei musicisti oggi a Milano ha seguito la giornata di mobilitazione di sabato, che rilancia il ruolo della società civile. A Perugia manifestazione contro la stretta al diritto all’aborto. Trump fa flop al suo primo comizio post-quarantena, a causa del tiro mancino orchestrato da migliaia di adolescenti su Tik Tok. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

I dati del Covid oggi in Italia: 24 i morti, ma sono 17 le Regioni – su 21 – a non registrare decessi oggi, 224 i nuovi casi, due terzi stabilmente provengono dalla Lombardia che continua a rappresentare anche il 66% del totale delle persone attualmente positive In Italia.

In Svizzera preoccupano i dati dei contagi, e la fine delle misure di contenimento sono troppo veloci secondo il presidente della task force scientifica federale dedicata al Covid-19. “Negli ultimi sette giorni, il numero di casi è aumentato del 30%”, ha dichiarato l’epidemiologo Matthias Egger. A suo parere, è probabile che il tasso di riproduzione del virus, che indica quante persone sono contagiate da una persona infetta, sia di nuovo a 1 o anche di più. Da domani la Svizzera entrerà nella quarta fase di allentamento graduale delle restrizioni.

Nel mondo i contagi hanno superato gli 8 milioni e 800mila, i morti 464mila. Il centro della pandemia è ancora il continente americano. Il Brasile continua a registrare oltre mille contagi ufficiali al giorno. E la curva continua a salire in Cile, Perù, Messico.

In Spagna, una delle nazioni più colpite in Europa, nelle ultime 24 ore si è registrato un solo morto, e 141 nuovi positivi. Sempre tra i paesi più colpiti, nel Regno Unito i morti sono stati invece 43 morti per un totale ufficiale 42.632 morti.

La Cina ha “temporaneamente sospeso” le importazioni di pollo surgelato dell’azienda americana Tyson Foods, dopo che è stato trovato un focolaio di coronavirus in uno degli impianti di produzione negli Stati Uniti. Le autorità hanno anche chiesto anche alla multinazionale PepsiCo di chiudere una delle sue fabbriche di snack a Pechino dopo che diversi dipendenti si sono rivelati positivi al Covid.

La conclusione degli Stati Generali

Si sono chiusi oggi gli Stati Generali, voluti dal governo e in particolare dal presidente del consiglio Conte. La sua conferenza stampa è in ritardo ma trapelano le conclusioni: dall’ipotesi di un calo dell’Iva per rilanciare i consumi come proposta forte, al bilancio positivo per il dialogo con le parti sociali, compresa la Confindustria. Conte parla di dialogo condiviso e il messaggio è
anche per le opposizioni che hanno boicottato gli stati generali:

Il professor Gianfranco Pasquino dell’università di Bologna:

Test sierologici: manca una strategia

La Regione Lombardia sottolinea ogni giorno come molti dei nuovi positivi siano deboli o provengano dai risultati dei test sierologici, ma proprio per i test, pochi e molto discussi anche per le scelte tardive e pasticciate della Regione, il virologo dell’Università di Milano e dell’ospedale Sacco.

Massimo Galli denuncia ai nostri microfoni la mancanza di una politica e la sua necessità:

La protesta in Lombardia dopo la giornata in piazza

Prima della colazione Milano 2030 con decine di realtà della società civile e anche il Pd in Piazza Duomo, e prima dei centri sociali e delle brigate di solidarietà attorno al Palazzo della Regione, avevano già manifestato per gli stessi contenuti e negli stessi luoghi, i sindacati confederali, quelli di base, gli infermieri, i rappresentanti delle Rsa, quelli dei medici di base, del volontariato del soccorso e dovremmo anche aggiungere  le associazioni e le famiglie dei diversamente abili, i rider, i tassisti, i lavoratori dello spettacolo e così via…  lunedì sarà la volta dei medici specializzandi. E poi ancora, mercoledì, di Cgil-Cisl-Uil.

