Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Lunedì 28 dicembre 2020

Matteo Renzi Italia Viva Recovery Fund

Il racconto della giornata di lunedì 28 dicembre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia a Matteo Renzi che torna alla carica e, dopo giorni di tregua, minaccia la crisi di governo sul Recovery Plan. Una violenta perturbazione si è abbattuta sull’Italia. I dati della Confcommercio sulle prime conseguenze della crisi economica sulle imprese italiane. Mercoledì il voto di fiducia in Senato sulla legge di bilancio. In Arabia Saudita l’attivista per i diritti delle donne Loujain al-Hathloul è stata condannata a cinque anni e otto mesi di carcere. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Sono 8.585 i positivi al COVID registrati nelle ultime 24 ore in Italia a fronte di un numero ancora basso di tamponi, meno di 70 mila. Il tasso di positività è al 12,4%. Aumentano i decessi, 445 rispetto ai 304 di ieri, e i ricoveri nei reparti. Stabile il dato sui posti occupati in terapia intensiva. Tra le regioni il Veneto si conferma quella con più contagi, 2782, tre volte in più di Lazio ed Emilia Romagna. 573 i nuovi casi registrati in Lombardia.

Renzi torna alla carica e minaccia la crisi di governo

(di Anna Bredice)

Un abile gioco di proposte e di minacce di ultimatum, a cominciare dall’acronimo non casuale scelto per il nome del contropiano di Italia Viva, si chiama “Ciao”: cultura, infrastrutture ambiente e opportunità. Facile dire “ciao Conte”, se si ascolta la conferenza stampa di Renzi che elenca tante di quelle proposte da inserire nel piano presentato qualche giorno fa da Conte e definito da Renzi “senza anima”, proposte che sono tutte un pugno nell’occhio dei Cinque stelle e che quindi provocheranno discussioni, a partire dalla Tav, al Ponte sullo stretto e naturalmente il Mes. Un piano per l’uso dei 209 miliardi “senza anima e raffazzonato”, questo è per Italia viva la bozza di Conte, che già nella sua seconda versione era stata cambiata a favore delle richieste di Italia Viva, ma a quanto pare è del tutto insufficiente, va in sostanza cambiata, con temi irrinunciabili come le opere pubbliche e poi la delega ai servizi segreti ora ancora in mano a Conte, e se il Presidente del Consiglio dirà di no Renzi mette nuovamente sul tavolo le dimissioni delle sue ministre e l’apertura di una crisi politica. Alla possibilità di un’alleanza elettorale Pd e Cinque stelle Renzi non sembra crederci perché non crede alla possibilità, ventilata invece dal Pd, di elezioni anticipate. Minacce ma anche disponibilità a stare ancora nel governo, buttando la palla nel campo di Conte, chiedendo a lui di dire si o no. I punti sono quelli vicini a Italia Viva, il Mes innanzitutto, poi le grandi opere pubbliche, e il no al reddito di cittadinanza, sessantun proposte che verranno consegnate a Gualtieri mercoledì. Un balletto che continuerà tra ultimatum e proposte ancora per alcuni giorni, ma non per molto, i tempi stringono, e l’Europa chiede che entro i primi di gennaio il piano di progetti per il Recovery Fund arrivi a Bruxelles.

390mila imprese hanno chiuso nel 2020 in Italia

Nel 2020 in Italia il commercio non alimentare e il settore dei “servizi di mercato” hanno perso circa 300mila aziende. Lo ha calcolato la Confcommercio, che parla di 390mila imprese che hanno chiuso a fronte di 85mila che hanno avviato una nuova attività. Lino Stoppani è vicepresidente vicario dell’organizzazione:


 

Mercoledì il voto in Senato sulla legge di bilancio

Dovrebbe arrivare mercoledì il voto di fiducia del senato sulla legge di bilancio, approvata ieri dalla camera. L’ok definitivo quindi è previsto a poche ore dalla scadenza del 31 dicembre. Il testo contiene misure per circa 40 miliardi e finanzia una lunga serie di provvedimenti, tra cui una proroga della cassa integrazione, sgravi fiscali per l’assunzione di giovani e donne, una nuova indennità per lavoratori autonomi e il cosiddetto “assegno unico” per i figli a carico.

L’Italia colpita da una violenta perturbazione

Forte perturbazione sull’Italia. Gelo, neve, vento forte e temporali stanno interessando molte Regioni. Questa mattina Milano, Torino e Genova si sono svegliate sotto la neve.
Ci sono state difficoltà nei trasporti e per il crollo di rami e alberi. A Milano una donna è stata ferita da un palo caduto per il vento. Per tutta la mattinata ci sono state difficoltà alla circolazione dei treni e sulle principali autostrade, soprattutto in Liguria, Piemonte e Lombardia.

