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eQua 2023. I poveri esistono, eccome!

eQua 2023

Il numero delle persone che stanno vivendo male cresce sempre più. Dati, analisi, ricerche, di organizzazioni ed enti pubblici e privati certificano ciò che la nostra rete di circoli ed associazioni monitora da anni: si fa drammaticamente fatica a vivere una vita dignitosa.

Le disuguaglianze aumentano tra sud e nord, tra città e aree ai margini, tra persone di diverso genere, tra giovani e meno giovani, tra ricchi e poveri. Un drammatico elenco che potrebbe essere ancora più lungo e che riguarda problemi che non sono stati affrontati per tempo e che oggi, dopo la pandemia e con gli effetti di una guerra terribile nel cuore dell’Europa, stanno spingendo il nostro Paese verso il baratro.

Siamo troppo pessimisti? Non lo crediamo e il segnale che ci fa pensare che la situazione sia davvero al limite del sostenibile è che qualche noto “ricco” sta dicendo da mesi che c’è bisogno di redistribuire la ricchezza in modo più equo, aumentando la tassazione sui grandi patrimoni. E se lo dicono loro!

I dati sono drammatici: 5,6 milioni di persone sono in povertà assoluta e 8 milioni in povertà relativa. Condizioni che riguardano quasi il 23% della popolazione italiana. Inoltre, sono più di 3 milioni le lavoratrici e i lavoratori che sono poveri anche se lavorano. Per non parlare della disoccupazione giovanile pari al 22% e di quella delle donne pari al 10,2%.

Oltre a questo scenario, tra i peggiori tra i Paesi europei, l’aumento dell’inflazione colpisce pesantemente i redditi più bassi e la possibilità di vedere garantiti i diritti sociali di base si ridimensiona di anno in anno: la sanità pubblica è al collasso, il sistema educativo non riesce ad arginare la crescente dispersione scolastica, le carceri sono sovraffollate e in uno stato pietoso, la povertà abitativa dilaga.

L’Arci è una grande rete di circoli e associazioni che cercano di rispondere a fragilità ed esclusione. Lo facciamo spesso insieme ad altri attori del Terzo Settore e alle amministrazioni locali. Mobilitiamo migliaia di volontari che tengono aperti spazi culturali e di socialità accessibili a chiunque. Ma per rispondere con maggior forza a questa crisi abbiamo bisogno di maggiori strumenti per leggere la realtà nel suo complesso e per sostenere una battaglia politica che sentiamo più urgente che mai.

“eQua”, appuntamento nazionale dell’Arci di lotta alle disuguaglianze e per i diritti sociali e civili, nasce nel 2022, allo scoppio della guerra in Ucraina. Abbiamo rafforzato il dialogo con chi pensiamo possa aiutarci a costruire una nuova società. Questa seconda edizione, che si svolgerà a Cremona dal 13 al 15 aprile grazie all’Arci Lombardia e all’Arci di Cremona e al Comune di Cremona, avrà ancora di più un carattere formativo, aiutati da compagni di strada come il Forum Disuguaglianze e Diversità, la Fondazione Feltrinelli, Sbilanciamoci e Medicina Democratica. Proveremo anche a dare qualche risposta parlando di mutualismo, della necessità di un reddito universale, di lotta alla povertà educativa e di come rafforzare le tante attività di lotta all’esclusione che l’Arci organizza ogni giorno in città e paesi.

Carlo Testini, Arci nazionale

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    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristiana, Giacomo e Sebastiano Borella.

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    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

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