O sono tutti degli ingrati con la Regione o qualche ragione ce l’hanno. E la questione ora è tutta politica, perché bisogna capire se questa pandemia, o meglio la sua sciagurata gestione, sarà la fine di un sistema di potere costruito per quasi trent’anni sugli oltre 20 miliardi di denaro pubblico della sanità in Lombardia oppure no? Se i morti, gli errori, i cittadini abbandonati, la medicina del territorio dimenticata, basteranno a costruire un fronte ampio non solo di protesta ma di proposta. Le piazze chiedevano anche questo. In maniere diverse.

I partiti non sembrano bastare, a Roma per altro sembrano anche distratti come sempre sulla questione lombarda. E il campo dove questa spinta deve diventare alleanza e pratica di un cambiamento è qua in Lombardia. E’ questa la grande prova che spetta alle forze della società civile e della politica. Per essere credibili. 

Manifestazione femminista a Perugia

Migliaia di donne arrivate dall’Umbria e da tutta Italia hanno manifestato oggi a Perugia, nonostante la pioggia, contro la decisione della giunta regionale di obbligare al ricovero in ospedale le donne che decidono di interrompere la gravidanza attraverso la pillola abortiva.

Fino a prima della delilbera si poteva effettuare l’interruzione di gravidanza in day hospital. La presidente umbra Donatella Tesei aveva parlato di una delibera “che si adegua all’attuale norma nazionale”.

Milano, flashmob dei musicisti in Piazza del Duomo

Il governo fa promesse ma il paese reale continua a soffrire. Oggi è la festa della musica e in piazza Duomo, a Milano, decine di lavoratori della musica e di artisti famosi, da Diodato a Levante, a Brunori Sas, a Manuel Agnelli, Cosmo e molti altri hanno manifestato per denunciare la crisi del settore che rischia di morire. Un flash mob: vestiti a lutto, hanno osservato un minuto di silenzio in piazza.
Noi abbiamo intervistato Ghemon, rapper e cantautore, che ha partecipato alla protesta:

 

Il presidente USA Trump trollato dagli adolescenti di Tik Tok

(di Davide Mamone)

Il Presidente dei tweet che fa flop a causa degli adolescenti di TikTok. È successo ieri sera a Tulsa, Oklahoma, dove l’attesissimo comizio di Donald Trump, il primo dall’inizio dello scoppio della pandemia coronavirus, è stato accolto con tiepido calore e da poche persone. Brad Parscale, guru della campagna elettorale del Presidente, settimana scorsa aveva twittato trionfante annunciando ottocentomila richieste di registrazioni per il biglietto gratuito, in poche ore.
Ieri, però, al BOK Center nonostante Trump si aspettasse un milione di fan dentro e fuori, si sono presentate circa seimila persone in un’arena che ne contiene diciannovemila. E la ragione sembra sia legata all’iniziativa migliaia di giovani adolescenti su TikTok. Che in massa si sono registrati nelle scorse settimane fingendo di voler assistere al comizio, attraverso una serie di profili troll che sono stati cancellati ventiquattr’ore dopo la registrazione stessa. Con l’obiettivo dichiarato, quello, di non presentarsi.
Gli aspetti divertenti di questa storia sono due. Il primo è che ieri sera si è iniziato a percepire che qualcosa stesse accadendo su Twitter, non su TikTok. Perché è su twitter, il social media delle madri e dei padri, che i genitori hanno iniziato a cinguettare le grasse risate che i loro figli si stavano facendo in salotto, nel vedere in tv l’arena semivuota di Trump proprio grazie alle loro finte registrazioni da TiKtOK. E poi c’è il fatto che a lanciare l’iniziativa sembra stata tale Mary Jo Laupp, una nonna di 51 anni che vive a Fort Dodge, Iowa. È stata lei a proporre ai suoi mille fan su TikTok di fare lo scherzetto al Presidente giorni fa. Uno dei tanti video passati nel silenzio delle cronologie, che però ha fatto la differenza.

La risposta dei giovani è stata enorme e così il Presidente dei tweet, arrivato ieri a tarda notte alla Casa Bianca con musi lunghi e smorfie tristi, è stato messo sotto scacco dalle campagne di TikTok.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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