In Lombardia in particolare, pochi treni regionali, in base al piano antineve.
Andrea Mazzuccottelli, portavoce di uno dei comitati lombardi dei pendolari

La perturbazione si è spostata al centrosud. Sul litorale romano c’è una mareggiata da Ostia, Fiumicino e Fregene. Una vera e propria burrasca con vento fino a 90km all’ora. A Roma un albero si è schiantato a terra: un uomo è rimasto ferito.
In Campania, Emilia Romagna e Toscana la Protezione civile ha emanato un’allerta meteo: si prevedono anche qui venti forti e temporali.

Daniele Catberro della Società Meteorologica italiana:


 

Arabia Saudita, 5 anni di carcere per l’attivista Loujain al-Hathloul

(di Emanuele Valenti)

La storia di Loujain al-Hathloul è sempre stata rappresentativa. E lo è anche in questo ultimo passaggio. Una condanna a cinque anni e otto mesi di carcere per aver messo a rischio la sicurezza nazionale del Regno attraverso ripetuti contatti con diplomatici e attivisti occidentali.
La stessa corte ha sospeso quasi 3 anni della condanna e l’ha fatta partire dal suo arresto, nel maggio del 2018, poche settimane prima che alle donne saudite venisse concesso il diritto ad avere la patente di guida, per la quale oltretutto Loujain aveva fatto campagna a lungo. Questo vuol dire, salvo imprevisti, che l’attivista potrebbe essere rilasciata già il prossimo marzo.
Quindi sulla carta rimane la condanna ma tra pochi mesi Loujain potrebbe uscire di prigione. Cosa ci potrebbe essere dietro a questa decisione?
Con il suo arresto le autorità saudite mandarono un messaggio molto chiaro: le aperture in campo economico e sociale sono possibili, ma solo se e quando decise dall’alto. Ricordiamo che nel 2018 il principe ereditario, Mohammed Bin Salman, aveva lanciato da alcuni anni il suo ambizioso programma di riforme, la famosa Vision 2030.
Adesso, con la condanna definitiva, la casa reale ribadisce il messaggio, ma evitando una condanna molto più lunga cerca di non incrinare i rapporti con l’alleato americano. Joe Biden ha fatto capire più volte che il non rispetto dei diritti umani in Arabia Saudita, così come in altri paesi, potrebbe essere un problema al momento di fare affari con gli Stati Uniti.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 01/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 01-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 01/07 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 01-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 01/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 01/07/2025 delle 19:46

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Music Revolution di martedì 01/07/2025

    Puntata nr 1 - 01 - Shawn Phillips: L Ballade 02 - Nick Drake: River Man 03 - Ray Lamontagne: Be Here Now 04 - Paul McCartney: The Back Seat of My Car 05 - Beach Boys: Surf’s Up 06 - Keith Moon: Don’t Worry Baby 07 - David McWilliams: The Days of Pearly Spencer 08 - Anna B Savage: Lighthouse 09 - Soulsavers: Through My Sails 10 - Souad Massi: Mirage 11 - Bill Frisell: Shutter, Dream 12 - Erich Leisdorf: Coro a Bocca Chiusa 13 - Robert Downey Jr: Smile 14 - Franco Battiato: Se Mai 15 - Tommy Peltier ft Judee Sill: Pocket-Socket 16 - Gentle Giant: Pantagruel’s Nativity 17 - Rufus Wainwright: Waiting for a Dream 18 - Verve: Lucky Man

    Music Revolution - 01-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 01/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 01-07-2025

  • PlayStop

    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

    Clip - 01-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 01-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma in ferie di martedì 01/07/2025

    quando le piante dei nostri balconi tirano un sospiro di sollievo, perché finalmente qualcuno che la sa lunga ci spiega come e quando bagnarle, come trattarle, reinvasarle, esporle al sole. Ospite della puntata Ambra Pagliari (pianteinveranda su Instagram). A seguire microfono aperto con tutti gli scempi da pollice nero di cui siete e siamo capaci. Con Vittoria Davalli e Alessandro Diegoli

    Poveri ma belli - 01-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di martedì 01/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 01-07-2025

  • PlayStop

    Addio all’architetto Francesco Borella

    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristiana, Giacomo e Sebastiano Borella.

    Clip - 01-07-2025

  • PlayStop

    Dodici Pollici del 1/7/25 - Enrico Gabrielli

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

    A tempo di parola - 01-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di martedì 01/07/2025 delle 14:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 01-07-2025

  • PlayStop

    L'informazione al tempo del nuovo (dis)ordine mondiale - 01/07/2025

    Con Andrea Fabozzi (direttore del Manifesto), Luciano Fontana (direttore del Corriere della Sera) e Agnese Pini (direttrice di Quotidiano Nazionale). Coordina Lorenza Ghidini (direttrice di Radio Popolare).

    All you need is pop 2025 - 01-07-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 01/07/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 01-07-2025

Adesso in diretta