Approfondimenti

Caso Regeni, oggi l’audizione del premier Conte. Intervista a Luigi Manconi

verità Giulio Regeni

Oggi è il giorno in cui il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà ascoltato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni. Ne abbiamo parlato con Luigi Manconi, ex senatore del Partito Democratico e fondatore dell’associazione “A Buon Diritto”, fin da subito al fianco della famiglia Regeni nella ricerca di giustizia e verità.

L’intervista di Lorenza Ghidini e Claudio Jampaglia a Prisma.

Quanto è importante l’audizione di oggi del Presidente Conte?

Mi auguro che non sia semplicemente un passaggio formale e rituale, ma un’occasione importante per dare alla vicenda dell’uccisione di Giulio Regeni il suo senso autentico. La vicenda non è semplicemente un caso di violazione di diritti umani, ma è qualcosa di molto più significativo per il nostro Paese. Viene messa in gioco la nostra sovranità nazionale. Questo è il punto essenziale: se un connazionale viene ucciso all’interno di un Paese considerato amico, o l’Italia è in grado di pretendere verità e giustizia oppure viene messa in discussione la sua capacità di essere uno Stato autonomo e indipendente. Vengono offesi non solo l’opinione pubblica e il senso di umanità, ma anche la dignità dell’Italia. Questo è stato tempo ignorato dalla gran parte della classe politica. Se con l’audizione del Presidente Conte si mette al centro questo problema, cioè un problema di diritto e di politica internazionale, allora si sarà fatto un piccolo passo avanti.

Quali sono i fatti che secondo lei possono essere importanti?

Anche le parole arrivano con quattro anni di ritardo. Questo è il punto. Prendiamo la questione che in questo momento è la più importante, la vendita delle armi all’Egitto. Facciamo finta che io sia favorevole a questa vendita: ma si può procedere in questo modo? Prima tutta la trattativa commerciale, arrivata praticamente alla firma finale, e solo dopo la questione della cooperazione giudiziaria tra l’Italia e l’Egitto. È il modo più dissennato, disarmato e inerme di condurre una relazione tra due Paesi. La questione di Giulio Regeni e dei diritti umani in Egitto doveva essere affrontata contemporaneamente allo scambio commerciale. Solo così l’Italia poteva esercitare fino in fondo la sua capacità di negoziare e di influire, condizionare e premere sul regime di Al Sisi. Solo adesso, dopo che la compravendita è già praticamente conclusa, si richiama con parole la necessità di una cooperazione giudiziaria che per quattro anni non si è realizzata. Certo, per colpa dell’Egitto, ma proprio per questa ragione bisognava essere assai più intransigenti. Separare, come è stato fatto, lo scambio commerciale dalla questione della cooperazione giudiziaria, ci ha consegnato inermi nelle mani del regime dispotico di Al Sisi, senza alcuna capacità di pressione e senza alcuna capacità contrattuale. È questo il punto. Parlare adesso e pretendere adesso, come è doveroso fare, passi in avanti nella ricerca della verità, è una scelta politicamente irresponsabile. Non si tratta di realpolitik, come sentite dire in questi giorni per motivare la scelta di questo scambio commerciale. È un realismo straccione fatto da persone che hanno rinunciato a considerare i diritti umani come devono essere: priorità tra le priorità.

Anche i governi precedenti hanno detto più volte che avrebbero preteso dall’Egitto maggiore cooperazione, ma poi di fatti ce ne sono stati sempre pochi. Questa compravendita allontana ancora di più la possibilità di avere giustizia per Giulio Regeni?

Temo di sì. E per quanto riguarda il comportamento degli altri governi non c’è il minimo dubbio che sia come lei ha detto. Io sono stato sostenitore dei precedenti governi di centrosinistra e anche quei governi si sono comportati come se avessero una sorta di complesso di inferiorità nei confronti dell’Egitto. A dominare è stata l’inerzia. In questi quattro anni non è stata esercitata nei confronti dell’Egitto nessuna forma di pressione. Anche il richiamo a Roma dell’ambasciatore italiano al Cairo, richiamo che è durato per 16 mesi, e il successivo ripristino delle relazioni diplomatiche veniva motivato col fatto che così si sarebbe potuto seguire con maggiore efficacia l’iter dell’indagine giudiziaria. Da allora sono passati quasi tre anni e sul piano delle indagini giudiziarie, dal punto di vista dell’Egitto, non è stato fatto assolutamente nulla.
La Procura di Roma ha fatto qualcosa di veramente straordinario come capacità investigativa fino al punto di individuare i cinque funzionari del servizio segreto nazionale presunti responsabili dell’assassinio di Giulio Regeni, ma non poteva andare oltre i limiti territoriali. Da questo punto di vista il ripristino delle relazioni diplomatiche ordinarie con l’Egitto non ha dato alcun contributo. Per questo c’è da temere che questo rafforzamento della cooperazione economica di cui la compravendita di armi costituisce un passaggio essenziale non porti maggiore cooperazione e quindi passi in avanti più decisi nella ricerca della verità sulla morte di Giulio.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 13/06 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 13-06-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 13/06 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 13-06-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 13/06/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 13-06-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 13/06/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 13-06-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 14/06/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 13-06-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 13/06/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 13-06-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 13/06/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 13-06-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 13/06/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 13-06-2025

  • PlayStop

    L'Iran attacca Israele. La diretta

    La risposta Iraniana all'attacco israeliano della notte tra il 12 e il 13 giugno 2025. In studio Chawki Senouci e Mattia Guastafierro

    Gli speciali - 13-06-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 13/06/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 13-06-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 13/06/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 13-06-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 13/06/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 13-06-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 13/06/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 13-06-2025

  • PlayStop

    L'intervista a Maria Antonietta e Colombre

    Maria Antonietta e Colombre hanno annunciato un joint album. Lo hanno fatto con l'uscita di un singolo, "Signorina Buonasera", che racconta proprio di un primo passo, di un incontro, il loro incontro, che li ha portati a diventare coppia. Coppia che ora si unisce artisticamente per dar vita ad un lavoro che parte da una scoperta quasi archeologica che li proietta nel loro personale pleistocene, e li porta a riscoprirsi e mettersi in gioco. Questo e tanto altro hanno raccontato oggi a Matteo Villaci nell'intervista andata in onda a Jack.

    Clip - 13-06-2025

  • PlayStop

    Playground di venerdì 13/06/2025

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 13-06-2025

Adesso in diretta